Al Bano e Paola Perego presentano Così lontani così vicini

Sabato 13 dicembre torna in prima serata su Rai1 Così lontani così vicini. Alla guida della seconda edizione ancora Al Bano Carrisi, che in questa nuova avventura sarà accompagnato dalla brillante conduttrice Paola Perego. I due conduttori racconteranno al pubblico le storie di persone che gli eventi della vita hanno separato e ai quali Così lontani così vicini offrirà la possibilità di rivedersi. Il programma si svolgerà on the road e racconterà quattro storie nel corso di ogni puntata, il cui momento più emozionante sarà il ricongiungimento finale delle due persone. Così lontani così vicini è realizzato in collaborazione con Magnolia per la regia di Franco Bianca. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni del direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, del capo struttura della Rai Antonio Azzalini, del direttore di Magnolia Leopoldo Gasparotto e dei due conduttori Al Bano e Paola Perego:

Che tipo di programma è Così lontani così vicini?

Giancarlo Leone: Sono molto felice di questa nuova edizione del programma. É sicuramente una delle nostre scommesse più innovative nonostante il modello di raccontare le storie sia quello già visto in programmi come Carramba. Abbiamo cercato nuovi linguaggi e nuove modalità rivolgendoci ad uno dei personaggi più pop della musica ed alla eccellenza della conduzione italiana. É stato un anno molto bello per Rai1, abbiamo avuto grandi successi, qualche momento difficile come Sanremo, ma molti altri indimenticabili. Da settembre ad oggi gli ascolti di Rai1 sono cresciuti del 1,5 per cento ed è un incredibile risultato. Vuol dire che c’è un trend in deciso aumento.

Al Bano: É stata una esperienza a dir poco fantastica. Abbiamo affrontato casi umani sconvolgenti. La cosa che mi ha colpito di più è come talvolta la legge divida le famiglie impedendo qualsiasi tipo di incontro. Sono casi che colpiscono il cuore; come ha detto giustamente una signora  è “la voce del sangue” ad aver permesso a queste persone di esistere e resistere in attesa che qualcosa succedesse. E portare questo tipo di notizie alla gente mi ha fatto sentire utile. É stato sicuramente un viaggio interessante umanamente. Ma non ce la farei a fare una terza edizione perché il carico emotivo è veramente troppo forte.

Paola Perego: Anche io sto vivendo questa conduzione in modo molto forte come se non si trattasse neanche di televisione. Ho vissuto inoltre in prima persona questo tipo di esperienza perché mio marito ha ritrovato da poco suo fratello dopo ben quaranta anni. Inizialmente non riuscivo a capire il legame di sangue tra due persone che non si sono mai incontrate. Ma dopo questo fatto ho capito che certi legami trascendono tutto.

É difficile realizzare un programma di questo genere?

Antonio Azzalini: É un programma sicuramente molto difficile. Abbiamo vagliato oltre tremila richieste di aiuto. Il lavoro è sicuramente complicato e caratterizzato da grande professionalità. Al Bano e Paola hanno girato mezzo mondo per fare questo programma registrando oltre seicento ore di filmato.

Leopoldo Gasparotto: Dopo il grande successo della scorsa edizione abbiamo ricevuto moltissime richieste. Il meccanismo è semplice perché mette in campo il concetto del ritorno. Ma le storie sono a dir poco eccezionali, vedremo ad esempio due gemelli che senza essersi mai visti hanno sviluppato gli stessi interessi. Ringrazio tutta la squadra, dagli autori ed i conduttori fino al gruppo di montaggio.

Qualcuno si è rifiutato di incontrare la persona che lo ha cercato e quali sono i costi di un programma di questo genere?

Antonio Azzalini: Si, alcuni parenti si sono rifiutati di incontrare la persona che li ha cercati. Altri hanno preferito non essere ripresi. Così lontani così vicini non è un programma costoso. Abbiamo cercato sin dall’inizio un metodo di produzione che fosse compatibile con i budget della rete.

Leopoldo Gasparotto: Il metodo di lavoro è quello che vedete nel programma. Si fanno tante ricerche e si contattano i protagonisti. Abbiamo ricevuto più di 3000 telefonate e oltre 300 email.

Così lontani così vicini può essere considerato tv del dolore?

Al Bano: Questa è tv della gioia. Raccontiamo storie di persone che hanno atteso decenni un miracolo. E questo miracolo è avvenuto grazie alla collaborazione di molte persone al lavoro sul caso. Ho partecipato perché è un programma di una verità estrema.

Paola Perego: In tutti i nostri casi abbiamo visto sempre lacrime di gioia. E molte volte sono stati tagliati momenti non necessari che sarebbero stati semplice spettacolarizzazione sul passato e sul dolore di queste persone.