Enola Holmes è il film che consacra Millie Bobby Brown

L’atteso film dedicato alla giovane sorella del mitico Sherlock è disponibile su Netflix dal 23 settembre. Enola Holmes è un’opera briosa e avventurosa, sorretta dalla bravura di Millie Bobbie Brown, che si dimostra decisamente più versatile rispetto ai suoi precedenti ruoli televisivi e cinematografici. 

Enola Holmes | la recensione

C’è una idea immediatamente vincente alla base di questo nuovo prodotto Netflix, fieramente pensato per il grande pubblico amalgamando idee di successo prese dalla tv e dal cinema commerciale in maniera efficace. L’idea è quella di pescare un po’ dai film dedicati a Sherlock Holmes diretti da Guy Ritchie (da cui arriva non solo il ritmo incalzante, ma anche l’ostentazione del digitale, che usa la color correction per dettare l’atmosfera di una scena e rende evidente l’intervento della computer grafica)  e un po’ dalla serie Fleabag (il regista del resto è lo stesso, Harry Bradbeer), da cui invece arriva la maniera svelta e complice della protagonista di parlare con gli spettatori. 

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Ma proprio questa incessante relazione con il pubblico non potrebbe funzionare senza un personaggio scritto benissimo (d’altronde è ciò che accadeva proprio in Fleabag) e senza un interprete in grado di renderlo interessante su schermo. Fortunatamente Enola è un gioiello di scrittura: una ragazzina che vive nel culto della madre, che le ha insegnato tutto, ma che poi regolarmente disattende gli insegnamenti del suo genitore, rifiutandosi di essere egoista come dovrebbe e invece gettandosi in mezzo ad ogni baruffa e situazione che non la riguarda. Lo spunto era già presente nel romanzo di Nancy Springer da cui il film è tratto, ma sicuramente gran parte del merito è di Jack Thorne (pluripremiato drammaturgo e sceneggiatore anche diThe Eddy e Queste oscure materie).

Il talento di Millie Bobbie Brown

Tuttavia, nonostante i molti talenti coinvolti e citati, senza Millie Bobby Brown il film Netflix non avrebbe probabilmente la giusta verve e la necessaria spinta per arrivare fino alla fine. È infatti lei a reggere Enola Holmes con la sua energia instancabile e la sua voglia di mettersi in gioco. Tirando fuori ciò che prima d’ora non aveva mai mostrato su schermo, riesce a convogliare tutte queste forze diverse e fare di Enola un personaggio credibile e coinvolgente, capace di unire il drammatico e il comico, il romantico e l’avventuroso, recitando con una eccitazione sempre percepibile negli occhi. Eccitazione che comunica il desiderio di afferrare il mondo, di vivere, amare, scoprire, risolvere enigmi e combattere al fianco dei propri amici. Sentimenti raccontati mille volte nei teen movie, che però qui trovano una nuova forza nel rendere lo spettatore partecipe di quegli stessi sentimenti provati dai protagonisti. 

Sentimenti e sentimentalismo

Ponendosi come ennesimo apologo delle nuove generazioni e della necessità che queste si battano per un domani migliore contro le forze conservatrici, Enola Holmes (che potrebbe diventare un possibile franchise, dal momento che il film chiude l’avventura ma si apre a futuri sfruttamenti) sceglie di relegare Sherlock a comparsa eccellente, mentre lo spettatore segue una sua versione femminile più giovane, sbruffona e densa di difetti. A dominare è proprio ciò che manca nelle storie di Sherlock Holmes: non i sentimenti, ma il sentimentalismo, ovvero la loro celebrazione e non il semplice racconto degli stessi. 

Enola Holmes è il film che consacra Millie Bobby Brown
3.4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora