In questo periodo dove restare a casa è l’unica cosa sensata da fare, per via della quarantena imposta dalla situazione d’emergenza che sta vivendo il nostro Paese, le piattaforme di streaming si stanno rivelando fondamentali per aiutare a trascorrere il tempo tra le quattro mura domestiche. Per l’occasione abbiamo selezionato cinque commedie con le quali svagarsi in questo periodo complicato, disponibili o nel catalogo di Netflix o in quello di Prime Video, perché ridere e divertirsi non è mai stato così necessario come ora.
#iorestoacasa con Hot Fuzz (Prime Video)

Hot Fuzz
Nicholas Angel è un agente di polizia infallibile, tanto da attirare l’invidia e il rancore dei suoi colleghi della sezione londinese. Per evitare malumori nel corpo, i superiori organizzano un escamotage e lo promuovono a sergente con lo scopo di mandarlo a prestare servizio nella cittadina di Stanford, considerata come il luogo più sicuro di tutta l’Inghilterra. La comunità infatti non sa cosa sia il crimine da anni e gli stessi agenti sul posto, impreparati a gestire qualsiasi situazione, non vedono di buon occhio il nuovo arrivato. Ma quando una serie di inquietanti delitti comincia poco dopo che Nicholas si è insediato, solo lui potrà trovare il colpevole e riportare la tranquillità.
La Trilogia del cornetto di Edgar Wright, iniziata con L’alba dei morti dementi (2004) e conclusasi con La fine del mondo (2013), è tra i cult del cinema comico del nuovo millennio. Hot Fuzz, secondo capitolo della saga, prende di mira in forma parodica il cinema blockbuster di scuola Michael Bay, e offre gag e citazioni in serie a sfondo thriller / acton / poliziesco nel corso delle due ore di visione, con la solida coppia formata da Simon Pegg e Nick Frost che regala ancora una volta risate senza sosta.
#iorestoacasa con Instant Family (Prime Video)
Pete ed Ellie, marito e moglie, sono divisi sulla possibile adozione di un bambino ma, in seguito alle insistenze della donna, la coppia decide infine per il sì. I coniugi visitano una struttura – orfanotrofio dove poter conoscere i vari bambini orfani o abbandonati a loro stessi e qui vengono colpiti dalla ribelle Lizzie, una quattordicenne che si trova lì insieme ai fratelli più piccoli: la folta prole è stata costretta a quella situazione d’emergenza in quanto la madre si trova in prigione. Pete ed Ellie decidono così di chiedere l’affido di tutti e tre, con conseguenze inaspettate.
Pur al netto di alcune ingenuità e di una parziale retorica sentimentalista che emerge in certi passaggi, Instant Family – come suggerisce già il titolo – è un film perfetto per tutta la famiglia, con emozioni facili e genuine che si accompagnano ad una serie di gag e battute a prova di grandi e piccini. La simpatia del cast, con la giovane attrice – popstar Isabela Moner a reggere magnificamente il gioco ai navigati Mark Wahlberg e Rose Byrne, è un motivo ulteriore per approcciarsi alla visione.
Leggi anche: Ridere con la musica: le commedie musicali americane
#iorestoacasa con Shrek (Netflix)

Shrek
Il crudele Lord Farquaad emana un edito che costringe tutti le figure delle fiabe classiche ad abbandonare le loro dimore e trasferirsi nei pressi di una zona paludosa. Proprio qui vive il burbero e solitario orco Shrek che viene colto alla sprovvista dalla marea di personaggi che ora bussano alla sua porta. Per cercare di tornare alla sua quieta e pacifica esistenza, Shrek stringe un accordo con il nobile: se riuscirà a portare in salvo una bella principessa, segregata in un castello sorvegliato da uno spaventoso drago, Farquaad riporterà tutto alla normalità. Ma la donzella da salvare è vittima di una maledizione che complicherà inevitabilmente le cose…
Pensando anche ai più piccoli abbiamo deciso di inserire il primo capitolo della storica saga Dreamworks, un film che ha fatto la storia del moderno cinema d’animazione reinventando le fiabe classiche in un’ottica parodica e citazionista che strizza l’occhio anche al pubblico adulto. Le incredibili avventure di Shrek, Fiona e Ciuchino, a cui si aggiungerà nel corso degli episodi anche il gatto con gli stivali, sono tra i modi migliori per trascorrere questo periodo di reclusione forzata insieme alla propria famiglia, soprattutto se con pargoli a fianco.
#iorestoacasa con Beetlejuice – Spiritello porcello (Netflix)
Adam e Barbara, coppia sposata e senza figli, è vittima di un incidente mortale mentre si trovava nella villa di campagna. Marito e moglie diventano così spettri e decidono di far ritorno nella loro casa, scoprendo come l’immobile sia ora stato acquistato dalla famiglia Deetz – padre, la figlia di questi e la matrigna – nuova compagna dell’uomo. La ragazza riesce incredibilmente a vedere Adam e Barbara e a parlare con loro, stringendo un affiatato legame. Allo stesso tempo però i due fantasmi vogliono riappropriarsi delle proprie mura domestiche e ingaggiano il bio-esorcista (uno spettro specializzato nello scacciare gli umani per dare sollievo ai propri simili) Beetlejuice affinché liberi la dimora delle viventi presenze indesiderate, scoprendo troppo tardi l’errore commesso.
Tim Burton firma un’irriverente commedia gotica che gioca col black humour e un grottesco all’acqua di rosa per generare un sano e atipico divertimento a tema spiritico. Inserito dall’American Film Institute tra le cento commedie migliori di sempre, Beetlejuice adopera soluzioni originali e lo sguardo visionario del regista fa il resto, con l’ottimo cast nel quale spiccano il folle ghoul di Michael Keaton e la gothic teen di Winona Ryder.
#iorestoacasa con Midnight in Paris (Netflix)

Midnight in Paris
Gil, sceneggiatore di successo, si trova in vacanza a Parigi con la fidanzata nella speranza di trovare l’ispirazione per concludere il suo primo romanzo. Mentre si trova a passeggiare da solo, l’uomo accetta il passaggio su una vettura d’epoca e si ritrova magicamente negli anni ’20, palcoscenico ambientale perfetto per il libro che voleva scrivere. Dopo l’iniziale sbigottimento Gil si adatta alla situazione, finendo per incontrare personalità di spicco dell’epoca, ma al calare della notte si trova nuovamente nel presente. Il protagonista però non si arrende e scopre che può tornare quando vuole in quel suggestivo passato, semplicemente salendo sulla stessa auto: da viaggiatore del tempo, si innamora – ricambiato – della bella Adriana, con la quale vivrà altre incredibili avventure.
Un film di Woody Allen non poteva mancare tra i nostri consigli e per l’occasione abbiamo scelto questa raffinata commedia del 2011 dove il regista affida il suo classico, nevrotico, personaggio al più giovane alter-ego interpretato da un ottimo Owen Wilson, perfetto negli stralunati e sognanti panni di Gil. Una commedia raffinata ed elegante, con una notevole cura per scenografie, costumi e musiche, nella quale spicca la luminosa bellezza di Marion Cotillard.
Speciali
I film sui loop temporali: quando la giornata si ripete | #MadVision

I film sui loop temporali – Newscinema.it
Sono tanti i film e le serie tv che ruotano intorno al loop temporale, e non passano mai di moda. A voi piacciono?
Per la rubrica #MadVision questa volta riflettiamo sui film la cui sceneggiatura ruota intorno al loop temporale, giornate che si ripetono sempre uguali fino a quando succede qualcosa che cambia il corso degli eventi.
Questa struttura la conosciamo bene, esistono moltissimi titoli realizzati in questo modo che in un modo o nell’altro hanno conquistato pubblico e critica e sono rimasti anche nella storia del cinema come piccoli e grandi cult.
Il loop temporale al cinema
Ogni tanto esce un film fatto così e c’è chi li ama e chi li odia. Fin da piccolo ricordo che a me hanno sempre incuriosito, mi attirano istintivamente, quasi come se mi rapissero nel loro divertente vortice.
Ovviamente come per tutto, il prodotto deve essere brillante nella messa in scena, ancor di più oggi che la lista di sceneggiature simili si è ampliata parecchio. Di seguito il post che ho dedicato all’argomento sul mio profilo Instagram @Madraine8 (se ancora non mi seguite date un’occhiata e fatemi sapere che ne pensate).
Visualizza questo post su Instagram
Edge of Tomorrow, Ricomincio da Capo, Palm Springs e l’horror Auguri per la tua Morte sono solo quattro titoli che ho selezionato per poi chiedere a voi altre idee e confrontarci insieme su questo filone di storie che gioca con il tempo sovvertendo presente, passato e futuro.
Se vi va diteci i titoli che vi vengono in mente, film o serie tv, incastrati in un loop temporale nei commenti qui sotto o su Instagram e buon viaggio nel tempo!
Speciali
I 10 film da vedere almeno una volta nella vita

Una scena de Lo Squalo (fonte: IMDB) – Newscinema.it
I film da vedere almeno una volta nella vita sono quelli che, possibilmente, la vita te la cambiano, suggerendoti un nuovo modo di guardare il mondo attorno a te. Ecco quali sono, secondo noi, dieci titoli che bisogna assolutamente aver visto se si è appassionati di cinema.
Sarebbe impossibile stilare una lista esaustiva dei film “imprescindibili”, quelli che bisogna aver visto almeno una volta nella propria vita. Inevitabilmente, i titoli scelti variano in base ai gusti e alle esperienze personali di ogni spettatore. In questo articolo, quindi, tentiamo in maniera assolutamente parziale di suggerirne dieci da poter inserire nella propria “bucket list”.
Metropolis
Il più grande film di fantascienza della sua era. Alla sua uscita, Metropolis sconcertò il pubblico, diventando poi un’opera d’impatto inesauribile sull’intera storia del cinema. Fantasia distopica su un mondo verticalmente diviso, l’avveniristica città dell’intelletto e del potere e il sottosuolo della forza lavoro, Metropolis è un capolavoro che trascende il proprio mai risolto messaggio sociale: rivoluzione o conciliazione?

Una scena di Metropolis (fonte: IMDB) – Newscinema.it
Lo Squalo
Quello di Spielberg è stato il primo grande film girato in mare aperto e, di conseguenza, con una produzione travagliata e complicatissima, superando il budget e i tempi di lavorazione previsti anche a causa delle difficoltà tecniche che la storia prevedeva. Nonostante ciò, è stato il prototipo del blockbuster estivo, considerato uno spartiacque nella storia del cinema e come un momento di svolta per l’avvento della Nuova Hollywood.
L’estate di Kikujiro
Non c’è forse film migliore di quello di Takeshi Kitano per avvicinarsi con grazia a quell’umorismo a noi (occidentali) sconosciuto del cinema giapponese, alla sua peculiare visione del mondo e delle relazioni tra persone. Ne L’estate di Kikujiro emerge una forma di tenerezza impossibile da spiegare a parole e tutta contenuta nella rivelazione finale. Più che un film, un’epifania.
I 400 colpi
«Quello di Truffaut è il film più arrogante, più orgoglioso, più testardo, più ostinato, in due parole, il film più libero del mondo. Moralmente parlando. E anche esteticamente». Così scriveva Jean-Luc Godard, commentando I 400 Colpi. Un inno alla libertà, ai sogni, alle illusioni e anche all’innocenza rubata di una adolescenza che a stento fatica ad affacciarsi all’età adulta.

Scena del film Il Monello (fonte: IMDB) – Newscinema.it
Il Monello
Poco più di un secolo ci divide dal capolavoro eterno con cui Charlie Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità slapstick, e raccontando la condizione umana e i sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata.
Otto e Mezzo
Al suo ottavo film e mezzo, Federico Fellini realizza un potente autoritratto, privo di reticenze, specchiandosi in un regista sorpreso da un’improvvisa crisi creativa, in preda a visioni fantasmatiche del passato e in balia dei rimorsi derivanti dalla sua contraddittoria vita privata. Sarebbe diventata la pietra angolare di tutto quel cinema che vuole raccontare sé stesso e il modello di riferimento per tutti i grandi registi che hanno voluto, ad un certo punto della loro carriera, parlare di loro e del loro lavoro.
Akira
Katsuhiro Otomo scrive e dirige adattando il suo manga omonimo e realizza uno dei più importanti lungometraggi anime di sempre, acclamato manifesto dell’immaginario cyberpunk anni Ottanta, emblematico del binomio carne/metallo, della visionarietà fantascientifica del genere. Da solo trasformò il cinema animato giapponese in un prodotto buono per l’occidente, il primo del suo tipo ad essere distribuito in sala.
Una Separazione
Vincitore dell’Oscar 2012 per il miglior film straniero e dell’Orso d’Oro alla Berlinale, è il film più maturo di colui che viene indicato come il più rilevante cineasta iraniano contemporaneo: Asghar Farhadi. Un film che colpisce, prima di tutto, per una nuova grana stilistica, per complessità narrativa, per limpidezza formale e per il racconto senza sconti di un conflitto familiare che incrocia lo spirito del tempo di un intero Paese.

Sylvester Stallone in Rocky (fonte: IMDB) – Newscinema.it
Rocky
Cambiare la propria vita è possibile. Sempre. È l’ideale americano fondamentale che Rocky racconta meglio di tutti. Un pugile di quart’ordine si prepara ad un grande incontro attraverso una volontà di ferro e un’obiettivo per il quale sacrificare tutto il resto. Quella scritta da Sylvester Stallone sarà per i decenni a seguire il prototipo delle storie che vogliono raccontare la strada per il successo e il percorso da seguire per cambiare sé stessi e diventare migliori.
Persona
«Sento che con Persona – e più tardi con Sussurri e Grida – sono giunto al massimo a cui posso arrivare, e che in tutta libertà tocco segreti senza parole, che solo la cinematografia può mettere in risalto». Parola di Ingmar Bergman, uno dei più grandi artisti del Novecento, autore di una filmografia che è una gigantesca opera inesauribile: tornare ai suoi film, anche quelli che credevamo di conoscere meglio, vuol dire scoprire ogni volta qualcosa che non avevamo saputo vedere, che non avevamo saputo ascoltare.
Speciali
5 film che al cinema sono stati un disastro e su Netflix hanno avuto un enorme successo

Una scena del film Lanterna Verde (fonte: IMDB)
Nell’affollato catalogo Netflix ci sono alcuni titoli che, per ragioni spesso inspiegabili, sono diventati dei veri e propri campioni di streaming nonostante la loro discutibile qualità.
Film che sono arrivati in sala ottenendo recensioni terribili e scarsi risultati al botteghino ma che, una volta sbarcati sulla piattaforma online, sono stati visti da milioni di persone in tutto il mondo.
Dal luglio del 2021, Netflix ha reso disponibile un sito su cui chiunque, abbonato e non abbonato, può consultare i film e gli show più popolari del servizio negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
La maggior parte di questi titoli sono prodotti dalla stessa Netflix, come Stranger Things, Glass Onion: A Knives Out Mystery, Wednesday, The Irishman, Bridgerton e Pinocchio di Guillermo del Toro. Ma anche ora che Netflix sforna regolarmente decine di ore di contenuti originali ogni mese, la società si affida spesso a contenuti concessi in licenza da studi esterni per coprire un grande segmento del loro catalogo. Tra questi, ci sono alcuni film disastrosi che, per motivi spesso ignoti, si sono rivelati dei grandi successi (almeno a livello di riproduzioni) sulla piattaforma di streaming. Scopriamo quali.

Jeff Bridges e Ryan Reynolds in R.I.P.D. (fonte: IMDB)
Lanterna Verde
All’epoca della sua uscita il film diretto da Martin Campbell ricevette quasi esclusivamente recensioni negative, ottenendo un punteggio tutt’altro che lusinghiero di 39 su 100 sull’aggregatore Metacritic. Proprio a causa dello scarso successo, Ryan Reynolds ha affermato di non volere più tornare a lavorare sul personaggio, escludendo un suo coinvolgimento futuro per un possibile reboot. Nonostante ciò, il film è stato visto da tantissime persone una volta che è stato reso disponibile su Netflix. Sarà bastato questo tardivo riconoscimento (almeno per il personaggio) a far cambiare idea al suo protagonista?
Mother’s Day
Dopo Pretty Woman, Appuntamento con l’amore e Capodanno a New York, Garry Marshall, specialista del genere, firmò un’altra sfilata di cuori ardenti e una galleria di star (Julia Roberts, Jennifer Aniston, Kate Hudson, Jason Sudeikis, Jennifer Garner, Héctor Elizondo, Robert Pine). Sarebbe stato il suo ultimo film da regista prima della sua morte. Anche in questo caso Mother’s Day è stato distrutto dalla critica e snobbato dagli spettatori in sala, per poi ottenere una seconda vita sulla piattaforma streaming.
R.I.P.D.
Il film tratto dall’omonimo fumetto ideato da Peter M. Lenkov e pubblicato dalla Dark Horse Comics è stato un flop clamoroso botteghino, incassando 78 milioni di dollari a fronte di un budget di 130 milioni, ed è stato accolto con recensioni negative. Nonostante ciò, forse grazie al carisma e alla popolarità dei suoi due attori protagonisti, ovvero Jeff Bridges e Ryan Reynolds, è stato riscoperto da milioni di persone in streaming. Al punto che nel novembre 2022 è stato persino prodotto un prequel direct-to-DVD, senza però i due attori principali.

Matt Damon in Elysium (fonte: IMDB)
Elysium
Dopo che District 9 si rivelò un grandissimo successo a sorpresa, Sony decise di finanziare con più di 100 milioni di dollari il successivo film del regista Neill Blomkamp, per permettergli di espandere le sue audaci visioni fantascientifiche a proporzioni epiche. Il risultato, però, non incontrò le aspettative dei fan, con risultati tiepidi al box-office. Ma i curiosi fan di Blomkamp (e probabilmente anche alcuni curiosi fan di Matt Damon) si sono riversati su Elysium quando è apparso su Netflix qualche anno fa. Se Netflix dovesse dare il via libera ad un seguito del film, ora sapere il perché.
Kick-Ass 2
A fronte di un budget di 28 milioni di dollari, nel primo weekend di distribuzione Kick-Ass 2 venne proiettato in tremila sale statunitensi, generando un incasso pari a 13 milioni di dollari. L’incasso totale del film è stato di 60 milioni, di cui 29 provenienti dai botteghini statunitensi. Sicuramente non un “flop”, ma neanche il successo che in molti si aspettavano. Nonostante ciò, il film è stato a lungo uno dei più visti in streaming su Netflix, forse anche grazie alla presenza di Jim Carrey: uno degli attori più amati dagli abbonati, che non perdono l’occasione di tanto in tanto per rivedersi qualche suo vecchio film.
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