Wonder Woman, eroina tra cinema e televisione

La bellissima ed atletica Gal Gadot debutterà ad inizio giugno sul grande schermo nei panni di Wonder Woman nell’omonimo lungometraggio diretto da Patty Jenkins, e tutti gli appassionati di cinecomics la attendono al varco curiosi di scoprire se questo nuovo capitolo del DC Universe cinematografico si rivelerà migliore dei tanto discussi e criticati Batman v. Superman e Suicide Squad. Ma la storia dell’eroina delle Amazzoni attraverso i media, televisivo e cinematografico, non si limita certamente a questi ultimi anni, ma ha una storia che prende il via parecchio tempo fa. 

Lynda Carter e la serie TV

Ben prima che la giovane attrice e modella israeliana iniziasse a vestire i panni di Diana Prince, Wonder Woman fu interpretata sul piccolo schermo da Lynda Carter nell’omonima serie televisiva trasmessa dalla ABC dal 1975 al 1977.  La prima stagione, basata sui fumetti della Golden Age, era ambientata nel 1942 durante la seconda guerra mondiale (proprio come il film in uscita), mentre la seconda, dal nome The New Adventures of Wonder Woman e trasmessa dalla CBS, si svolgeva all’epoca della messa in onda, tra il 1977 ed il 1979. L’eredità lasciata dalla Carter è tangibile ancora oggi. Non è infatti raro imbattersi in merchandising dedicato all’attrice americana ed alla sua versione “vintage” di Wonder Woman, come i carinissimi Funko che la ritraggono con la sua caratteristica uniforme ispirata ai fumetti originali, con tanto di lazo ed aeroplanino invisibile. In certe invenzioni visive la serie televisiva fu addirittura precorritrice del fumetto, come ad esempio la trasformazione di Diana in Wonder Woman con un giro su se stessa ed una piccola esplosione. 

Nel 2011, qualche anno prima dell’esplosione del DCU cinematografico, la NBC cercò persino di riportare in auge il personaggio con una nuova serie, ideata dal produttore David E. Kelley. Di questa trasposizione televisiva non esiste però traccia se non un episodio pilota mai mostrato al pubblico, in cui Wonder Woman appare con il volto dell’attrice Adrianne Palicki. Evidentemente l’episodio non ottenne il consenso sperato e l’idea di un ritorno dell’eroina sul piccolo schermo fu abbandonato. 

Lynda Carter e Gal Gadot alla prima del nuovo Wonder Woman

Wonder Woman al cinema: una strada in salita

Ma non pensiate che la produzione di un lungometraggio dedicato alla dea amazzone sia stata meno travagliata di quella avuta dalla serie televisiva. Un primo progetto di un film per il grande schermo risale addirittura al 1996, quando si fantasticava di un possibile interesse di Ivan Reitman alla regia. Dopo tre anni Jon Cohen salì a bordo, nella speranza di ingaggiare Sandra Bullock per il ruolo della protagonista. Ma per lo stesso progetto, nel corso degli anni, si vociferarono anche i nomi di Angelina Jolie, Beyoncé Knowles, Rachel Bilson, Nadia Bjorlin, Megan Fox, Eliza Dushku e Catherine Zeta-Jones.

Nel 2005 le acque cominciarono a muoversi di nuovo e la Warner Bros. arrivò addirittura ad annunciare una trasposizione scritta e diretta da Joss Whedon (allora sulla cresta dell’onda grazie a Buffy – L’ammazzavampiri). In due anni di lavoro, però, Whedon non riuscì a scrivere una sceneggiatura per il progetto e nel 2007 abbandonò definitivamente l’idea di realizzare il lungometraggio. Tra le tante proposte valutate nel corso del tempo anche un soggetto scritto da Paul Feig (che poi finirà a dirigere il controverso reboot di Ghostbusters) per una action-comedy. Finalmente, con la creazione dell’universo cinematografico di casa DC, il progetto finì per concretizzarsi definitivamente con Patty Jenkins alla regia. Gal Gadot riuscì ad ottenere il ruolo sulle “concorrenti” Élodie Yung and Olga Kurylenko e la produzione partì. Per i “villain” Ares e Circe vennero fatti i nomi di Sean Bean ed Eva Green, ma le trattative non andarono mai in porto. Anche Nicole Kidman risultò in lizza per un ruolo, ma anche in questo caso le cose non andarono a buon fine. 

Chris Pine e Gal-Gadot

Adesso il film è in dirittura d’arrivo e le prime recensioni americane ne parlano in termini parecchio positivi, esaltandone la componente femminista e le qualità visive (il film è stato girato su pellicola per volontà della stessa regista, una circostanza sempre più rara per i blockbuster moderni). Le riprese di Wonder Woman hanno interessato anche alcune località del nostro Paese, passando per Salerno, Matera (che poco prima aveva ospitato anche il remake di Ben-Hur) ed il Castel del Monte pugliese per alcune sequenze in ambienti interni. Per scoprire davvero cosa ci aspetta dalle avventure dell’eroina non ci resta che aspettare ancora qualche ora.