Festa del Cinema: The Whispering Star, lo sci-fi di Shion Sono

Si intitola The Whispering Star l’ultima fatica di Shion Sono, il regista giapponese che da quasi trenta anni ci regala  irresistibili opere come Cold Fish, Strange Circus, Exte: Hair Extensions e Himizu. Un autore che, in occasione della decima edizione della Festa del Cinema di Roma, presenta un film che si riallaccia nei toni al precedente Heya/The Room e nei temi a Himizu. La protagonista della storia é Yoko (Megumi Kagurazaka), un cyborg che ha l’obiettivo di consegnare una serie di pacchi per una compagnia chiamata SPS. Il viaggio interstellare dura da anni e tocca vari pianeti ma ad ogni pacco consegnato Yoko si rende conto che, ovunque atterri, trova solo desolazione e distruzione. A riempire le sue lunghe e monotone giornate ci sono i soliti lavori domestici, un registratore vintage e un computer di bordo un po’ malandato; pochi ma importanti dettagli di una vita scandita da una missione di cui la stessa Yoko non capisce fino in fondo il senso…

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Shion Sono é un regista che non lascia mai indifferenti. La sua maestria nel saltare di genere in genere e la sua attenzione nel costruire storie straordinarie per affrontare temi fortemente radicati nella realtà é unica. Solo che l’indubbia genialità non è sempre accompagnata da quella godibilità che contraddistingue la maggior parte delle sue opere. The Whispering Star si ricollega infatti a Heya/The Room di cui Sono riprende la lenta scansione temporale, l’indefinitezza della missione e la predominanza di un bianco e nero che rispecchia perfettamente un universo/Giappone di cui è difficile vedere il futuro. L’apatia é il sentimento predominante  nelle persone in cui si imbatte Yoko; il pacco che tutti attendono con grande ansia é solo l’ennesima speranza delusa, ma questo non porta la cyborg a fermarsi perché dopotutto, la speranza è sempre l’ultima a morire. Questo è il fulcro di The Whispering Star, l’ultimo interessante esperimento di un regista che non smette mai di sorprendere e conquistare. Non importa infatti se la pellicola sia difficile da seguire o se il film sia uno dei meno riusciti di Siono, perché The Whispering Star rimane comunque un’opera unica nel suo genere. La commistione tra realtà e fantasia, la bellezza delle immagini e lo splendido utilizzo del sonoro sono infatti i punti di forza di un film che, nonostante alcune debolezze, racconta con l’originale sguardo di Siono la drammatica situazione del Giappone.

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