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La vera storia dietro Miss Carbon: chi è la prima donna trans minatrice in Argentina

L’attrice e modella transgender Lux Pascal è Carlita, la protagonista del film Miss Carbon in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2025. Ma qual è la storia vera che ha ispirato il film?

Nel corso della prossima edizione della Festa del Cinema di Roma 2025, sono stati annunciati diversi titoli molto interessanti. Tra questi, spicca il film drammatico Miss Carbon (titolo originale Queen of Coal) della regista Agustina Macri. 

A interpretare il ruolo di protagonista è l’attrice e modella transgender Lux Pascal, sorella del noto Pedro Pascal. Insieme a lei, fanno parte del cast Paco León, Laura Grandinetti, Romina Escobar e Simone Mercado. 

La vicenda portata sul grande schermo, si rifà a una storia realmente accaduta in Argentina che ha segnato un passo in avanti molto importante sull’identità di genere e lo sdoganamento di ambienti di lavoro rivolti solo agli uomini.

Lux Pascal Miss Carbon
Lux Pascal in Miss Carbon (Foto: Ufficio stampa Festa del cinema di Roma) – Newscinema.it

La vera storia di Miss Carbon

Il film Miss Carbon si basa sulla storia di Carla Antonella Rodriguez, passata alla storia come la prima donna trans minatrice in Argentina. Il contesto sociale nel quale viveva la donna, non era dei migliori, soprattutto lavorativamente parlando. Il suo sogno di essere minatrice è stato sempre ostacolato dagli uomini e da vecchie superstizioni.

A quanto pare, per le donne era assolutamente proibito andare in miniera e per questo motivo solo gli uomini potevano lavorarci. Carla Antonella, conosciuta come Carlita, stanca di questa regola non scritta, ha deciso di rompere ogni tipo di tabù e di legge sociale, priva di alcun fondamento.

Miss Carbon film
Il film Miss Carbon (Foto: Ufficio stampa Festa del Cinema di Roma) – Newscinema.it

La trama del film con Lux Pascal

A Rio Turbio in Patagonia, una miniera di carbone è la fonte principale di reddito, di una intera cittadina. Mentre la maggior parte degli uomini lavorano in questo sito, alle donne è severamente vietato, anche solo avvicinarsi.

Tutto nasce da una superstizione molto antica, la quale considerava le donne colpevoli di incidenti in miniera come crolli e sfortune ai minatori. In questo villaggio c’è Carlita, una donna trans che riesce a intrufolarsi e a scardinare le certezze della società.

Per la prima volta nella storia di Rio Turbio, una donna riesce a lavorare nella miniera, riuscendo a spezzare non solo l’antica leggenda ma anche un varco molto importante tra la sua gente. Se inizialmente veniva vista come un elemento tossico e provocatorio, grazie a una scelta rivoluzionaria e coraggiosa, Carlita riesce a creare un’importante precedente.

 

Leila Cimarelli
Leila Cimarelli
Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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