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Tutti i collegamenti tra Rogue One e la saga di Star Wars
Tutti i fan di Star Wars in questo momento sono in trepidazione nell’attesa di scoprire tutto ciò che riguarda il nuovo spin-off Rogue One: A Star Wars Story targato LucasFilm. Ci sono diversi collegamenti tra questa pellicola e la saga Star Wars, e puoi scoprirne di seguito i più importanti
(Attenzione Spoiler)
Se qualcuno si sta chiedendo se è pericoloso leggere questo articolo prima di avere visto Rogue One, sappiate che non verrà svelato nulla di importante riguardo allo squadrone e i nuovi eroi come Jyn Erso o Cassian Andor. Qui si parla di sorprendenti camei riguardanti i più importanti personaggi della saga, o di veicoli o di importanti elementi della storia che si sovrappongono con i sei film di George Lucas prodotti dal 1977 al 2005. Non sembrano esserci dei collegamenti importanti con il film dell’anno scorso Il Risveglio della Forza. Diretto da Gareth Edwards (Godzilla,Monsters) Rogue One: A Star Wats Story sbarcherà nei cinema di tutto il mondo venerdì 16 Dicembre e in Italia il 15 dicembre.
I classici villain
Per quel poco che veniva anticipato nella campagna di marketing di Rogue One, il film ha due scene chiave che caratterizzano l’iconico cattivo Darth Vader, dandogli l’opportunità di fare ciò che gli riesce meglio: essere un cattivo davvero tosto. Il trailer ha dimostrato che i classici stormtrooper della trilogia originale sono ritornati (in contrasto con le versioni più sottili viste ne Il Rivegio della Forza), ma un personaggio è saltato subito all’occhio: Grand Moff Tarkin. Si, pur essendo morto circa 20 anni fa, il grande Peter Cushing riprende il suo ruolo di Governatore Tarkin grazie alla magia degli effetti speciali. Anche se ancora non si sa chi presterà la voce al personaggio, il lavoro fatto dalla produzione è davvero stellare.
I classici eroi
Tra le fila dell’alleanza ribelle si vedono due personaggi chiave: la senatrice Mon Mothma ( Genevieve O’Reilly) e il senatore Bail Organa (Jimmy Smits). Entrambi sono veterani della trilogia di George Lucas, con Smits nella parte del leader ribelle/padre adottivo della principessa Leila nell’episodio II e III, e O’Reilly nella parte di una versione giovane del personaggio precedentemente interpretato da Caroline Blakiston nel film Il Ritorno dello Jedi.
I cameo villain
Sulla luna di Jedha dove Jyn e Cassian vanno a cercare Saw Gerrera, ci sono camei di diversi famosi cattivi della saga. Dall’ Epidosio IV vi è Ponda Baba e il Dr. Cornelius Evazan, poi abbiamo una sonda droide dal film L’Impero colpisce ancora e guardie imperiali rosse viste per la prima volta nel film Il Ritorno dello Jedi. Le guardie rosse sono visibili anche durante la prima scena di Darth Vader.
I cameo dei buoni
Un cameo a sorpresa che dovremmo aspettarci è una rapida apparizione dei nostri droidi preferiti R2-D2 e C-3P0. Forse stanno andando a Scarif? Il generale Jan Dodonna, il capo militare dalla barba bianca su Yavin 4 (originariamente interpretato da Alex McCrindle nell’Episodio IV) questa volta è interpretato da Ian McElhinney, meglio conosciuto come Barristan Selmy nella serite tv Il Trono di Spade targata HBO. Un’altra sorpresa è stata l’uso di un filmato di Star Wars IV per integrare il pilota del caccia Y-Wing Jon Dutch Vander (alias Red Leader), e il pilota del caccia -Wing Garven Dave Dreis (alias Gold Leader) nel culmine della battaglia in Rogue One. Questi naturalmente fanno parte di quel fortunato gruppo di piloti che sfruttano la velocità della luce per sfuggire dalle grinfie del caccia stellare di Darth Vader. Infine, attraverso sempre i miracoli della tecnologia che hanno risorto Peter Cushing, si vedrà un altro personaggio appartenente al film del 1977, ma ancora bisogna scoprire di chi si tratta.
Classiche ambientazioni
Non è un segreto che la Morte Nera (e i piani per distruggerla) svolga un ruolo importante nella trama di Rogue One e anche voi avreste potuto dire dal trailer che la base ribelle Azteca su Yavin 4 suscita un bel po’ di curiosità. Ciò di cui non vi rendete conto, neanche dopo avere visto il film, è che un flashback mostra una giovanissima Jyn Erso in una camera con il padre Galen (Mads Mikkelsen) e Krennic (Ben Mendelsohn) e questa si svolge nella capitale di Coruscant che si scorge brevemente dalle finestre.
Classiche astronavi
Il film è letteralmente pieno di classiche astronavi imperiali, inclusi i Caccia Stellari, i Caccia Tie, gli AT-AT camminatori così come i sottovalutati AT-ST camminatori. Sul fronte ribelle ci sono i classici X-Wings (in versioni leggermente ridisegnate rispetto a quelli visti in Il Risveglio della Forza), gli Y-Wings, il famoso Tantive IV ribelle del film Star Wars IV e molti altri componenti della flotta ribelle visti nel corso della trilogia originale.
Progetti inutilizzati di Ralph McQuarrie
Come per Il risveglio della forza e per la serie televisiva animata A Star Wars Rebel, LucasFilm è ansiosa di utilizzare ogni progetto di Ralph McQuarrie fino ad allora inutilizzato riguardo la trilogia originale. Già nel film L’Impero Colpisce Ancora il creatore Geroge Lucas ha avuto l’idea di un Darth Vader che vive in una fortezza su un pianeta di lava e McQuarrie lo ha illustrato in dettaglio. La fortezza divenne una sala del trono per l’Imperatore nel film Il Ritorno dello Jedi, ma non è stato utilizzato come tanti altri progetti di McQuarrie. Almeno fin’ora! Infatti la fortezza di Vader in Rogue One (forse sul pianeta Mustafar) si trova arroccata su una montagna di lava. Inoltre, se si guarda con attenzione, si può scorgere uno dei disegni originali di McQuerrie di Chewbacca in mezzo alle creature della terra di Saw Gerrera.
Personaggi Invisibili
Ci sono diversi personaggi chiave nella saga di Star Wars non realmente visti in Rogue One. Ob-Wan Kenobi è menzionato da Mom Mothma come alleato Jedi di Bail Organa, riferendosi alla Guerra dei Cloni. L’Imperatore viene citato più volte da Tarkin e Krennic, ma non si vede mai. Finalmente Anakin Skywalker, che aveva subito diverse amputazioni, si vede galleggiare in uno strano liquido guaritore anche se il suo volto non si vede e quindi non si può parlare di un vero e proprio cameo di Hayden Christensen…almeno fino ad ora.
Il tocco di George Lucas
Ci sono due idee chiave di George Lucas che vengono inserite per la prima volta in un film di Star Wars. La prima, più importante, riguarda i cristalli di Kyber che vengono estratti dalle miniere di tutti i pianeti della galassia da parte dell’impero. I cristalli di Kyber sono la componente principale utilizzata da Sith e Jedi nella creazione delle spade laser. L’impero sta utilizzando il potere dei cristalli per aumentare il potere distruttivo del laser della Morte Nera, e ciò spiega perché i due laser sono così simili tra loro. Un altro concetto importante era quello del “Whills”.“L’antico ordine degli Whills”, era un ordine superiore degli sciamani che hanno avuto un profondo legame con la Forza. In Rogue One il personaggio di Donie Yen, Chirrut Imwe, è un aderente non Jedi della Forza, che insieme a Baze Malbus (Wen Jiang) afferma di essere un ex membro di “I Guardiani del Whills”, e si spera che i film futuri potranno chiarire meglio. Egli afferma che “Le stelle più forti hano un cuore di Kyber”
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Gli attori che hanno danneggiato il loro corpo per un ruolo

Tom Hanks in ‘Castaway’- newscinema.it
Ecco i film che hanno danneggiato in modo permanente il corpo degli attori: assolutamente da recuperare!
Rimarreste stupiti nel sapere quante volte gli attori sacrifichino il loro corpo per un ruolo, spesso anche a costo di riportare danni ingenti e irreparabili a loro stessi.
Gli attori che interpretano i personaggi in un film, spesso possono attraversare conseguenze e avvenimenti piuttosto intensi, sorprattutto cambiamenti che in sala sembrano naturali ma nel backstage invece c’è un percorso dell’attore abbastanza difficile come il dover cambiare da un momento all’altro stile di vita per soli 6 mesi, regime alimentare per un anno, oppure come è capitato a Mila Kunis nel Cigno Nero, dover fumare più di 2 pacchetti di sigaretta al giorno e abbassare di ben 600 calorie il suo fabisogno giornaliero per avere la silouette di una ballerina.
Molti sono gli attori che camaleonticamente sono entrati così intensamente nel loro personaggio da rimanere però seriamente danneggiati tanto che il loro corpo ne ha pagato le conseguenze. Ecco quali.
Jared Leto – Chapter 27

Jared Leto in ‘Chapter 27’- newscinema.it
Jared Leto per esempio, nel film in pochissimo tempo, tra un film all’altro ha dovuto perdere peso vertiginosamente, poi ingrassare il doppio del suo peso forma e poi di nuovo arrivare a numeri da capogiro che resentavano l’essere sottopeso.
Ovviamente cambiamenti repentini del genere il suo corpo non ha potuto reggerli e poiché per Chapter 27, il film indie in cui l’attore interpretava il killer del cantante John Lennon, ha dovuto mettere su peso velocemente, l’attore si è preso la gotta, la malattia dei reali: “Verso la fine delle riprese, uno dei problemi evidenti era il dolore che avevo ai piedi. Avevo una sedia a rotelle perché era così doloroso. Il mio corpo era sotto shock per la quantità di peso che avevo messo su. Ci è voluto circa un anno per tornare in uno stato che sembrava semi-normale. Non so se tornerò mai nello stato in cui ero fisicamente”.
Michelle Yeoh – La tigre e il dragone

Michelle Yeoh in ‘La tigre e il dragone’- newscinema.it
Non sorprende che Michelle Yeoh si sia ferita durante il film La tigre e il dragone. Con tutta l’incredibile coreografia acrobatica coinvolta, doveva esserci un passo falso e, a un certo punto delle riprese, Yeoh è atterrata male e il suo ginocchio ha ceduto.
Ha raccontato dell’esperienza, ricordando: “La prima sequenza d’azione è stata molto intensa. Stavo facendo un calcio in salto in avanti che ho fatto migliaia di volte ma ho avuto un incidente di atterraggio … Ho pensato, ‘Sto bene, posso andare avanti.’ Devi dare il massimo perché la celluloide è per sempre. Ma ho capito che era brutto quando ho girato a sinistra e la mia gamba continuava a oscillare a destra“. Si era purtroppo rotta totalmente il crociato anteriore nel ginocchio.
Tom Hanks – Castaway e Philadelphia
Tom Hanks non è necessariamente uno di quegli attori che si perde nei ruoli, ma ha raggiunto alcuni estremi. Sia in Philadelphia del 1993, in cui interpreta un avvocato affetto da AIDS, sia in Cast Away del 2000, in cui il suo personaggio è bloccato su un’isola deserta per quattro anni: per questi due ruoli Hanks ha perso molto peso.
L’attore nella fattispecie pensa che la perdita e il recupero del peso, insieme alla possibilità di essere “geneticamente inclini”, possano aver contribuito alla sua diagnosi di diabete di tipo 2. “L’aumento e la perdita di peso potrebbero aver avuto qualcosa a che fare con questo perché mangi così tanto cibo cattivo e non fai alcun esercizio quando sei pesante“, ha detto,”Ho parlato con un certo numero di attori che hanno guadagnato peso per i ruoli e solo per il puro carico fisico sulle ginocchia e sulle spalle, nessuno vuole farlo di nuovo. Penso che sia più o meno un gioco da giovani“.
Angelina Jolie – Salt

Angelina Jolie in ‘Salt’- newscine.it
In Salt, Angelina Jolie interpreta un ufficiale della CIA accusato di essere una spia russa che deve dimostrare la sua innocenza mentre è in fuga. Per prepararsi alle scene di combattimento, l’attrice ha dovuto imparare mosse miste di Muay Thai e Krav Maga, e alcune delle sue acrobazie includevano camminare su una stretta sporgenza in cima a un edificio di 12 piani e saltare da un sottopassaggio dell’autostrada su un camion in movimento. Ma è stata una scena “ridicolmente” facile, ha detto, che le ha fatto cicatrizzare permanentemente il viso.
L’attrice infatti ha rivelato che è successo durante una scena che la vedeva rotolare sul pavimento. Il suo allenatore di stuntman Simon Crane ha detto: “Durante il suo combattimento finale con Liev ha dovuto tuffarsi attraverso una porta che si apriva sparando con una pistola mentre continuava la sequenza, si è precipitata in un pezzo d’angolo di un set e ha sbattuto la testa“.
Jessica Chastain – Gli occhi di Tammy Faye

Jessica Chastain in ‘Gli occhi di Tammy Faye’- newscinema.it
Concludiamo infine con l’attrice premio Oscar, Jessica Chastain che nel film, per il quale poi l’Academy ha provveduto subito a darle tra le mani la statuetta d’oro, ha dovuto indossare sulla sua faccia, moltissima pittura per viso e tantissima colla per tutte le ore delle riprese: a suo dire, la prostatica che le ha permesso di somigliare in modo realistico alla protagonista del film biopic, le veniva fatta indossare all’alba e poi le veniva tolta a tarda sera.
Le ha stressato così tanto la pelle a causa del peso e della colla che ora la sua pelle non può più rimanere troppo tempo al sole altrimenti potrebbe seriamente danneggiarsi.
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Chi era il vero strangolatore di Boston? | La storia vera

Keira Knightley in una scena de Lo Strangolatore di Boston – Newscinema.it
Lo Strangolatore di Boston è il nuovo film prodotto da Hulu. Si ispira da una storia vera: chi si celava davvero dietro questo assassino?
Il 17 Marzo la piattaforma Disney+ ha rilasciato un nuovo film, Lo Strangolatore di Boston. Si tratta di un movie crime che porta sullo schermo la storia di un serial killer spietato che tra il 1962 e il 1964 uccise in totale tredici donne. Queste donne erano tutte diverse tra loro – l’età variava dai 19 agli 85 anni – ma avevano tutte un elemento in comune: erano state strangolate.
La vicenda colpì profondamente gli Stati Uniti, ma ancora oggi non è del tutto chiara. Alla fine fu catturato Albert Henry DeSalvo nel 1964, che confessò dopo poco tempo. Nonostante la confessione, tuttavia, l’uomo non fu condannato per gli omicidi, ma per una serie di stupri che aveva commesso in precedenza.
Questo misterioso fatto è rimasto oggetto di dispute anche negli anni a seguire – Albert DeSalvo è morto nel 1973, ucciso mentre si trovava in carcere – tanto che ancora oggi se ne parla. Il nuovo film con Keira Knightley si conclude con un finale aperto perché ancora oggi non tutti sono d’accordo sulla colpevolezza dell’uomo. Chi si celava davvero dietro allo Strangolatore di Boston?
Lo Strangolatore di Boston, c’era più di un assassino?
Lo Strangolatore di Boston accetta la versione che vede Albert DeSalvo come il non unico colpevole dei tredici omicidi che sconvolsero la città statunitense negli anni ’60. Il film termina con un finale dolce-amaro, che fa intendere che la verità non è stata del tutto scoperta. Albert DeSalvo, infatti, soffriva di evidenti problemi psichiatrici e potrebbe non aver ucciso tutte le donne di cui è stato accusato.
Nel 2013 venne riesaminato un campione di DNA di una delle vittime, Mary Anne Sullivan, che accerta che venne violentata proprio dall’uomo. Questo chiuse ufficialmente il caso, ma i dubbi non sono spariti.

Albert DeSalvo negli anni ’60 – Newscinema.it
Ci sono ancora delle cose che ancora sembrano non tornare. Non tutte le donne vennero uccise con esattamente lo stesso modus operandi e avevano età molto diverse tra di loro: le prime vittime avevano 55 e 85 anni, mentre le ultime due 23 e 19.
Per questo, anche il film diretto da Matt Ruskin accetta la teoria che ci fossero più assassini, non solo DeSalvo, almeno due. Un uomo misterioso avrebbe ucciso le donne più anziane, mentre DeSalvo si sarebbe concentrato sulle più giovani. Un altro colpevole potrebbe essere Daniel Marsh, amico di quest’ultimo. Probabilmente, la verità non si saprà mai.
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Lo strangolatore di Boston: la spiegazione del finale del film con Keira Knightley

Lo strangolatore di Boston- newscinema.it
Lo Strangolatore di Boston. Lo show arriva al suo finale di stagione ma lascia dietro di sé molte domande riguardo la vera storia dello Strangolatore di Boston. Ecco qui spiegato il finale.
Il film sbarcata sulla piattaforma streaming di Disney +, Lo strangolatore di Boston è giunto al suo termini ma potrebbe aver lasciato molte più domande riguardanti la realtà dei fatti e come si sono svolti, che risposte. La nuova serie thriller infatti, era basata sulla storia di due giovani donne, Loretta Mclaughlin interpretata da Keira Knightley, giornalista che ha seguito tutto il caso dello strangolatore di Boston, e la collega Jean Cole, il cui ruolo è interpretato da Carrie Coon.
Le due donne, insieme al dipartimento di polizia di Boston, identificheranno diversi sospettati nel corso del film che copre gli anni del 1962 fino al 1965. A confondere le acque però è il modus operandi dello strangolatore che durante il film sembra cambiare tipologia di vittime che sceglie: le prime erano tutte anziane mentre all’improvviso, l’omicida cambia e preferisce scegliere giovani donne.
Per 50 anni non erano mai emerse prove che collegassero un killer specifico a nessuno degli omicidi ma come afferma il film alla fine, l’analisi del DNA fatto nel 2013 ha svelato il collegamento con un uomo di nome De Salvo, all’ultimo omicidio di Boston. La vittima? Mary Anne Sullivan.
La teoria degli assassini multipli

Lo strangolatore di Boston- newscinema.it
Secondo il film e la protagonista, Keira Knightley, l’assassino di Boston era molto probabilmente più di uno e non un solo uomo. In più bisogna ricordarlo: tecnicamente lo strangolatore non è mai stato catturato poiché DeSalvo è collegato solamente all’omicidio di Sullivan e non agli altri perpetuati negli anni precedenti.
Anche il film suggerisce che i primi omicidi di donne single anziane potrebbero essere stati commessi da un uomo che ha avuto la propensione ad uccidere il suddetto gruppo mentre per tutte le restanti vittime, avrebbe potuto esserci DeSalvo come aguzzino, un killer imitatore che prendeva di mira giovani donne. In fondo, come anche ci racconta la serie tv Mindhunter, i serial killer hanno la tendenza a prendere spunto dai loro predecessori e se quest’ultimi hanno fatto un buon lavoro, di imitarli e perpetuarne il nome.
Altri omicidi addirittura potrebbero essere stati commessi da Daniel Marsh, un terzo nome collegato agli assassini, noncheé uno dei compagni di detenzione di DeSalvo che presumibilmente lo ha istruito sulla sua confessione. Tutti i restanti invece potrebbero essere caduti nel calderone come omicidi singoli e staccati dal caso, commessi forse da ex fidanzati gelosi, membri della famiglia o estranei che hanno scelto di imitare lo strangolatore per non essere beccati e coprire le loro tracce.
Nonostante questo, il film sembra fornirci una spiegazione per le incongruenze nella storia di DeSalvo, una teoria che si basa sull’idea che più assassini fossero a conoscenza delle calze di seta legate intorno al collo della maggiorparte delle vittime e che scegliessero di copiare quel biglietto da visita: ironicamente, se non fosse stato per Loretta McLaughlin questo dettaglio non sarebbe mai stato di dominio pubblico.
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