Berlino 2015: Ian McKellen è Sherlock Holmes senza pipa e cappello

E’ stato presentato fuori concorso alla 65° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino Mr. Holmes. Diretto da Bill Condon ed interpretato da Ian McKellen, Laura Linney, Milo Parker e Hiroyuki Sanada, Mr. Holmes vede il grande Ian McKellen portare sul grande schermo uno Sherlock Holmes alle prese con le difficoltà dei suoi 93 anni e i ricordi di un caso particolarmente arduo della sua carriera di investigatore.

TRAMA MR. HOLMES

Sussex 1947. Sherlock Holmes (Ian McKellen) ha 93 anni e si è ritirato dalla attività di investigatore privato per trascorrere l’anzianità in una fattoria gestita dalla dolce ed a tratti impacciata Mrs. Munro (Laura Linney). Mentre scrive i suoi diari, si occupa delle api e lotta contro l’inevitabile deterioramento della sua mente Holmes riflette sulla sua vita. Una vita caratterizzata da incredibili eventi, viaggi in giro per il mondo ed alcuni dei casi di investigazione più difficili di Londra.

mr holmes recensione

RECENSIONE

Dimenticate completamente la saga pop creata da Guy Ritchie con protagonista Robert Downey Jr. perché Mr. Holmes è tutto fuorché un film di azione. Diretto da Bill Condon, che tutti ricordiamo per gli ultimi due scialbi Twilight, ma che in realtà ha nella filmografia capolavori del calibro di Chicago come sceneggiatore e Demoni e dei e Dreamgirls come regista, Mr. Holmes è un interessante spaccato di un lato inedito del celebre investigatore inglese, la sua anzianità. Perché dopotutto quando vediamo un eroe assistiamo sempre ai suoi momenti di gloria e non ci chiediamo mai quale potrà essere la sua esistenza una volta appeso il mantello. Qui poi, al posto del mantello, ci sarebbero addirittura il cappello e la pipa, almeno secondo le opere cinematografiche ispirate al celebre personaggio di Arthur Conan Doyle dall’alba dei tempi. Ma come ironicamente sostiene il Mr. Holmes di Ian McKellen questo Sherlock preferisce di gran lunga i sigari. E non ha neanche bisogno dello storico assistente Watson, felicemente sposato e totalmente eliminato da questa nuova versione della storia.

Una storia tratta dal best-seller A slight trick of the mind di Mitch Cullin e sviluppata ad hoc sulla grande interpretazione di Ian McKellen. Un attore che dopo due personaggi iconici ed indimenticabili come Gandalf e Magneto è riuscito ancora una volta a regalare al grande pubblico una versione umana e proprio per questo decisamente più amabile dell’investigatore degli investigatori. Ma la grande interpretazione di Ian McKellen non è sufficiente a fare di Mr. Holmes un film riuscito. Perché la regia di Condon, perennemente indecisa tra il politically correct di stampo disneyano ed il film drammatico che affronta tematiche importanti, indebolisce Mr. Holmes rendendolo un’opera non catalogabile in nessun genere preciso e poco appetibile anche dal punto di vista mondiale. Ed è un gran peccato perché il gioco tra mito e realtà funziona bene e strappa più volte un sorriso di fronte alle espressioni di disapprovazione di Holmes mentre vede il personaggio da fumetto ispirato alle sue gesta. Gesta che nelle mani del banale e poco coinvolgente Bill Condon hanno l’unico pregio di essere compiute da un protagonista del calibro di Ian McKellen. L’unico attore su questa Terra in grado di trasformare Sherlock Holmes in un vecchietto scorbutico e tremendamente simpatico.