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Quella della 74esima edizione del Festival di Cannes è una selezione come sempre imponente, che però per una volta tanto non lo è solo per il carico di grandi numi del cinema convocati sul tappeto rosso, ma lo è anche per scelta, ricerca e desiderio di scoprire. Ci sono più opere prime che in precedenza – una sezione storica come quella Un Certain Regard è stato orientata completamente in quella direzione – creando un bilanciamento da tempo auspicato per un festival che sempre di più sembrava una carrellata di vecchie glorie con film mediocri.

Quali sono quindi i film più interessanti della selezione ufficiale, quelli che non vediamo l’ora di vedere?

The French Dispatch – Wes Anderson

Il film, scritto da Wes Anderson e il cui soggetto è stato ideato in collaborazione con Jason Schwartzman, Roman Coppola e Hugo Guinness, è stato descritto come un’ode al giornalismo. In seguito alla morte del direttore, il team editoriale di un magazine americano decide di pubblicare un’edizione finale, mettendo in evidenza le tre storie più interessanti del decennale della rivista, in cui si parlerà di un artista condannato all’ergastolo, della risoluzione di un rapimento grazie ad uno chef e di alcune rivolte studentesche. Nel cast stellare del lungometraggio figurano i nomi di celebrità internazionali come Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Owen Wilson e Frances McDormand. Il costo complessivo è stato stimato sui 25 milioni di dollari.

Annette – Leos Carax

Annette, l’attesissimo film di Leos Carax che aprirà il Festival di Cannes 2021, uscirà in Italia con I Wonder Pictures, che lo distribuirà nelle nostre sale in collaborazione con Koch Media e Wise Pictures. Il film è un musical rock con la colonna sonora originale degli Sparks, nonché il primo film in lingua inglese di Carax, regista di film come Rosso Sangue, Gli amanti del Pont-Neuf e Holy Motors. Il presidente del festival di Cannes Pierre Lescure lo ha definito: «Un evento, come ogni film di Leos Carax, il regalo che gli amanti del cinema e della musica stavano aspettando».

Red Rocket- Sean Baker

Promessa del nuovo cinema indipendente americano, molto amato per le immagini stordenti e le storie di marginalità, come quelle raccontante in Tangerine (2015) e The Florida Project (2017), Sean Baker torna questa volta con una commedia nera che racconta la storia di una porno star fallita (Simon Rex) che torna nella sua città natale in Texas. Vuole cominciare una nuova vita, ma ricade nelle sue vecchie abitudini.

A Hero – Asghar Farhadi

Grande attesa per il nuovo film di Asghar Farhadi, vincitore di due premi Oscar (nel 2011 per Una separazione e nel 2016 per Il cliente). In A Hero compaiono alcuni dei più noti attori iraniani, come Amir Jadidi, Mohsen Tanabandeh e Fereshteh Sadre Orafaiy, oltre alla figlia del regista, Sarina. Il film, scritto dallo stesso Farhadi, segue la storia di Rahim, che è in prigione a causa di un debito che non è stato in grado di pagare. Durante un congedo di due giorni, cerca di convincere il creditore a ritirare la denuncia. Ma le cose non vanno come previsto.

Benedetta – Paul Verhoeven

Benedetta Carlini è una novizia. Entra ben presto nel convento di Pescia, in Toscana, dove viene accolta a braccia aperte. Sin da giovanissima si è fatta notare per la sua capacità di compiere miracoli. La sua presenza ha un forte impatto nella comunità. Girato ormai quasi tre anni fa, anche in Toscana, il nuovo film di Paul Verhoeven, Benedetta, è una delle opere più attese del prossimo Festival di Cannes. Sarà il 9 luglio, un venerdì, la serata dedicata alla première del film con Virginie Efira, che uscirà lo stesso giorno nelle sale francesi. Il regista olandese è tornato a lavorare con buona parte della troupe del precedente Elle, tra cui il co-sceneggiatore David Birke, il produttore Said Ben Said, la compositrice Anne Dudley e il montatore Job ter Burg.

Memoria – Apichatpong Weerasethakul

In Memoria, Tilda Swinton (che è anche produttrice esecutiva del film) interpreta una donna scozzese che inizia a sentire strani suoni di notte mentre è in visita dalla sorella in Colombia. Il film è stato scritto e diretto dal regista tailandese Apichatpong Weerasethakul — già vincitore della Palma d’Oro nel 2010 — ed è il primo che gira fuori dal suo Paese. “Le persone immaginano le cose e hanno paura”, ha detto Weerasethakul a proposito dell’ispirazione per il film. “Il film parla di questo, dell’attesa di qualcuno che non si conosce”. Durante gli Anni Settanta e Ottanta, infatti, la Colombia ha vissuto un periodo di grande violenza diffusa. Il film è ambientato in questo periodo e racconta il diffondersi della paura tra gli abitanti colombiani.

Titane – Julia Ducournau 

Titane è il nuovo film della regista Julia Ducournau, che aveva esordito proprio a Cannes con il fantastico Raw (un horror su una ragazza vegetariana che studia veterinaria). Interpretato dagli attori francesi Natalie Boyer e Vincent Lindon, il titolo è ancora avvolto nel mistero e le uniche informazioni che abbiamo si possono ricavare da una sinossi piuttosto vaga, ma intrigante: un giovane che viene arrestato in un aeroporto dichiara di essere un bambino scomparso molti anni prima. Non si sa molto altro in questo momento, ma il fatto che la Neon si sia già assicurata la sua distribuzione, è sicuramente un motivo di grande interesse. Julia Ducournau, 37 anni, già in Concorso a Cannes con il suo secondo film, è sicuramente uno dei nomi da ricordare.

Tre Piani – Nanni Moretti

Per la prima volta nella filmografia del regista di Caro diario, quello di Tre Piani non sarà un soggetto originale. La sceneggiatura del film, che Nanni Moretti firma con Federica Pontremoli e Valia Santella, trae ispirazione dall’omonimo libro dell’israeliano Eshkol Nevo, pubblicato in Italia da Neri Pozza, le cui storie Moretti ha spostato da Tel Aviv a Roma. Il romanzo prende il titolo dai tre piani di un condominio e dalle tre storie che Nevo racconta in altrettanti capitoli: storie dolorose e fortemente simboliche le cui vicende hanno strascichi anche in quelle degli altri condomini. Nel cast lo stesso Moretti, insieme a Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba RohrwacherAdriano Giannini, Elena Lietti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi.

Deception – Arnuad Desplechin

Girato in gran segreto durante il mese di settembre, Deception é il nuovo film di Arnaud Desplechin (che solo lo scorso anno aveva firmato uno dei suoi film migliori: Roubaix, una luce nell’ombra) basato sull’omonimo romanzo di Philip Roth. Nel cast Léa Seydoux, Denis Podalydès, Emmanuelle Devos e Gennadi Famin. Il romanzo è composto da una serie di conversazioni tra Philip, romanziere americano a Londra, e varie donne: la sua amante, sua moglie e altri personaggi femminili meno reali e talvolta addirittura immaginati. Il regista ha rimuginato su un adattamento del romanzo di Roth per circa due decenni e aveva persino tentato di scrivere una sceneggiatura basata sul romanzo diverse volte in passato. Denis Podalydès interpreta lo scrittore accanto a Léa Seydoux, Emmanuelle Devos e Anouk Grinberg nei panni delle sue interlocutrici.

The Velvet Underground – Todd Haynes

Diretto dall’acclamato regista Todd Haynes (Carol, Io non sono qui), il documentario The Velvet Underground racconterà la storia dell’omonimo gruppo rock e indagherà le ragioni per cui la band di Lou Reed e John Cale è diventata negli anni un riferimento culturale fondamentale, nel desiderio di sperimentazione e nelle sue contraddizioni. Il film raccoglierà diverse interviste ai protagonisti di quel periodo, inframmezzate da preziosi filmati d’archivio con performance inedite, film in pellicola di Warhol e altre opere d’arte varia.

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

Festival

Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

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Enrico Brignano – Newscinema.it

Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.

Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.

L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.

Jasmine Trinca

L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L'attrice e regista Jasmine Trincia

L’attrice e regista Jasmine Trincia

Enrico Brignano

Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.

Paolo Ruffini

Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini

Il comico e regista Paolo Ruffini

Laura Delli Colli

Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.

Paolo Genovese

Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)

Gianni Amelio

Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.

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Festival

Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

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Ecco cosa c'è da sapere per Castiglione del cinema 2023

Castiglione del Cinema 2023  – Fonte: Instagram – Newscinema.it

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.

Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.

Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.

Castiglione del Cinema 2023: news e info

Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.

Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.

Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.

Castiglione del Cinema 2023: programma

Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:

  • Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
  • Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
  • Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
  • Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
  • Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
  • L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.

Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.

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Festival

Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

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ENEA-NewsCinema.it

Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.

Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.

Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.

La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio

Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.

Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto

Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.

Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto

Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.

Tecnica pungente e riflessioni sociali

Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.

L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.

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