La Solita Commedia – Inferno, conferenza stampa con I Soliti Idioti a Roma

Questa mattina, Roma ha aperto le porte all’eccezionale cast di La Solita Commedia – Inferno, il nuovo film de I soliti idioti al cinema dal 19 Marzo 2015. Dopo la partecipazione a Sanremo 2015 con Vita d’inferno, colonna sonora del film, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, insieme a Martino Ferro, firmano questa commedia che ci trascina nell’Inferno dei nostri giorni, una struttura ormai antiquata che non riesce a contenere le nuove schiere di peccatori. Ad intervenire è direttamente Dio che richiama Dante Alighieri e lo esorta a tornare sulla terra, almeno fino alla fine della sabbia nella clessidra, per effettuare una nuova catalogazione. Il suo vate sarà Demetrio Virgilio, un simpatico e indaffarato trentenne precario.

Nel cast Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Tea Falco, Marco Foschi, Gianmarco Tognazzi e Paolo Pierobon. Con destrezza, humor e senza peli sulla lingua hanno illustrato in maniera esaustiva il ricco panorama di curiosità e interessi che investe qualsiasi spettatore intento a dilettarsi in queste quasi due ore di film.

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Tra i vari peccatori a quale vi sentite più vicini?

Fabrizio Biggio: Io mi sento vicino al dipendente dello smartphone, più che al tipo addetto a disintossicarlo. è l’era delle comunicazioni e siamo tutti inglobati in questa realtà. E poi, sì… c’è lui il molestatore di chi ha fretta. Quante volte volete scappare da situazioni che vi sottraggono tempo, ma per educazione o dispiacere non lo fate. Io purtroppo sono spesso assorbito da questo vortice di buone maniere

Quali sono i margini tra ruolo e libertà dell’interprete?

Tea Falco: Ci sono dei momenti in cui si fanno delle varianti, si è liberi a volte di far emergere la propria personalità o le proprie idee, anche se tutto il lavoro è ben organizzato e c’è una forte idea di base da rispettare. Ad esempio, io ho avuto il privilegio di scegliere di interpretare il personaggio di Gesù. Eh sì, una donna. blasfemo Niente affatto, è stata una decisione in principio non appoggiata, ma dopo avermi vista truccata e in quelle vesti nessuno ha avuto dubbi. La parte era mia.

Quale giornata infernale vi è capitata?

Tea Falco: La mia è ogni qualvolta si incontrano persone false, dalle mille maschere. Ciò comporta una mancata crescita a livello umano, oltre che lavorativo. Non si comunica e questo è terribile. Siamo troppo concentrati su noi stessi, si ha sempre paura che qualcuno possa toglierci il pane sotto i denti è una società corrotta.

Interrompe Fabrizio Biggio:

La finzione dopo il ciack non prima. Per me, l’inferno vero e proprio è stato il primo giorno di lavoro, il  2 Agosto. Era una giornata calda, torrida, afosa. Non avevamo mobilità nei vestiti, ci mangiavamo anche i peli della barba. Insomma un caldo infernale. Tolto ciò, il nostro è il lavoro più bello del mondo e ci regala dei momenti fantastici.

Raccontateci il vostro approccio al ruolo religioso

Francesco Mandelli: Ci siamo divertiti molto. Abbiamo riportato tutto in chiave grottesca con dei personaggi dai tempi brevi, ma intensi.

Non avete paura di intaccare la sensibilità di chi crede?

Francesco Mandelli: Noi abbiamo cercato di fare un film libero, di ridere di tutto senza mai esser complici di nessun sistema. Io sono cresciuto in oratorio e le recite di fine anno vertevano spesso su personaggi religiosi, ovviamente senza mai offendere nessuno. La libertà di espressione è una cosa grandissima

Si vedono molti riferimenti a film italiano, ma anche internazionali. A chi vi siete ispirati?

Francesco Mandelli Il cinema è insito in noi, è normale che vengano a galle altre realtà. Alcune scene ci hanno fatto balenare alla mente l’immagine di Fantozzi e il fatto che si percepisca anche un respiro internazionale è un onore per noi

Nella scelta dei peccati manca quello della lussuria. Perchè?

Francesco Mandelli Questa era già compresa anche in passato, forse oggi potrebbe esser vista in chiave diversa. Ma siamo davvero più trasgressivi di allora Forse siamo regrediti sotto questo punto di vista.

Rispetto ai film precedenti non rischiate di sembrare troppo intelligenti?

Fabrizio Biggio: Non offendere (ride). Volevamo un film onesto, nè troppo intelligente nè stupido.

Riuscirà Dante a svolgere questo compito con eccellenti risultatiNon ci resta che recarci al cinema dal 19 Marzo.