Tulsa King | i 5 momenti migliori della serie con Sylvester Stallone

Sylvester Stallone in Tulsa King - Fonte Serie Totaal
Sylvester Stallone in Tulsa King – Fonte Serie Totaal

Grande entusiasmo da parte del pubblico per la serie Tulsa King con Sylvester Stallone. Seguendo questa scia molto positiva, abbiamo deciso di parlarvi dei 5 momenti diventati iconici per gli spettatori, di uno dei titoli di punta del canale Paramount+.

La serie Tulsa King con protagonista il mitico Sylvester Stallone sta dominando in streaming. La messa in onda del primo episodio (dei 10 previsti per la prima stagione) è avvenuto lo scorso 25 dicembre e continuerà per tutto il mese di Febbraio sul canale Paramount+.

Il grande entusiasmo con il quale è stato accolto il ritorno di Stallone in veste di attore, sta continuando a ritmo forsennato in tutto il mondo.

Tulsa King: la trama della serie

Dwight Mandredi, soprannominato The General, è il capo mafia di New York che ha trascorso ben 25 anni in galera per proteggere il Padrino della famiglia alla quale appartiene. Questa scelta ha portato delle ripercussioni molto gravi nella sua vita privata, dato che ormai da molti anni, non ha avuto modo di vedere la moglie e la figlia.

Convinto di essersi guadagnato il rispetto dei suoi amici, Dwight si troverà costretto a esiliare a Tulsa, in Oklahoma. A questo punto, per sopravvivere, sarà costretto a mettere in piedi una sua banda, composta da persone che per la prima volta avranno a che fare con la criminalità.

Il mancato ringraziamento a Dwight

Essere un mafioso e rispettare gli ordini dai propri superiori è tutt’altro che semplice. A complicare il tutto, anche alcuni comportamenti, che portano Dwight a mettere in discussione tutta la sua vita.

Al momento della sua scarcerazione, convinto di essere accolto con affetto e rispetto dai malavitosi ai quali appartiene. l’uomo si ritrova a dover fare le valigie per trasferirsi a Tulsa e ad essere insultato senza un apparente motivo. È solo grazie al suo temperamento tranquillo e al suo essere diligente, se la situazione non degenera.

La sorprendente Tulsa

Accettato a malincuore l’esilio a Tulsa, il mafioso appena giunto nella cittadina dell’Oklahoma si rende conto di quanto il sistema di sicurezza presente sia blando rispetto agli standard di New York.

Per questo motivo, intuisce fin da subito che quella punizione, avrebbe potuto trasformarla in un’opportunità molto interessante e redditizia. Inoltre, capirà anche che per ottenere qualcosa non servirà agire con violenza, ma minacciare semplicemente.

L’esame di guida di Dwight

Divertente e adrenalinica è la scena durante l’esame di guida di Dwight. Durante il test, mentre l’uomo viene affiancato da un criminale col passamontagna con l’intenzione di ucciderlo, Manfredi deciderà di rincorrerlo a tutta velocità, con l’istruttore rannicchiato sul suo sedile per proteggersi dai proiettili.

Inutile dire che la corsa vedrà la sua fine, quando Dwight riesce a buttarlo fuori strada.

L’esercito del Generale

Il voltafaccia ricevuto dalla famiglia Invernizzi di New York, porta Dwight a rifugiarsi a Tulsa e a mettere in piedi il suo esercito personale. Grazie all’aiuto del barista Mitch, The General riesce a reclutare alcuni personaggi molto particolari e ad istruirli nell’arte dell’autodifesa e con le armi.

Per testare la loro preparazione, prima di gettarli nella guerra, Dwight coadiuvato da Mitch rintraccia dei ragazzi del rodeo, sempre pronti a fare guai essendo anche degli ex detenuti.

Ad un passo dalla resa dei conti

Gli eventi dopo la sparatoria al Mayo Hotel, porta Dwight a un’amara consapevolezza: la resa dei conti è vicina. Ora più che mai, deve infondere ai suoi ragazzi la giusta carica e determinazione per renderli all’altezza della missione. Riuniti al Bred2Buck, Manfredi e i suoi ragazzi si trovano – prima del tempo – a dover tirare fuori le armi e a far fuoco contro i loro nemici, riuscendo a tenere botta.