Venezia 72 – A Bigger Splash conferenza stampa: “Quattro persone e la politica del desiderio”

Dopo Io Sono L’Amore del 2009, il regista siciliano Luca Guadagnino è tornato a lavorare con l’attrice Tilda Swinton con il nuovo film A Bigger Splash, presentato in anteprima alla 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson e Ralph Fiennes erano presenti insieme a loro per la conferenza stampa che ha spiegato qualcosa in più di questo film che ha diviso la critica e il pubblico del Lido. Il film racconta la storia di Paul e Marianne, in vacanza sull’isola di Pantelleria. Lei è una celebre rock star, lui un giovane fotografo. Il loro soggiorno è inaspettatamente interrotto da Harry, ex di Marianne e amico di Paul, snobbato in certi ambienti, e considerato un dio in altri, avendo prodotto grandi rock band come i Rolling Stones. Harry arriva sull’isola con Penelope, che all’inizio tutti credono la sua nuova giovane amante, ma che in realtà è la figlia che ha di recente scoperto di avere. Penelope è una strana ragazza, composta e distaccata. L’isola si sta preparando al Ferragosto, e Marianne invita Harry e Penelope a restare con loro per il weekend. Inconsapevolmente la tavola è apparecchiata per il disastro. Marianne si scopre nuovamente attratta da Harry; Penelope mette gli occhi su Paul; la tensione della passata intimità appesantisce l’aria. Paul e Marianne lottano per mantenere in piedi il loro fragile legame, ma un giorno, mentre Marianne trascorre il pomeriggio con Harry, Paul si ritrova da solo con Penelope. Col trascorrere delle ore diventa chiaro che i tradimenti che si sono consumati cambieranno la vita di tutti. Harry torna alla villa nel mezzo della notte, ubriaco. Paul lo sta aspettando…

Non è legata al fatto che io sia siciliano ma è un istinto che ho seguito quando ho avuto l’idea di fare un film su questo quartetto per uno studio del desiderio e delle diverse prospettive sul mondo di diverse generazioni fino all’esasperazione. Pantelleria con i suoi contrasti e violenze sembrava una perfetta co-protagonista della storia” ha spiegato il regista riguardo l’ambientazione del film sull’isola di Pantelleria. “L’idea di quattro persone in una casa che si scontrano è una situazione in cui si richiede la forza dei loro desideri confrontata con le forze esterne. Cosa li spinge a capire chi sono? Pantelleria è un posto di confine che chiede di essere compresa da questi personaggi e di farsi una domanda etica” ha continuato, lasciando poi la parola a Tilda Swinton, che come sempre ha regalato un’interpretazione eccezionale privata anche della voce per esprimersi: “Per questo film ho parlato molto con Luca. Volevo lavorare con lui, con questi colleghi che sono un po’ una famiglia per me e volevo andare a Pantelleria, così ho detto: “Vengo solo se non devo parlare” perché è un periodo in cui non mi va molto di lavorare. I personaggi sono tutti in lotta con il fatto che nessuno riesce a comunicare con il prossimo…l’idea di non parlare era interessante e l’ho proposta a Luca non sapendo quale sarebbe stata la sua reazione, ma lui ha accettato. Ho semplicemente portato qualcosa della mia vita in quel momento al cinema“. Guadagnino ha spiegato di essersi ispirato al Falstaff di Verdi, un’ opera buffa e comica con arie ampie, piene di densità e profondità. Perchè il suo film, infatti, sembra oscillare tra i generi, sperimentando uno strano ibrido filmico che ha dei punti deboli, ma altri alquanto interessanti e curiosi. “Il cinema serve per sondare territori insidiosi altrimenti perché lo facciamo?” ha risposto il regista alle critiche della stampa meno convinta di A Bigger Splash.

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Volevo studiare lo stato delle politiche del desiderio e come queste si scontrano con la realtà. Avvicinarmi poi alla commedia che non ho mai provato a fare fino ad oggi. Ogni film è un’occasione anche grazie alla generosità di chi ci permette di fare cinema“. Accanto alla brillante Swinton, tuttavia, il cast internazionale al servizio del cinema italiano è il punto di forza del film, da Fiennes a Schoenaerts fino alla nuova arrivata Dakota Johnson nei panni di una moderna Lolita. “Ho letto la sceneggiatura fantastica e ho visto che dopo venti minuti il mio personaggio comincia a ballare. Nessuno me lo aveva chiesto prima quindi ho accettato. Avevamo solo una giornata per girare quella scena e nel tempo libero mi sono messo a provare i passi con la canzone nell’ipod” ha raccontato Ralph Fiennes, mentre Schoenaerts presente a Venezia anche per The Danish Girl ha aggiunto: “Il mio personaggio stava per rinunciare alla vita quindi è una zona interessante in cui trovarsi e recitare qualcuno che sta cercando un nuovo senso della vita. Ci sono molte domande profonde da farsi. Tutti ci chiediamo cosa sia la vita almeno una volta e questi personaggi si chiedono questo, se stanno andando avanti o indietro“. “Per me è stato interessante, è stata un’ esperienza veloce ed esplosiva perchè ho avuto poco tempo per girare. Ma alla fine è venuto fuori un buon film, Penelope mi sembrava una donna giovane e iper intelligente che ha questo collegamento strano con se stessa e la sua sessualità. E’ circondata da adulti suoi pari secondo lei anche se in realtà non ha la stessa loro esperienza” ha spiegato Dakota Johnson. A Bigger Splash sarà nelle sale a Novembre grazie a Lucky Red.

Foto @Carlo Andriani