FEFF: All about my wife, cosa faresti per liberarti da una moglie rompiscatole?

Quest’anno il Far East Film Festival lascia molto spazio alla commedia e, in diverse forme, il sorriso e il divertimento invadono ogni giorno il Teatro Nuovo di Udine. Oggi è stata la volta di All About my Wife, una delle commedie romantiche in concorso per la Corea del Sud, diretta da Min Kyu-Dong, che racconta una storia adorabile ed emozionante, percorsa da una buona dose di humour.

Jung-In e Doo-Hyun si incontrano per caso tra le strade di Nagoya, in Giappone e nasce subito una storia d’amore che dura per ben sette anni. I due si sposano, ma dopo un po’ di anni di convivenza l’amore sembra essere stato inghiottito dalle isterie e stupide paranoie di Jung-In che portano il marito sull’orlo di una crisi di nervi. Quella ragazza timida e adorabile che ha conosciuto in quella particolare giornata scossa dal terremoto si è trasformata in una moglie rompiscatole e imbarazzante, che non perde occasione per metterlo in difficoltà, stressarlo e farlo impazzire. L’unica soluzione per Doo-Hyun è farsi trasferire per lavoro in un posto lontano, ma la donna lo raggiunge a sopresa anche lì. Il vicino di casa della nuova abitazione è Sung-Ki, un inguaribile Casanova che ogni giorno deve scappare da una folla di donne in fila davanti alla sua porta. Quale occasione migliore per Doo-Hyun? Chiede a Sung-Ki di sedurre la moglie per poter avere finalmente la scusa di divorziare e liberarsi dalla sua presenza invadente e pesante. Ma, come dice il detto: “Ti accorgi dell’importanza di una cosa quando non la possiedi più”.

Schermata 2013-04-21 alle 23.59.56All About My Wife rientra nello schema della classica commedia romantica che fa sognare, divertire ma anche riflettere sui diversi sentimenti dell’essere umano. Viene raccontata una storia d’amore, con i suoi alti e bassi e il graduale cambiamento dei due innamorati che vedono il loro rapporto sgretolarsi a causa della mancanza di comunicazione e di attenzione l’uno verso l’altro. Jung-In ha un disperato bisogno di sentirsi amata e indossa la maschera di donna insopportabile, costringendo Doo-Hyun a non desiderare altro che allontanarsi da lei il più presto possibile. La sceneggiatura è brillante e produce un ritmo dinamico e coinvolgente, che trasporta lo spettatore tra sorrisi e momenti di dolce commozione. Infatti, se l’idea di base ha le sue radici nella commedia, la scelta del regista è di introdurre qua e là leggeri veli di drammaticità, che sfiorano la storia ma non la intaccano. Non mancano gag esilaranti e a tratti folli e tutti i personaggi del cast sono estremamente convincenti e adatti ai propri ruoli. La Corea del Sud porta al FEFF 2013 una commedia che non ha nulla da invidiare al mercato americano che, molto probabilmente, acquisterà presto i diritti per riproporla sul grande schermo nella sua versione.

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