Lina Wertmuller, la “signora con gli occhiali bianchi” compie 90 anni

La “signora con gli occhiali bianchi” sta per compiere 90 anni. Sì, stiamo parlando proprio di Lina Wertmuller, che domani festeggerà questo splendido traguardo. La regista e sceneggiatrice italiana è infatti nata il 14 agosto 1928, a Roma, da papà Federico e mamma Maria.

Lina Wertmuller festeggerà domani i suoi 90 anni

lina wertmuller

Nel corso della sua carriera, la Wertmuller – all’anagrafe Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich – è diventata famosissima per aver diretto alcuni capolavori che sono rimasti nel cuore degli appassionati di cinema, non solo italiani. Salita alla ribalta con la serie televisiva “Il giornalino di Gian Burrasca“, la regista ha messo la firma su diversi film: da “Mimì metallurgico ferito nell’onore” a “Io speriamo che me la cavo“, passando per “Pasqualino Settebellezze“, grazie al quale è stata la prima donna candidata all’Oscar come miglior regista, e “Tutto a posto e niente in ordine“.

Alla vigilia del suo novantesimo compleanno, Lina Wertmuller ha affrontato l’argomento con l’ironia che l’ha sempre contraddistinta: “Gli anni ci sono e si sentono… ma lavorando mi sono divertita tutta la vita e non è poco“.

Otto anni fa il David di Donatello alla carriera

Lina Wertmuller non è riuscita a vincere l’Oscar, ma ha ricevuto comunque dei riconoscimenti di valore assoluto. Tra questi il David di Donatello alla carriera, consegnato alla regista romana nel 2010, e la cittadinanza onoraria della città di Napoli, conferitale dal sindaco partenopeo, Luigi De Magistris, il 22 dicembre 2015. Un legame, quello con Napoli e i napoletani, reso ancora più forte dalla collaborazione con Sophia Loren, sviluppatasi tra cinema e televisione in ben tre collaborazioni da “Sabato domenica e lunedì” (da De Filippo) nel 1990 a “Peperoni ripieni e pesci in faccia” (2004).

Stento a calarmi nei panni dell’ottantenne – affermava la Wertmuller in un’intervista rilasciata dieci anni fa – ho sempre avuto uno strano rapporto con l’ età. Quello che conta è se sei rincoglionito oppure no, allora non cambia se hai 80 anni oppure 50“.