Il grande stilista Giorgio Armani, oltre ad aver lasciato il segno nel mondo della moda, ha dato un grande contributo anche al mondo del cinema.
La notizia della morte dello stilista 91enne, Giorgio Armani ha visto una commozione globale dalla gente comune ai tanti artisti che in questi anni, si sono affidati al suo estro creativo. I tanti attori, attrici, registi, cantanti e influencer, che in questi anni hanno indossato con orgoglio i suoi abiti, mettevano in risalto eleganza, raffinatezza e semplicità.
La scomparsa di Re Giorgio ha portato alla mente una dichiarazione emblematica del suo rapporto con la moda e il cinema: “La vita è un film e i miei capi di abbigliamento sono i costumi”. Basti pensare che dal 1980 si contano oltre duecento film che godono della sua firma per i costumi.
American Gigolò
Ci troviamo agli inizi degli anni ’80 e per la prima volta Giorgio Armani si trova a curare i look indossati da Richard Gere, nel film diretto da Paul Schrader. Seduzione, fascino ed eleganza, il protagonista è riuscito a lasciare il segno con completi composti da cravatte e giacche doppio petto, in grado di valorizzare ancora di più la figura dell’attore.
La sua firma artistica in questo film, sancisce anche l’inizio di una nuova era per quanto riguarda la moda maschile. Quello che oggigiorno viene considerato come lo stile casual elegante, è stato possibile solo grazie ad Armani. Divertente un commento del Re della moda in riferimento ad American Gigolò: “Da quel film in poi, gli americano hanno imparato a vestirsi”.

Gli Intoccabili
Cappotti lunghi, completi classici a tinta unita e gessati, cappelli in stile borsalino sono stati i costumi disegnati appositamente, per i protagonisti del film diretto da Brian De Palma. Come dichiarò lo stesso Armani in un’intervista: “I miei costumi preferiti erano quelli creati per Gli Intoccabili, perché ho potuto esplorare fino in fondo, il mio amore per l’eleganza degli anni ’20 e ’30”.
Da questo film, oltre a consolidare il legame tra lo stilista e il cinema, inizia anche il profondo legame tra Giorgio Armani e il regista Martin Scorsese. Oltre a questo film, i due artisti hanno collaborato anche in Quei Bravi Ragazzi del 1990 sempre con uno stile gangstar e poi con il più recente The Wolf of Wall Street con protagonista Leonardo Di Caprio, ma ambientato negli anni ’90.

Il Cavaliere Oscuro
Il film diretto da Christopher Nolan, oltre ad essere uno dei più belli dedicati a Batman, ha goduto della presenza di un cast d’eccezione. Christian Bale noto anche come il miliardario Bruce Wayne nella trilogia firmata da Nolan, è stato vestito da capo a piedi dal Signor Giorgio Armani. Tant’è vero che all’interno dei completi, era stata inserita l’etichetta ‘Giorgio Armani for Bruce Wayne’.
Giacche a due bottoni, spalline imbottite e cravatte in pura seta, è il look che si alterna al costume nero con mantello e maschera. Così come per Scorsese, anche con Nolan c’è stato un sodalizio artistico importante durato anni. Nel film Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno, la maison di moda ha vestito anche i co-protagonisti: Michael Caine, Joseph Gordon – Levitt e Gary Oldman.

Bastardi senza gloria
Chi ha visto il capolavoro diretto da Quentin Tarantino, sicuramente si ricorderà dell’elegante smoking bianco indossato da Brad Pitt. Per intenderci, quando – nella versione originale – c’è Pitt sotto copertura, che cerca di parlare in italiano con il gerarca nazista interpretato da Christopher Waltz. E bene, quel completo che lo fa apparire come un regista italiano sotto copertura, è stato firmato da Giorgio Armani.
La giacca color avorio con revers a lancia, camicia bianca, gemelli in madre perla, papillon nero e un garofano rosso che esce dal taschino indossato da Brad Pitt riesce a farlo risultare estremamente elegante sebbene, il suo atteggiamento con tanto di mento in fuori, in stile Marlon Brando ne Il Padrino, sembra essere più quello di un mafioso, sotto il nome di Enzo Gorloni.