Pirati dei Caraibi | 5 punti di forza della saga Disney

Nel corso di questa settimana, le reti Mediaset hanno lanciato una nuova maratona relativa a saghe cinematografiche di successo. Dopo quelle dedicate al maghetto Harry Potter e alla distopia sci-fi di Matrix, anche i Pirati dei Caraibi hanno fatto la loro ricomparsa sui palinsesti nazionali, per la precisione su quelli di Canale 5.

Per l’occasione abbiamo deciso di ripercorrere i punti di forza di un franchise che, pur tra alti e bassi, è entrato nell’immaginario collettivo del grande pubblico fin dall’uscita del leggendario capostipite, La maledizione della prima luna, uscito nel lontano 2003. Jack Sparrow e i suoi, spesso ricorrenti, compagni d’avventura hanno d’altronde lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema moderno.

Pirati dei Caraibi | La forza della storia

Viene difficile pensare che i cinque capitoli della saga non sarebbero esistiti senza la creazione dell’omonima attrazione presente nei parchi a marchio Disney. L’ambientazione deriva infatti proprio da questa installazione di grande successo inaugurata nel 1967. La maledizione della prima luna sfrutta il tema alla base e lo mixa con il classico cinema piratesco degli anni ’30, con un occhio di riguardo alla miriade di produzioni vedenti protagonista la star dell’epoca Errol Flynn.

E il Jack Sparrow di Johnny Depp può esserne considerato una sorta di moderno erede in chiave parodica, la perfetta incarnazione dell’anti-eroe di cui il cinema di genere aveva bisogno. Dal secondo episodio Pirati dei Caraibi vira su note sempre più fantastiche e inverosimili, alla ricerca di un pubblico ancora maggiore, ma è nel film originale che la storia brilla per coesione narrativa e verve spettacolare, trovando l’ideale ibrido tra narrazione classica e sussulti fantasy.

Pirati dei Caraibi | La colonna sonora

johnny depp
Johnny Depp

Il tema principale di He’s a pirate è diventato un hit immediata, poi riutilizzata in tutto il prosieguo del franchise e capace di entrare nel cuore e nelle orecchie del grande pubblico. Sonorità incalzanti ed epiche, capaci di coinvolgere pienamente lo spettatore nelle relative dinamiche narrative e nelle esaltanti coreografie d’azione con un motivetto tanto semplice quando efficace e di facile presa. Il compositore Klaus Badelt, allievo del maestro Hans Zimmer, ha sfornato una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”, riproposta in decine di versioni e cover e in grado, con la sua apparente linearità, di essere canticchiata praticamente da chiunque.

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Pirati dei Caraibi | Gli effetti speciali

In una saga che con il procedere delle storie e degli eventi ha trovato contaminazioni sempre più esagerate e roboanti, gli effetti speciali hanno giocato ovviamente un ruolo fondamentale: se ne La maledizione della prima luna questi erano al servizio della storia, da La maledizione del forziere fantasma in poi è accaduto il contrario, con la sceneggiatura spesso schiava dell’impatto spettacolare. Scelta apprezzabile o meno, la qualità dell’impatto visivo rimane uno dei capisaldi della – ad oggi – pentalogia, tra creature fantastiche e mirabolanti scontri in mare aperto che regalano un sano e godibile intrattenimento a prova di grande pubblico.

Pirati dei Caraibi | Il ritorno dei pirati

Seppur con un paio di gradevoli eccezioni – comunque non baciate dal successo il botteghino – come il Pirati (1986) di Polanski o il Corsari (1995) di Renny Harin, il cinema piratesco era finito da tempo nel dimenticatoio. La saga dei Pirati dei Caraibi ha avuto il merito, seppur distaccandosi via via maggiormente dalla concezione classica del filone, di riportare all’attenzione delle platee questa branchia del genere avventuroso.

D’altronde cosa vi è di meglio del mare aperto per vivere vicende incredibili all’insegna del divertimento e della meraviglia, con quel senso di scoperta che può nascondersi letteralmente dietro ogni onda? E così il via a leggende e antiche maledizioni che, film dopo film, hanno formato una sorta di complessa mitologia che potrebbe regalare ancora molte sorprese se sfruttata a dovere.

Pirati dei Caraibi | Il cast

johnny depp e orlando bloom
Johnny Depp e Orlando Bloom

Indubbiamente il franchise dei Pirati dei Caraibi è Johnny Depp-centrico, con la macchiettistica figura di Jack Sparrow che si mangia spesso i suoi pur notevoli comprimari: un punto di forza ma anche di debolezza quando il personaggio è stato vittima di un manierismo che lo ha portato spesso a riciclarsi in gag e battute simili tra loro. Anche a dispetto dei succitati limiti, l’attore è il cuore pulsante della saga e viene difficile pensare ad un continuo senza di lui, come per un periodo era sostenuto da voci più che insistenti: il futuro sesto episodio è in una fase d’incertezza, e non si sa ancora se si tratterà di un reboot o di una canonica continuazione.

Ma nei cinque titoli finora usciti abbiamo imparato ad amare anche l’Elizabeth Swann di Keira Knightley e il Will Turner di Orlando Bloom, così come l’amico-nemico di capitan Barbossa (un magnifico Geoffrey Rush) e i numerosi villain e guest-star che hanno accompagnato / sfidato Sparrow nel suo rocambolesco percorso sul grande schermo.