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Saving Mr. Banks, anteprima da sogno il 6 febbraio a Roma
Arriverà nelle sale italiane il 20 febbraio Saving Mr. Banks, l’emozionante film Disney diretto da John Lee Hancock che racconta dell’appassionata e faticosa avventura cinematografica che anticipò la realizzazione dell’amato classico Disney Mary Poppins. Distribuito da The Walt Disney Company Italia, Saving Mr. Banks è interpretato dalla due volte vincitrice dell’Academy Award® Emma Thompson nel ruolo di P.L. Travers, l’autrice del celebre libro che ispirò il film del 1964, e dal pluripremiato Tom Hanks, nei panni di Walt Disney. Giovedì 6 febbraio, il The Space Cinema Moderno di Roma ospiterà l’anteprima del film con un allestimento ispirato alle magiche atmosfere della premiere americana di Mary Poppins del 1964. E sarà proprio Mary Poppins, insieme ai suoi pinguini, ad accogliere gli ospiti su uno spettacolare red carpet: tra gli alberi di ciliegio e le siepi a forma di topolino, un’orchestra suonerà dal vivo i brani più famosi della colonna sonora del classico Disney, mentre su un mega LED wall saranno proiettate le scene più salienti del film. Ad arricchire la scenografia, vi sarà una collezione di auto FIAT, tra cui una storica Topolino, e le nuove 500 contrassegnate dalla citazione che Disney stesso amava riprendere per ricordare la sua filosofia di vita: “SE PUOI SOGNARLO PUOI FARLO” (#SePuoiSognarloPuoiFarlo). Partner della serata, oltre a FIAT, sono Rizzoli (che ha appena ripubblicato il libro Mary Poppins in edizione speciale), Radio Italia, Wella e Medicinema*.
Daniel Frigo, Presidente e Amministratore Delegato di The Walt Disney Company Italia, ha dichiarato “Siamo molto orgogliosi di presentare il documentario prodotto in Italia per testimoniare l’intensa affinità tra Walt e il nostro Paese. Lo spirito creativo e l’intraprendenza di Disney, che fece del motto “Se puoi sognarlo puoi farlo” il mantra della sua vita, hanno sempre guidato le sue scelte e anche oggi rappresentano dei valori di grande ispirazione per tutti noi, specialmente per le nuove generazioni”. La proiezione del film sarà preceduta da un assaggio di Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore, l’esclusivo documentario di Marco Spagnoli prodotto da The Walt Disney Company Italia e Kobalt Entertainment, che, attraverso inedite immagini d’archivio e interviste ad artisti italiani tra i più amati, illustrerà il legame speciale fra Walt Disney e il nostro Paese. La versione integrale del documentario sarà sul grande schermo dal 10 al 12 febbraio, in tutte le sale del circuito The Space Cinema.
Il viaggio di Mary Poppins verso le sale cinematografiche cominciò nel momento in cui le figlie di Walt Disney gli chiesero di trarre un film dal loro libro preferito, “Mary Poppins” di P.L. Travers. Disney volle accontentarle, ma non avrebbe mai immaginato che ci sarebbero voluti quasi 20 anni per riuscire a mantenere la sua promessa. Saving Mr. Banks racconta le due settimane in cui a Los Angeles, nello studio del creatore del magico mondo dell’animazione, si scontrarono la fermezza della scrittrice e la passione tutta creativa di Walt Disney, probabilmente l’unico in grado di comprendere le paure che assillavano da sempre la vita della donna. “Odiava il copione, in realtà sembrava che odiasse tutto, ma se fosse vero o meno è un’altra questione – ha spiegato Emma Thompson parlando della Travers – Stava affrontando dei problemi personali, profondi e complessi. Il suo rapporto con Mary Poppins era esattamente lo stesso che Walt Disney aveva con Topolino: Mary Poppins l’aveva salvata dalle ferite della sua infanzia allo stesso modo in cui Topolino aveva salvato Walt. Perciò non era facile per lei lasciare la sua creazione nelle mani di altri”. Nel 1964, quando Mary Poppins fu finalmente realizzato, vinse cinque premi su 13 candidature agli Academy Awards®: Migliore attrice (Julie Andrews), Migliori effetti, Migliore montaggio, Migliore colonna sonora originale e Migliore canzone. A dare vita ai personaggi del film Disney Saving Mr. Banks è un cast stellare: Colin Farrell interpreta il padre della scrittrice, Ruth Wilson è la madre, l’attrice già candidata all’Oscar® e all’Emmy Award® Rachel Griffiths interpreta la zia Ellie (che ha ispirato il personaggio di Mary Poppins), Annie Rose Buckley è P.L. Travers da bambina, il già candidato all’Oscar e vincitore dell’Emmy Award Paul Giamatti veste i panni del gentile autista della Travers, mentre Jason Schwartzman e B.J. Novak sono i fratelli Richard e Robert Sherman, autori dell’indimenticabile colonna sonora del film Mary Poppins.
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L’arte di Botero a Roma: la mostra a Palazzo Bonaparte è da non perdere
“Una delle mostre più belle su Botero con tante opere inedite” l’ha definita Iole Siena, Presidente di Arthemisia in conferenza stampa. Il 16 Settembre si è svolta l’inaugurazione a Palazzo Bonaparte, Roma, della mostra dedicata all’artista Botero che sarà aperta al pubblico dal 17 Settembre 2024 al 19 Gennaio 2025.
“Ci sono anche alcune opere che si pensavano disperse” ha aggiunto, sottolineando l’entusiasmo per questa mostra piena di racconti dalla voce dell’artista, dipinti, sculture e disegni. Siena ha presentato la mostra in compagnia dei tre figli di Botero che hanno condiviso ricordi e parole di affetto e stima per il padre scomparso lo scorso 15 Settembre 2023.
“Un anno dopo la sua morte, festeggiamo l’uomo e l’artista che amava tanto l’Italia. L’ho conosciuto nel 2015 a Verona e mi ha colpito moltissimo perché, viste le sue opere pensavo fosse un artista sudamericano sregolato alla Diego Rivera, invece era esattamente il contrario. Una persona a modo, seria, elegante e precisa; mi ha dato un grande insegnamento raccontando l’enorme rispetto per il suo lavoro. Mi ripeteva spesso che la sua vita aveva senso solo nella misura in cui poteva dipingere” ha raccontato Siena con commozione.
La mostra di Botero a Roma: l’esaltazione del volume
Palazzo Bonaparte offre due piani interamente dedicati all’arte di Botero per questa mostra ricca di opere da vivere e analizzare. L’allestimento raffinato e ben organizzato accoglie i visitatori in spazi suggestivi che rendono giustizia a quegli esseri umani pieni e colorati, pilastri del suo stile.
“Il fascino innato del volume è presente nel mio lavoro da quando ho iniziato a dipingere” si legge in un pannello della mostra che riporta le parole di Botero.
Lo stile unico di Botero
“Abbiamo fatto varie mostre in tutto il mondo per tenere viva la memoria di mio padre, ma questa mette in risalto il suo legame con l’Italia che è stata la sua seconda patria” ha dichiarato la figlia Lina Botero in conferenza stampa, aggiungendo: “La prima volta che mio padre è venuto qui è rimasto colpito dagli artisti del 400 e qui ha capito l’importanza del volume e ha dedicato la sua arte all’esaltazione del volume che ha definito poi il suo stile unico e originale”.
“La sua è stata una strada abbastanza solitaria, ha nuotato contro le tendenze. Anche negli anni 60 a New York mentre andava l’arte pop, lui ha abitato lì continuando per la sua strada e difendendo sempre l’importanza dell’arte nel creare piacere e mantenere contatto con la gente“.
Botero a Roma: date e orari della mostra
Più di 120 opere
animano la mostra a Roma delineando i tratti più magici e affascinanti dell’universo di Botero. Dai personaggi della corrida, alle donne formose, gli artisti del circo, e anche dipinti più crudi e sanguinosi che catturano momenti di guerra.
Un viaggio eclettico e interessante che attraverso opere come la Ballerina alla Sbarra, l’Omaggio a Mantegna, La Manina e tante altre opere. La mostra di Botero a Roma è aperta dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 19.30 e il venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 21
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Hey Joe: James Franco nelle prime foto ufficiali del film di Claudio Giovannesi
Il 28 Novembre esce al cinema Hey Joe, il nuovo film di Claudio Giovannesi con James Franco protagonista. Ecco le prime immagini ufficiali.
Dopo La paranza dei bambini, il regista Claudio Giovannesi torna al cinema con Hey Joe, un film drammatico che vede protagonisti James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolini, Aniello Arena.
“Hey Joe è un film sulle conseguenze della guerra, sul rapporto tra Stati Uniti e Italia raccontato attraverso la relazione tra un padre e un figlio” ha dichiarato il giovane regista italiano che come alcuni suoi colleghi comincia a coinvolgere star internazionali.
Prodotto da Palomar con Rai Cinema in collaborazione con Vision Distribution, con una sceneggiatura firmata Maurizio Braucci, Massimo Gaudioso e lo stesso Giovannesi, Hey Joe arriva al cinema il 28 novembre distribuito da Vision Distribution.
Hey Joe: la sinossi ufficiale del film
Siamo nel New Jersey, Stati Uniti dove Dean Barry, un veterano americano che ha avuto una relazione con una ragazza napoletana durante la seconda Guerra Mondiale, ritorna in Italia, a Napoli, all’inizio degli anni ‘70, per conoscere suo figlio.
Dean vorrebbe recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha nessun interesse per il padre americano.
James Franco in Italia per Hey Joe
In collaborazione con Netflix Hey Joe ha l’aria di essere un prodotto internazionale di alto livello e queste prime foto sembrano promettere un cast in parte e una storia coinvolgente.
Bisogna aspettare ancora qualche mese, ma proveremo a tenervi aggiornati sui vari sviluppi come trailer e altre foto dal set. James Franco non è nuovo all’Italia e ai progetti indipendenti e autoritari in Europa, quindi vediamo questa volta se ha puntato sul cavallo giusto.
Cinema e Cultura
Il film che ha fatto diventare vegetariano Guillermo Del Toro
Rivedendo un vecchio documentario del 2003 abbiamo catturato una rivelazione del regista Guillermo Del Toro che ci ha fatto sorridere. Volevamo condividerla con voi perchè forse non l’avete mai sentita.
Il documentario in questione è opera di Mike Mendez e Dave Parker all’interno del progetto Masters of Horror dedicato a esplorare i maestri del genere che hanno lasciato un segno nella storia del cinema del brivido.
Nell’estratto video pubblicato su YouTube proprio da Mendez, si parla di Tobe Hooper e del suo capolavoro che non passa mai di moda, Non Aprite quella Porta.
La rivelazione di Guillermo Del Toro
Un cult degli anni 70 a cui sono seguiti altri film dando vita a una saga molto amata, oltre che remake più moderni. Uno tra gli slasher movie più visti e analizzati dagli appassionati che ha influenzato anche alcuni lungometraggi che sono usciti dopo.
“Uno dei film che ha avuto un impatto pratico sulla mia vita è stato Non Aprite quella Porta. Dalla prima volta che l’ho visto per quattro anni sono stato totalmente vegetariano, non mangiavo più carne. Poi un giorno mangiai tre polli interi in un solo pasto e sono tornato come prima” afferma Del Toro che appare nel documentario tra i professionisti del cinema intervistati.
Del Toro ha costruito gran parte della sua filmografia sul fantasy horror, con molti mostri inquietanti, storie misteriose, sangue e una buona dose di surreale. Tuttavia i registi spesso prendono ispirazione da colleghi e artisti per stimolare la loro creatività.
Non Aprite quella Porta torna al cinema: le date ufficiali
Non Aprite quella Portatorna al cinema
per festeggiare i 50 anni del cult di Tobe Hooper che ha fatto venire gli incubi al pubblico e agli addetti ai lavori per anni. Il 23, 24 e 25 Settembre sarà possibile rivedere questa avventura spaventosa sul grande schermo grazie a Midnight Factory.
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