“Mi sono mangiato tutto”: dopo i Cesaroni la sua vita è un disastro | Costretto a scappare dall’Italia

Cesaroni
I Cesaroni – Foto: Newscinema.it

Il fenomeno dei Cesaroni ha regalato un grande successo ai suoi protagonisti, grandi e piccoli, ma non tutto è stato in discesa per alcuni attori cresciuti con la fiction Mediaset ambientata alla Garbatella.

Vi ricordate il vivace e pestifero Rudi Cesaroni, interpretato da Niccolò Centioni? Lui, come altri suoi colleghi che hanno iniziato l’avventura dei Cesaroni da giovani, si è ritrovato improvvisamente a dover gestire un grande successo.

E, per un artista precoce non è sempre facile gestire l’attenzione dei media, i riflettori, e soprattutto le ingenti entrate economiche.

Ci si può montare la testa e perdere tutto in un istante se non si ha la testa sulle spalle o un supporto adulto che può aiutare a comprendere cosa fare quando il fenomeno termina e occorre continuare la propria carriera o cambiare strada con intelligenza e responsabilità.

Niccolò Centioni
Niccolò Centioni – Foto: Newscinema.it

La caduta di Niccolò Centioni

La personalità di Niccolò non è molto lontana da quella del suo personaggio dei Cesaroni, spesso a caccia di guai. Dopo che la fiction Mediaset è giunta al capolinea, il giovane attore si è allontanato dallo spettacolo, anche per alcune scelte sbagliate.

“Avevo il successo ma ero troppo giovane per capirlo, mi sono mangiato tutto” ha rivelato Centioni alla rivista DiPiù, spiegando che grazie all’aiuto di Claudio Amendola è tornato a fare l’attore e ha ritrovato la sua strada.

I risparmi erano finiti e, volato a Londra per farsi una nuova vita, Centioni ha fatto il cameriere in una catena di ristoranti giapponesi prima di tornare a Roma dopo non moltissimo tempo.

“Claudio Amendola ha creduto in me”

Nella capitale ha incontrato Claudio Amendola un giorno e lui lo ha coinvolto in una nuova fiction, Il Patriarca, dandogli “una bella parte” come ha detto lui stesso, un ruolo drammatico da poliziotto.

I due hanno mantenuto un buon rapporto dopo l’esperienza familiare dei Cesaroni e, quando ha avuto bisogno di lui, Amendola non si è tirato indietro, risparmiando forse a Centioni un futuro incerto e magari anche pericoloso.