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Gael Garcia Bernal al Biografilm 2016: “Vorrei dire a Trump che siamo tutti migranti”

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Il cinema ha una funzione trasversale e attraversa le frontiere con un impatto sulle persone per creare un mondo migliore” ha dichiarato l’attore Gael Garcia Bernal, ospite al Biografilm Festival 2016 per presentare il film Neruda di Pablo Larrain applaudito a Cannes 69, e per introdurre il Festival Ambulante – Gira de Documentales dedicato ai documentari che cura insieme ad Elena Fortes. “E’ sicuramente il festival più originale del pianeta con tante realtà diverse che si incontrano per creare sensibilità nei confronti dei documentari, che molte persone non sapevano cosa fossero all’inizio, confondendoli con i cortometraggi” ha spiegato l’attore messicano ricordando con ironia le origini di questo interessante progetto, quando era giovane e determinato al fianco dei suoi collaboratori e amici, che sfidavano la politica e la società per far valere le loro idee senza compromessi. “Ricordo ancora quando siamo andati alla Cineapolis, la terza catena cinematografica più grande del mondo e abbiamo presentato la nostra idea con uno spirito di ribellione. Se un partito politico che non ci piaceva voleva appoggiarci economicamente non accettavamo” ha aggiunto.

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La mitologia fascista irreale di Donald Trump

E’ apparso pienamente a suo agio mentre firmava autografi e salutava i presenti nel cortile del cinema Lumiere di Bologna, confermando di essere un artista molto lontano dal “mito hollywoodiano”. “Il cinema è cambiato, c’è ancora gente che vuole sfondare ad Hollywood, ma Hollywood in fondo è un concetto astratto e amorfo. Io ho fatto solo un film degli studios, perchè mi piace essere libero e avere molte personalità dentro di me” ha spiegato, sottolineando di aver costruito la sua carriera su un cinema di natura indie. Basta ricordarlo ne I Diari della Motocicletta nel 2004, in Amores Perros, Babel e nel recente No – I giorni dell’arcobaleno, anche se negli ultimi anni ha conquistato un pubblico più ampio con la serie tv Mozart in the Jungle che pochi giorni fa è stata rinnovata per la terza stagione (la seconda stagione in Italia dal 29 Giugno su Sky Atlantic). “Mi diverto moltissimo a fare questa serie tv, perché mi sembra come se fossi parte di una compagnia di giro” ha detto. In questa serie ispirata ad un libro di memorie dell’oboista Blair Tyndall, Gael Garcia Bernal interpreta un direttore d’orchestra eccentrico e stravagante che ci porta dietro le quinte del mondo della musica classica come non lo avevamo mai conosciuto. Tra piccolo e grande schermo il talento di questo giovane attore è indubbio ormai da molti anni, anche se riflettendo sul teatro e il cinema ha ammesso: “Preferisco fare teatro piuttosto che andare a teatro, mentre per quanto riguarda il cinema mi piace più vedere un film che girarlo. In particolare non mi piace il dover parlare di un film prima di averlo fatto, come per vendere qualcosa a busta chiusa, mentre nell’arte e a teatro non funziona così“.

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I prossimi film di Gael Garcia Bernal

Prossimamente lo vedremo nel film Desierto diretto da Jonas Cuaron (figlio di Alfonso Cuaron) al fianco di Jeffrey Dean Morgan, per una storia incentrata sul tema dell’immigrazione del quale ci ha raccontato: “L’immigrazione è un fenomeno naturale per cui tutti siamo sopravvissuti su questo pianeta. In fondo siamo tutti migranti e i nostri figli lo saranno anche loro. Con questo film volevamo mostrare questo fenomeno come una cosa naturale, nonostante esista gente che segue la mitologia fascista irreale che sfocia in insicurezza, guerre civili e genocidi, fomentando l’odio sullo stile di Trump. Lui accusa l’altro in qualsiasi occasione. Incolpa i messicani di tutto il male degli Stati Uniti, come i musulmani, i cinesi, i neri. Anche in Messico per esempio trattiamo molto male i sudamericani, ma questo deve cambiare ormai“. La collaborazione con Jonas Cuaron continuerà con Z, una versione futuristica del celebre Zorro che vedremo nelle sale il prossimo anno.

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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Il regista premio Oscar incontra Papa Francesco e annuncia: “Farò un film su Gesù”

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Papa Francesca incontra il famoso regista – Newscinema.it

Il famoso regista premio Oscar è in tournée in Italia dopo essere stato al Festival di Cannes e, vista la sua nota devozione religiosa, ha incontrato Papa Francesco e fatto un importante annuncio.

Ho risposto all’appello del Papa agli artisti nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù” ha annunciato il famoso regista durante una conferenza a Roma in Vaticano lo scorso sabato. Secondo diverse fonti sta per iniziare le riprese di questo nuovo progetto che potrebbe essere il suo prossimo film.

Il suo ultimo lavoro è stato presentato in anteprima al festival di Cannes pochi giorni fa, ma prima di partecipare alla conferenza – intitolata “The Global Aesthetics of the Catholic Imagination” il regista e sua moglie hanno incontrato Papa Francesco durante una breve udienza privata in Vaticano.

Il regista incontra Papa Francesco

Il convegno è stato organizzato dalla rivista gesuita La Civiltà Cattolica e dalla Georgetown University. Antonio Spadaro, direttore del periodico religioso, ha dichiarato sul sito della testata che durante la loro conversazione Martin Scorsese ha alternato riferimenti ai suoi film e aneddoti personali e ha spiegato “Come l’appello del Santo Padre ‘a farci vedere Gesù’ lo ha commosso”. Egli ha detto.

Per quanto riguarda i riferimenti cinematografici, durante la conversazione Scorsese ha citato la sua ammirazione per Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Scorsese ha anche parlato del significato del suo poema epico del 1988 L’Ultima Tentazione di Cristo e del “successivo passo nella sua ricerca sulla figura di Gesù” rappresentato dal suo dramma su scala ridotta del 2016 Silence sulla persecuzione dei cristiani gesuiti nel Giappone del XVII secolo.

Quel film è stato proiettato nel 2016 in Vaticano. Francesco è il primo papa gesuita ed è noto per essersi unito all’ordine dei gesuiti sperando di diventare missionario in Giappone. Il manager di Scorsese, Rick Yorn, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento riguardante il nuovo progetto religioso del regista. Killers of the Flower Moon ha riscosso un discreto successo a Cannes 2023.

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Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador | Giuria e novità

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premio mattador

Locandina del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador

La 14esima edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador entra nella sua fase finale. Annunciata la Giuria che decreterà i vincitori del Premio dedicato ai giovani talenti del cinema, nelle giornate del 23 e 24 giugno a Trieste e del prossimo 17 luglio al Teatro La Fenice di Venezia.

Sono ben 203 i progetti presentati quest’anno (in aumento dall’ultimo concorso), che la Giuria – presieduta da Minnie Ferrara – dovrà valutare. Tra questi, saranno presi i migliori lavori per ogni categoria, precedentemente selezionati da un gruppo di Lettori scelti.

Le sezioni del Concorso presentano una novità: al consueto Premio Mattador alla miglior sceneggiatura, Mattador al miglior soggetto e Premio Dolly alla miglior storia raccontata per immagini, si aggiunge il Premio Mattador Series al miglior progetto di serie TV.

La prima selezione dei lavori spetterà ai 56 Lettori, chiamati al difficile compito di vagliare i progetti giunti tramite la piattaforma web. Dopo aver scelto i migliori elaborati per ogni sezione, si metterà al lavoro la Giuria speciale, che decreterà i vincitori dei premi come ogni anno.

A presiederla quest’anno ci sarà Minnie Ferrara, Direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, insieme al fumettista Mario Alberti, la scrittrice e sceneggiatrice Paola Mammini, lo sceneggiatore Luca Mastrogiovanni (nonché vincitore Premio Mattador 2016 e 2018) e la regista Sophie Chiarello.

Tutto pronto per il Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador

Come detto, sarà un’edizione con nuovi premi. Rimangono le sezioni Premio MATTADOR alla migliore sceneggiatura per lungometraggio (5.000 euro, per cui concorrono 34 lavori), il Premio MATTADOR al miglior soggetto (borsa di formazione e 1.500 euro, in concorso 114 soggetti), il Premio DOLLY “Illustrare il cinema” alla migliore storia raccontata per immagini (borsa di formazione e 1.000 euro in base al risultato del percorso, per il migliore tra i 15 lavori).

Si aggiunge il Premio MATTADOR Series al miglior progetto di serie TV (borsa di formazione e 1.000 euro, in concorso per la prima volta 40 progetti). Da questa edizione, infatti, il Premio CORTO86 alla migliore sceneggiatura per cortometraggio (borsa di formazione e realizzazione del corto) è diventato biennale: il relativo bando uscirà nella 15a edizione.

Cosa aspetta i partecipanti e i vincitori

Il mondo Mattador si prepara così ad accogliere i nuovi giovani partecipanti, per continuare ad imparare, studiare e apprendere il migliore uso degli strumenti del cinema. Tutti i partecipanti, infatti, accederanno a lecture, masterclass e convegni dedicati al cinema e alla sceneggiatura.

In più, i vincitori avranno l’opportunità di partecipare a percorsi formativi dedicati e saranno affiancati da professionisti del settore. Alcune tra le sceneggiature premiate avranno la possibilità di essere pubblicate nei volumi della collana Scrivere le immagini. Quaderni di sceneggiatura (Edizioni EUT/Mattador).

Non ultimo, con spirito di promozione e diffusione di iniziative legate all’arte contemporanea anche tra i più giovani, ai vincitori verrà donato il rituale Premio d’Artista Mattador come riconoscimento del loro valore e ulteriore incoraggiamento per continuare a credere in quello che fanno, proprio come ci ha creduto ogni giorno Matteo Caenazzo, a cui il concorso è dedicato.

La Premiazione del 14esimo Concorso MATTADOR si svolgerà lunedì 17 luglio 2023 a Venezia nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

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Fast X premiere a Roma: vi portiamo con noi all’evento con Vin Diesel (VIDEO)

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Fast X premiere Roma

Fast X premiere Roma – Newscinema.it

Il 12 Maggio Roma ha accolto Dom Toretto e il suo team per l’anteprima mondiale di Fast X e noi abbiamo seguito gli eventi e vi raccontiamo e facciamo vedere come è andata.

Fast X ha travolto per una settimana la capitale con una serie di eventi a tema per annunciare l’uscita del decimo capitolo della saga a tutta velocità al cinema dal 18 Maggio. La stampa ha potuto vedere in anteprima il film il 10 Maggio con una proiezione introdotta da un favoloso buffet al Cinema Barberini ormai completamente ristrutturato.

E venerdì 12, sempre lì, si è svolta la conferenza stampa con Vin Diesel e tutto l’incredibile cast del film tranne Jason Momoa unico assente. Charlize Theron, Helen Mirren, Jason Statham, Michelle Rodriguez, John Cena, Brie Larson, Scott Eastwood, Rita Moreno, Terese Gibson e non solo hanno incontrato la stampa prima di partecipare alla premiere con il pubblico e tanto di red carpet la sera stessa.

Alla premiere di Fast X a Roma con noi

In questo vlog qui sotto abbiamo montato una serie di momenti della nostra esperienza Fast X a Roma, in particolare delle attività stampa che hanno avuto luogo nel corso della settimana. La prossima settimana poi uscirà sempre sul nostro canale YouTube MADROG CINEMA una video recensione del film.

Un Vin Diesel euforico non riusciva a stare seduto durante la conferenza stampa e ha ringraziato spesso tutti gli attori del cast: “Voglio che le persone si godano uno dei cast più incredibili e ampi della storia. Tutti hanno portato molto alla saga, a questa mitologia. Godetevi questo cast incredibile e impossible!” ha detto.

Charlize Theron vs Michelle Rodriguez

Tutti hanno parlato di famiglia e di come ci si sente parte di una comunità a far parte di questa saga che va avanti da così tanti anni. Curioso vedere Charlize Theron e Michelle Rodriguez una di fianco all’altra così diverse. Theron vestito blu, composta e fine, mentre Rodriguez verace e goliardica come i suoi personaggi con una risata sincera e contagiosa di pancia. Entrambe hanno alcune scene di combattimento in Fast X che hanno raccontato tra allenamenti in palestra e coordinamento.

“Sento che dovrebbe essere dato più affetto e riconoscimento al mondo degli stunt, anche agli Oscar, perchè rischiano la loro vita per intrattenere gli altri. Di questi combattimenti mi piacciono le coreografie, abbiamo controfigure che volano, saltano e per me è fantastico. Quando li riguardo sono contentissima” ha detto Rodriguez, scherzando con la collega a un certo punto: “Mentre giravamo il catfight pensavo: ‘oddio, sto combattendo con Charlize Theron”.

Jason Statham e Tyrese Gibson a Roma

Jason Statham e Tyrese Gibson a Roma – Newscinema.it

Jason Statham premio Oscar per i fan

Mia mamma mi ha sempre detto: non adagiarti mai, ti devi svegliare e fare quello che ami e, se riesci a farlo devi viverla come una benedizione. Essere qui a Roma su questo palco e vedere così tanto talento intorno a me, è bellissimo” ha detto Gibson, mentre Jason Statham ha speso alcune parole sul suo personaggio: ” Shaw è un cattivo dall’inizio ma, dal punto di vista della famiglia nel corso del viaggio che fa con Dom e gli altri, Shaw stesso non è più come era originariamente percepito. Un uomo di principi che sa distinguere bene dal male, gli interessano la famiglia e le persone vicine e credo che strada facendo diventi uno che si allinea al suo ragionamento. Si uniscono tutti per un bene comune, contro un nemico comune”.

L’attore è stato l’unico all’uscita dalla conferenza stampa a non sgattaiolare in macchina come i colleghi e spendere un po’ di tempo con i fan, firmando autografi, scattando foto e rispondendo ai complimenti che gli arrivavano da ogni parte. ”

Fast X cast – Newscinema.it

Brie Larson e le veterane Helen Mirren e Rita Moreno

Volevo stare con queste persone da sempre. Gli amici e la mia famiglia sono sono mai stati così coinvolti in quello che ho fatto come con questo film. Sono abituata a 9 mesi di lavorazione ma mi hanno detto ‘sono solo due settimane’, ho incontrato la famiglia di Vin Diesel a casa sua e mi squadravano chiedendomi cosa avrei portato alla saga. I suoi figli mi hanno dato tanti consigli, divertenti e intelligenti” ha detto Brie Larson.

Una delle cose più belle è che ho potuto fare improvvisazione, per esprimere le emozioni in un modo che non mi aspettavo. C’è una scena in cui ci abbracciamo io e Vin e pensavo tutto il tempo “mio dio milioni di donne vorrebbero essere al mio posto” ha scherzato Rita Moreno. “Siamo una famiglia disfunzionale ma affettuosa, ci tiene insieme l’amore per il mestiere ed è una cosa straordinaria che Vin ha creato. Non c’è una cosa simile nel cinema” ha sottolineato Helen Mirren.

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