Feff 16°: The Midnight After, l’Apocalisse arriva a Hong Kong

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Abbiamo visto in occasione della sedicesima edizione del Far East Film Festival il nuovo film di Fruit Chan, The Midnight After. Interpretato da Simon Yam, Wong Yu-nam, Janice Man e Kara Hui The Midnight After racconta la storia di diciassette passeggeri di un minibus che dopo aver attraversato il tunnel che porta al quartiere Tai Po, improvvisamente, si ritrovano in una città fantasma separati da tutto e tutti. Spaventati dalla misteriosa situazione, i diciassette passeggeri cercano di ritornare alla normalità, ma un terribile virus e alcune strane presenze inizieranno ad ucciderli uno ad uno.

midnight afterA distanza di cinque anni dall’ultimo lungometraggio, Fruit Chan si cimenta in un genere mai affrontato nel corso della sua lunga e variopinta carriera, la black comedy, con risultati sotto le aspettative. The Midnight After infatti, nonostante la divertente e curiosa prima mezz’ ora, perde un po’ senso, risultando una sequenza infinita di scene che più che non riescono a spaventare o divertire in modo convincente. La noia è uno dei difetti di un film come The Midnight After, perché il cinema trash ha come scopo fondamentale proprio quello di divertire il pubblico in sala. Cosa che Fruit Chan non riesce a fare, nonostante alcune scene simpatiche e un ottimo cast di attori, capitanato dal bravo Wong Yu-nam. Inoltre la sceneggiatura del film risulta debole e densa di troppe sotto trame, che creano solo confusione per la storia generale. Il montaggio di The Midnight After è frenetico e confuso, e peggiora l’aspetto generale dell’opera, facendola somigliare più ad un cortometraggio low budget, che ad un film vero e proprio. Ma, nonostante i difetti, The Midnight After ha riscosso grande successo in patria (20 milioni di dollari incassati contro i 5 di budget spesi), quindi vedremo presto il misterioso bus tornare ad imperversare per le strade di Hong Kong nell’atteso The Midnight After 2.

Trailer – The Midnight After

By Carlo Andriani

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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