In occasione dell’uscita in sala – il 19 agosto 2021 – di L’amore non si sa, ecco in esclusiva per NewsCinema, l’intervista ad Antonio Folletto.
Protagonista della pellicola, opera prima di Marcello Di Noto, l’attore napoletano, classe 1988, interpreta l’affascinante Denis, alle prese con un serial killer e un amore così grande che spinge a rischiare tutto…
Antonio Folletto | L’intervista
Il tuo Denis è una figura incredibilmente sexy e sfaccettata. Cosa hai in comune con lui e cosa ti ha lasciato?
Con Denis credo di avere in comune l’istinto e l’abitudine ad agire quasi sempre di pancia. Spesso è una cosa che paga ed alcune volte è un arma a doppio taglio.
Il regalo più bello che mi ha lasciato è stata la possibilità di poter giocare ad affrontare più registri all’interno della sua storia, sorprendendomi sempre.
Come sei arrivato a dargli una simile caratterizzazione? Hai avuto modelli a cui ispirarti, reali o di finzione che siano?
Non c’è stato nessun modello in particolare al quale mi sono ispirato. Con Marcello quando parlavamo di Denis, già molto prima di andare sul set, ci siamo sempre detti che Denis era un vero spirito libero.
Libero e privo di ogni forma di sovrastruttura, senza filtri e sempre capace di sorprenderti.
Quale è stata la sfida più grande da affrontare sul set?
Sicuramente la sfida più grande è stata lavorare sulla parte musicale. La Tammurriata Nera. Mi sono innamorato dell’interpretazione meravigliosa che ci ha regalato il maestro Peppe Barra, e da lì siamo partiti, cercando di divertirci senza mai dimenticarci che comunque andavamo a toccare un capolavoro della musica classica Napoletana.
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Ringrazio con tutto il cuore il genio di Alessandro Pagliai, che mi ha seguito nello studio del pezzo, e Michele Braga per il bellissimo arrangiamento.
Quanto conta ottenere un riconoscimento come quello dell’Ortigia Film Festival?
Il premio ad Ortigia è stato un bellissimo regalo. Non mi aspettavo di essere premiato. Ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro è un grande incoraggiamento che ti spinge a fare sempre meglio e cercare di crescere.
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Hai un passato nel teatro, al cinema e in televisione. Con Denis hai dimostrato di avere anche delle ottime doti canore. C’è una dimensione che senti più tua? E un sogno nel cassetto da realizzare?
Sinceramente non saprei quale sia la mia dimensione. Certamente avere il pubblico del teatro è una cosa unica, ma amo profondamente il cinema allo stesso modo.
Di sogni nel cassetto ne ho uno ogni giorno. Uno di questi è il Cyrano De Bergerac.