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Caos a Washington: cos’è lo shutdown che blocca gli USA e fa tremare la politica come in una serie Netflix

Nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre, gli Stati Uniti sono ufficialmente entrati in shutdown. Cosa vuol dire?

Alle mezzanotte locali (le 6 del mattino in Italia), parte dell’amministrazione federale è stata congelata negli Stati Uniti, lasciando centinaia di migliaia di dipendenti pubblici senza lavoro e generando immediati disagi in molti servizi essenziali.

Si tratta del primo shutdown in sette anni, frutto di un nuovo stallo politico al Congresso: i repubblicani, guidati dall’ex presidente Donald Trump, e i democratici si sono scontrati su una proposta di finanziamento del governo, senza trovare un accordo. La questione più controversa? La copertura sanitaria per gli immigrati irregolari, tema che ha incendiato il dibattito e alimentato lo scambio di accuse tra i due partiti.

I democratici vogliono chiudere tutto, noi no” ha dichiarato Trump, mentre la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha accusato l’opposizione su Truth: “Pensateci un attimo: i rappresentanti eletti dai democratici stanno punendo i propri elettori per combattere in favore degli immigrati clandestini. Squilibrati”.

Cos’è lo shutdown negli USA?

Il termine shutdown si riferisce alla chiusura temporanea delle attività non essenziali del governo federale degli Stati Uniti. Accade quando il Congresso non approva entro i termini di legge il bilancio federale o una legge di finanziamento temporaneo (continuing resolution), impedendo allo Stato di erogare fondi alle proprie agenzie.

In parole semplici: senza soldi approvati, molti uffici e servizi pubblici sono costretti a sospendere le attività, mentre centinaia di migliaia di dipendenti federali vengono messi in congedo non retribuito o costretti a lavorare senza stipendio fino a nuovo ordine.

Tra i servizi colpiti ci possono essere:
parchi nazionali e musei federali (chiusi o a orario ridotto),
controlli alimentari o ambientali rallentati,
servizi amministrativi (come rilascio di passaporti o documenti),
funzionari pubblici (come dipendenti della NASA, FDA, IRS) in pausa forzata.

Restano invece attivi i servizi essenziali, come:
forze dell’ordine,
personale medico militare,
controllori di volo,
sicurezza aerea e confini.

House of Cards set
Sul set di House of Cards (Foto: Wikimedia Commons/Maryland GovPics) – Newscinema.it

Lo shutdown al cinema o nelle serie tv

Alcune serie televisive, come House of Cards e Madam Secretary, hanno rappresentato in modo realistico e coinvolgente le tensioni politiche che possono portare a uno shutdown. In queste narrazioni, si osservano con attenzione i giochi di potere, le trattative dietro le quinte e le conseguenze sul funzionamento del Paese.

La crisi diventa uno sfondo narrativo per mostrare le fragilità e le ambizioni del sistema politico statunitense. Al cinema, invece, il tema è stato affrontato più indirettamente. Film come The Report del 2019, con Adam Driver, hanno trattato argomenti adiacenti, come la trasparenza del governo e i conflitti tra poteri dello Stato, ma senza mettere al centro il concetto di shutdown.

È probabile che la natura burocratica del fenomeno – per quanto esplosiva – non si presti facilmente alla narrazione cinematografica, che spesso predilige crisi più immediate o visivamente spettacolari.

Tuttavia, il potenziale c’è: uno shutdown, con le sue implicazioni economiche, sociali e istituzionali, può essere lo specchio di una democrazia in crisi, ed è un tema che meriterebbe maggiore spazio anche sul grande schermo.

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