“Io e mio padre costretti a fare gli attori”: la rivelazione di Alessandro Gassman | Necessari dei tranquillanti

Alessandro e Vittorio Gassman: attori per la vita | Fonte: Ansa Foto
Alessandro e Vittorio Gassman: attori per la vita | Fonte: Ansa Foto

Alessandro e Vittorio Gassman non hanno avuto solo in comune il cognome ma la stessa professione. Alessandro, oggi 57 enne, ammette: “Sono stato costretto da mio padre a fare l’attore. Per anni ho preso tranquillanti.”

L’attore Alessandro Gassman oggi è un interprete affermato nel panorama italiano e internazionale. Numerosi sono i suoi successi, tra cui Basilicata Coast to Coast, Mine Vaganti, Caos Calmo. Durante un’intervista a Domenica In ha parlato della sua vita, della famiglia e della sua passione per la recitazione. La professione di attore fu fortemente indirizzata e voluta da suo padre Vittorio. Alessandro, ai microfoni di Domenica In ha parlato di quanto sia stata dura per il suo carattere, timido, riservato e introverso per natura, adattarsi al mondo cinematografico.

“Ero un ragazzo schivo e chiuso, che amava stare molto da solo in tutta la tranquillità del mondo. Mi ero anche iscritto ad agraria, poi è capitato questo mestiere e non ci credevo tanto, volevo solo essere indipendente.”

Gassman ha anche sottolineato che, fin dagli inizi, lui non era interessato solo alla popolarità, ma alla qualità del lavoro che faceva. Ha parlato anche della sua famiglia, dei rapporti con i suoi genitori e di come la loro influenza lo abbia portato a diventare l’uomo e l’artista che è oggi.

Il teatro mi emoziona molto ma non prendo più tranquillanti

L’emozione per il teatro da sempre accompagna Alessandro ma ora ha imparato a gestire l’ansia legata alla forte sensazione di andare in scena. In passato ha assunto tanti tranquillanti per gestire al meglio la complessa situazione. Nonostante oggi non prenda più i farmaci:

«Continuo a essere spaventato, non tanto al cinema, ma al teatro perché faccio fatica a entrare in scena. Ho trovato la soluzione nel fare la regia. Per un attore che riesce ce ne sono diecimila che fanno la fame. Mio padre mi ha obbligato a fare l’attore ed è stato quasi costretto da sua madre a farlo. Mia nonna era un’insegnante ebrea che lo iscrisse all’Accademia Silvio d’Amico a sua insaputa».

Il felice matrimonio con l’attrice Sabrina Knaflitz

C’è tempo di parlare anche della moglie e dei suoi fratellastri. «Io e Sabrina Knaflitz ci siamo fidanzati nel 1993 e sposati nel 1998. La cosa incredibile è che continua a sopportarmi. Fu un matrimonio molto bello, in Toscana con 18 persone. Mi fa piacere ricordarlo perché c’era anche mio padre, che sarebbe morto due anni dopo. Era un matrimonio riparatore perché lei era gravida. I miei fratelli? Noi siamo quattro da quattro mogli diverse. Non ci troviamo mai tutti insieme».

La confessione di Gassman a "Domenica In" di Mara Venier
La confessione di Gassman a “Domenica In” di Mara Venier

La padrona di casa Mara Venier ha concluso l’intervista chiedendogli se, oggi, si sente un uomo realizzato. L’attore ha detto, sorridendo, che: «Non credo che ‘sereno’ sia la parola giusta, sono frenetico, iperattivo e stakanovista, ma al contrario di mio padre riesco a staccare. Mi prendo qualche pausa, mi godo la mia famiglia e i miei hobby. E quella è la mia salvezza».