Torna sullo schermo l’accoppiata Verbinsky-Depp, sempre per Disney, e ancora una volta a raccontare una favola per bambini cresciuti, ancora una volta a riportare in vita storie dimenticate, come quelle dei pirati. Ad indossare i panni del cavaliere mascherato e della guida indiana Tonto, Armie Hammer, e Johnny Depp, in un duo cinematografico inedito e buffamente assortito, per questo interminabile (più di due ore) The Lone Ranger. Un viaggio nella memoria un po’ per tutti, per riscoprire un comic western ormai dimenticato, rispolverato con una dose di ironia, e azione acrobatica, in puro stile Pirati dei Caraibi.

the-lone-ranger_01Nonostante le scene d’azione, mozzafiato, che tengono incollato lo spettatore allo schermo, non si può dire che sia un film che brilla per ritmo. La durata, le digressioni, e un inizio stentato e confuso, se pur affascinante, sono i punti deboli del film. Verbinsky non si allontana troppo dal modello della saga dei pirati, sia per costruzione della trama che per la caratterizzazione dei personaggi, con Depp in un ruolo molto simile a quello di Capitan Sparrow, e Hammer in un goffo avvocato che fatica a diventare l’eroe della storia. Questa volta però, la formula sembra non funzionare del tutto. Non manca il divertimento e il fascino del western d’altri tempi, ma la pellicola sembra non decollare completamente.

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