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5 scene scandalose tagliate dal montaggio finale di un film per evitare problemi

Una scena del film IT (fonte: IMDB)
Esiste una lunga storia di registi costretti a prendere decisioni difficili in post-produzione per riuscire a portare il loro film nelle sale, tagliando scene che i produttori consideravano troppo controverse. Ecco cinque celebri esempi.
La fortuna spesso favorisce gli audaci quando si tratta di fare film, ma non sempre i registi riescono ad imporre la propria visione sui produttori, il cui compito è quello di rimuovere le scene giudicate più controverse e opinabili.

Joaquin Phoenix in Joker (fonte: IMDB)
Abbiamo sbirciato nel passato di Hollywood per raccogliere alcuni dei casi più memorabili in cui i film hanno subito un intervento chirurgico drastico dell’ultimo minuto per evitare di sconvolgere il pubblico.
L’iniziazione sessuale in It
Alla vigilia dell’uscita del nuovo adattamento di It firmato da Andrés Muschietti, tutti i più appassionati lettori di Stephen King si sono chiesti se il nuovo film avrebbe contenuto la famosa (e controversa) scena dell’iniziazione sessuale che compie il gruppo dei giovani Perdenti per rafforzare il loro legame contro il malvagio Pennywise.
Ebbene, il film Muschietti, così come l’adattamento televisivo originale, hanno deciso di non inserire quella scena così potente e imbarazzate che è invece contenuta nel testo.
“La scena dell’orgia nel libro è un po’ una metafora della fine dell’infanzia e dell’inizio dell’età adulta. E non penso che fosse davvero necessaria nel film, oltre al fatto che sarebbe stato molto difficile avere il permesso per girarla”, ha ammesso King.
Il dirottamento aereo in Lilo e Stitch
Numerosi film, programmi televisivi e persino videogiochi sono stati modificati in seguito ai tragici eventi dell’11 settembre 2001. Le Torri Gemelle, ad esempio, dovevano apparire nello Spider-Man di Sam Raimi ed erano originariamente l’ambientazione della resa dei conti finale in Men in Black II.
Nonostante il World Trade Center non dovesse comparire nel classico d’animazione Lilo e Stitch, ugualmente nel primo montaggio del film era inclusa una scena in cui Stitch e i suoi amici dirottavano un aereo di linea commerciale 747 per cercare di salvare Lilo dal suo rapitore alieno, schiantandosi contro diversi edifici e creando distruzione attorno a loro.
La scena di follia in Joker
Todd Phillips ha spesso parlato del modus operandi sul set di Joker, spiegando che, dopo aver terminato le riprese della giornata, lui e Phoenix erano soliti a improvvisare scene senza badare al copione.
“Mettevamo due cineprese, una operata da Larry (Sher) e l’altra da Jeff (Groth), e cominciavamo. Niente era nella sceneggiatura, ma era tutto frutto dell’improvvisazione di Joaquin. Ne abbiamo fatte varie, ma solo una è finita del film ed è quando [Arthur] ride dopo esser entrato nell’appartamento di Zazie (Beetz)”, ha spiegato Phillips.
Un’altra, invece, con Fleck in una vasca da bagno è stata tagliata perché secondo il regista avrebbe potuto causare problemi con il visto censura (che sarebbe passato dal Rated R ad un più pesante NC-17) “C’era una scena splendida in una vasca da bagno, ma non potevamo inserirla nel film, non perché fosse pornografica, ma per il fatto che fosse semplicemente folle”.

Una scena di The Devils (fonte: IMDB)
La scena blasfema di The Devils
Il finale che Ken Russell aveva originariamente pianificato per il suo The Devils del 1971 è diventato leggenda. Alcuni, ad un certo punto, hanno cominciato persino a dubitare che la cosiddetta scena dello “stupro di Cristo” esistesse realmente, fino a quando il critico cinematografico Mark Kermode trovò la pellicola originale a prendere polvere in un caveau della Warner Bros.
Kermode è riuscito a convincere il canale britannico Channel 4 a mostrare la famigerata scena (in cui un gruppo di suore impazzite “familiarizza” con una statua del loro Signore e Salvatore, Gesù Cristo) e ad inserirla nel documentario su Russell, Hell on Earth: The Desecration and Resurrection of The Devils.
Il momento gore in Divergent
Il genere letterario degli young adult non è esattamente noto per la sua violenza brutale, eppure il primo libro della trilogia Divergent di Veronica Roth contiene una scena in cui il personaggio di Edward viene pugnalato in un occhio con un coltello da burro mentre dorme, subito soccorso da Tris (interpretata da Shailene Woodley negli adattamenti cinematografici) per cercare di contenere l’emorragia.
Una versione di questa inquietante scena è stata girata per il primo film della serie, ma è stata successivamente tagliata. Anche il regista Neil Burger ha preso le difese della Lionsgate sulla decisione di rimuovere la scena.
Speciali
Superman Wick incontra i Guerrieri della Notte | #MadVision

John Wick 4 – Newscinema.it
Questa settimana per la rubrica #MadVision condivido la mia su John Wick 4, il film che ha incassato di più in questo weekend al cinema.
“La tavola non si fermerá mai, toglie la vita e dá la morte”. Ridondante, trascinato, a tratti divertente il nuovo episodio della saga action nata nel 2014, si affievolisce sempre più perdendo d’intensità.
La durata è eccessiva per la trama banalissima che pare sgretolarsi capitolo dopo capitolo, come un lenzuolo lavato allo sfinimento che ora in brandelli sfilacciati è giunto al termine della propria esistenza. Il focus è chiaro, reggersi su scene d’azione che siano incollate da un minimo di soggetto iniziale, volto a giustificarne la produzione ma utile soltanto come pretesto per inscenare ció che nel 1º film era grandioso, ma che alla lunga è divenuto ripetitivo.
Come villain Bill Skarsgård che risulta sopra le righe e piatto. Cambia d’abito manco fosse una valletta di Sanremo e opera in un contesto per nulla intimidatorio, proponendo la solita tiritera. Di seguito vi metto il post su John Wick 4 che ho postato sul mio profilo Instagram @MadRaine8 (potete seguirmi se ancora non lo fate e vi piacciono i contenuti che realizzo).
Visualizza questo post su Instagram
Spettacolare per le scene d’azione sicuramente, ma John Wick mi è sembrato più un supereroe rispetto ai film precedenti. Tra tutti i piani sequenza e gli infiniti ma seducenti balletti mortali, quello più riuscito è senza dubbio il momento di Hiroyu Kisanada dove il fascino orientale intriso di katane, difficilmente può essere raggiunto.
Un reparto sonoro ruvido e funzionante, la bocca di una ragazza al microfono di una radio e le ottime location notturne, chiudono invece il momento che più ho apprezzato, il persistente omaggio a I Guerrieri della Notte. Scalinate che sembrano non finire mai rispecchiano infine l’enorme ascesa verso la redenzione di John, quel cammino pieno di ostacoli verso il tramonto e la pace guadagnata.
Emotivamente poi non mi ha lasciato molto. E a voi? Nel post sopra potete scoprire qualche dettaglio in più della mia recensione di John Wick 4, e se vi va fatemi sapere la vostra sul film.
Speciali
Bruce Willis: i 10 migliori film dell’attore americano

Bruce Willis in Motherless Brooklyn (fonte: IMDB)
Bruce Willis, a cui è stata recentemente diagnosticata una demenza fronte temporale, ha festeggiato da poco i 68 anni circondato dall’affetto dei suoi cari. Per l’occasione, ricordiamo i suoi ruoli cinematografici più memorabili.
La folgorante carriera di Bruce Willis fu lanciata nel 1985 dalla romcom televisiva Moonlighting, prima che diventasse il re dei film d’azione grazie alla saga cinematografica di Die Hard.
Nel corso della sua filmografia, Willis ha dimostrato attraverso tantissimi ruoli diversi la sua versatilità nelle decine di film in cui ha recitato, prima di essere costretto a ritirarsi per motivi di salute. Ecco quali sono i suoi ruoli più memorabili.
John McClane in Die Hard
Considerato a ragion veduta uno dei ruoli più iconici dell’attore, Willis ha interpretato il detective della polizia di New York John McClane nella popolarissima serie di film Die Hard. La saga, che ha attraversato quasi due decenni, è basata sul romanzo di Roderick Thorp dal titolo Nothing Lasts Forever. Bruce Willis fu la sesta scelta considerata per il ruolo di protagonista. Prima di lui, infatti, erano stati candidati Arnold Schwarzenegger, Charles Bronson, Sylvester Stallone, Burt Reynolds e Richard Gere.

Una scena da Moonrise Kingdom (fonte: IMDB)
Malcolm Crowe ne Il Sesto Senso
Nel 1999, Willis ha conquistato il pubblico di tutto il mondo nel ruolo dello psicologo infantile Malcolm Crowe ne Il sesto senso. Il film, nominato per sei premi Oscar, fu prodotto con un budget di 40 milioni di dollari, ma subito si rivelò un successo enorme. Debuttò infatti al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 26 milioni nel suo primo weekend e divenne un vero e proprio caso di studio, incassando 293.506.292 nei soli Stati Uniti e 379.300.000 all’estero, per un totale di 672.806.292 in tutto il mondo. Fu il secondo più alto incasso di quell’anno dopo Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.
Ernest Menville ne La morte ti fa bella
Nel 1992, Willis ha recitato al fianco di Goldie Hawn e Meryl Streep ne La morte ti fa bella di Robert Zemeckis: un film fantasy satirico che racconta la storia di due rivali in amore, interpretate da Streep e Hawn, che cercano di conquistare l’affetto del personaggio di Willis. Il film ha raggiunto il primo posto al box-office nel suo weekend di apertura ed è stato tra i primi film a utilizzare effetti avanzati generati al computer.
James Cole ne L’esercito delle dodici scimmie
Le scelte iniziali di Terry Gilliam per il suo cult fantascientifico erano Nick Nolte per il ruolo di James Cole e Jeff Bridges per quello Jeffrey Goines, ma la Universal obiettò. Il regista allora, che aveva incontrato Bruce Willis durante i casting del suo precedente film La leggenda del re pescatore (1991, il ruolo fu affidato in quel caso proprio a Jeff Bridges), lo richiamò per interpretare il personaggio principale di Cole, che, secondo la sua idea, doveva essere «forte e pericoloso, ma anche vulnerabile».

Bruce Willis ne L’esercito delle dodici scimmie (fonte: IMDB)
Capitano Sharp in Moonrise Kingdom
Uno dei ruoli più memorabili della carriera di Willis è sicuramente quello del capitano di polizia Sharp sull’isola immaginaria di New Penzance nel meraviglioso coming-of age diretto da Wes Anderson nel 2012. Willis riesce ad essere estremamente toccante nel suo malinconico ritratto di un “poliziotto triste e stupido”, come lo descrive brutalmente la piccola protagonista Suzy a sua madre. Moonrise Kingdom è il film che ha definitivamente dimostrato come Willis, così facilmente identificabile con i film d’azione, fosse capace di muoversi anche nell’ambito della commedia.
Frank Minna in Motherless Brooklyn
Motherless Brooklyn racconta la storia di Lionel Essrog, solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, deciso a risolvere l’omicidio del suo mentore ed amico Frank Minna, interpretato proprio da Bruce Willis nella prima parte del film.
La scarsa autonomia sul set di Willis, già compromessa dai problemi di salute divenuti tragicamente ingestibili poco tempo dopo, non gli ha permesso di avere molte scene nel noir diretto da Norton, ma ugualmente la sua presenza, se pur fugace, comunica in pochi minuti allo spettatore tutte le ragioni per cui il personaggio di Lionel è così affezionato a lui.
Butch Coolidge in Pulp Fiction
L’incontro fatidico tra Quentin Tarantino e Bruce Willis avvenne a casa di Harvey Keitel, come rivelato dallo stesso regista: “Non lo avevo mai incontrato prima e quando scoprì che aveva amato il mio precedente film, Le Iene, rimasi davvero contento della cosa.
Dopo l’incontro, seppi che Bruce chiamò immediatamente il suo agente intimandolo di fargli leggere quel dannato copione di Pulp Fiction”. Oggi quello di Butch Coolidge, ex pugile nelle mani del boss Marsellus Wallace, è uno dei personaggi più iconici e amati del film.
John Hartigan in Sin City
Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo. Ispirato al Batman de Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre scritto da Frank Miller, il detective di John Hartigan è un personaggio integerrimo e ligio al dovere, esempio di inflessibilità in un mondo di corruzione e criminalità dilagante. Anche in questo caso, però, quella di Willis non fu la prima scelta. Il ruolo di Hartigan, infatti, venne inizialmente proposto a Michael Douglas, che però rifiutò.
John Smith in Last Man Standing
Scritto e diretto da Walter Hill, Last Man Standing è il remake autorizzato di La sfida del samurai (1961) di Akira Kurosawa, di cui è una versione gangster ambientata negli anni del proibizionismo. Il film segue le vicende del vagabondo John Smith (interpretato appunto da Bruce Willis), un abile pistolero che si trova per caso in mezzo a una guerra tra due bande criminali nel 1932 a Jericho, città di frontiera tra il Texas e il Messico.
Lì la mafia italiana guidata da Fredo Strozzi (Ned Eisenberg) e quella irlandese capitanata da Doyle (David Patrick Kelly) competono per il controllo del mercato di contrabbando.

Una scena da The Last Boy Scout (fonte: IMDB)
Joseph Hallenbeck in The Last Boy Scout
Scritto dallo Shane Black di Arma letale con la voglia di decostruire il genere – quello del buddy movie – che lui stesso aveva contribuito a consacrare, e diretto da Tony Scott, The Last Boy Scout presenta il Bruce Willis più stropicciato e perdente della sua intera filmografia, ma anche il più ironico e dissacrante.
Speciali
Ad Aprile 2023 su Netflix: serie tv e film imperdibili

Tutte le prossime uscite ad aprile su Netflix | Fonte: Instagram
Se stai cercando di sapere quali saranno i titoli disponibili su Netflix nel mese di aprile 2023, qui troverai l’elenco completo delle nuove uscite, che comprendono serie TV, film, anime e documentari.
Per rimanere sempre aggiornato sulle novità in arrivo nei prossimi mesi, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: abbiamo raccolto tutte le prossime uscite, divise in serie tv e film! Dopo un marzo pieno di titoli molto attesi dal pubblico, tra cui Una semplice domanda, il docu-show con Alessandro Cattelan, e la seconda stagione di Bridgerton e di You, il mese di aprile si preannuncia altrettanto interessante. Tra le uscite più attese del mese troviamo sicuramente la commedia originale Nella Bolla e la seconda stagione di Russian Doll.
Le serie tv imperdibili in uscita ad aprile
1 aprile
Trivia Quest
L’Ultimo Bus del Mondo
The Home Edit: l’arte di organizzare la casa S2
6 aprile
Michela Giraud, la verità, lo giuro!
L’Ultimatum: o mi sposi o te ne vai
7 aprile
Senso: omicidio di una star del calcio
8 aprile
Élite S5
TIGER & BUNNY S2
12 aprile
Hard Cell
13 aprile
I parchi nazionali più belli del mondo
Felice o quasi S2
14 aprile
Ultraman S2
15 aprile
Anatomy of a Scandal
Young Sheldon S1 – S4
19 aprile
Better Call Saul – S6 (prima parte)
Pacific Rim: The Black – S2
20 aprile
Russian Doll S2
Yakamoz S-245
22 aprile
Heartstopper
Selling Sunset
29 aprile
Ozark 4 – seconda parte
Grace and Frankie – S7
30 aprile
The Vampire Diaries
Tutte i film da non perdere su Netflix
1 aprile
Nella Bolla
Sempre più bello
Il Sole a Mezzanotte
Apollo 10 e mezzo
Celeb Five: dietro le quinte
Battle: Freestyle
Lara Croft: Tomb Raider
7 aprile
Ritorno allo spazio
8 aprile
The In Between – Non ti Perderò
Metal Lords
Yaksha
Danzando sul cristallo
14 aprile
Ovosodo
15 aprile
Choose or Die
16 aprile
Venom: La Furia di Carnage
18 aprile
Zack Snyder’s Justice League
19 aprile
White Hot: L’ascesa e la caduta di Abercrombie & Fitch
20 aprile
La svolta
22 aprile
Taxi Driver
27 aprile
L’assedio di Silverton
I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti
365 giorni: Adesso
28 aprile
Bubble
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