Un viaggio cinematografico tra Africa e Mediterraneo, tra paesaggi mozzafiato e luoghi segnati dalla realtà della migrazione. Scopri tutte le location di Io, Capitano.Io, Capitano
, il potente film di Matteo Garrone che ha conquistato pubblico e critica, è molto più di un’opera cinematografica: è un viaggio epico e crudo attraverso l’Africa e il Mediterraneo, vissuto dagli occhi di due giovani senegalesi in cerca di un futuro migliore in Europa. Ma dove è stato girato questo film così visivamente potente e realistico?
Dove è stato girato
Il regista Matteo Garrone ha scelto di girare Io, Capitano in location autentiche, spesso difficili da raggiungere, per dare realismo e forza al racconto ispirato a storie vere di migrazione.
Le location in Italia
Una parte delle riprese di Io, Capitano è stata ambientata anche in Italia, e più precisamente in Sicilia. Matteo Garrone ha scelto la zona di Marsala, dove il set è stato allestito tra l’area portuale e il litorale, perfetti per ricreare l’atmosfera dell’approdo in Europa.
La scena particolarmente intensa dello sbarco è stata girata invece sulla suggestiva spiaggia di Bue Marino, situata a Favignana, la più grande delle Isole Egadi. Questo tratto di costa, a circa 7 chilometri dalla terraferma tra Marsala e Trapani, ha offerto il contesto ideale per rappresentare l’arrivo dei protagonisti nel “nuovo mondo”, segnando un punto di svolta emotivo nel racconto.

Senegal – Dakar e dintorni
Gran parte della prima parte del film è stata girata in Senegal, paese d’origine dei protagonisti. Proprio qui sono state anche organizzate proiezioni speciali con la presenza del regista e del cast, come gesto simbolico per riportare la storia nei luoghi che l’avevano ispirata e ospitata.
Le scene iniziali, che mostrano la vita quotidiana dei due ragazzi e la loro decisione di partire, sono ambientate a Dakar, la capitale, e in altri luoghi del Senegal rurale. Garrone ha lavorato con attori non professionisti locali, valorizzando i volti e le ambientazioni reali del territorio.
Mali – Attraversando il deserto
Le scene nel deserto del Sahara sono state girate in Mali, dove i protagonisti affrontano una delle tappe più dure del loro viaggio. Il paesaggio è quasi surreale e la fotografia accentua la durezza del clima, del terreno e del dramma umano vissuto da chi attraversa queste zone.

Marocco – Il confine e l’inferno dei centri di detenzione
Una parte significativa del film è stata girata in Marocco, in particolare per le sequenze più drammatiche del viaggio: il passaggio dei confini, gli arresti, e i centri di detenzione. Qui è stata ricostruita l’ambientazione della città libica di Tripoli, in particolare nella zona di Casablanca.
Il paese nordafricano è stato scelto anche per alcune riprese ambientate in zone desertiche che hanno simulato parti della Libia, dove realmente si consumano abusi e violenze sui migranti.
Mediterraneo – La traversata in mare
Infine, la parte più emotiva del film: la traversata del Mediterraneo su un barcone. Questa sequenza è stata girata in mare aperto, tra Italia e Africa, con una troupe tecnica specializzata in riprese marine.
Garrone ha cercato di mantenere la tensione e la claustrofobia realistica di queste imbarcazioni sovraffollate.