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Morto William Friedkin, il regista del cult horror L’Esorcista | Come ha iniziato e quali sono i suoi film più riusciti

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William Friedkin morto

William Friedkin (Foto: Getty) – NewsCinema.it

Il regista William Friedkin, meglio conosciuto per il cult horror L’Esorcista, è morto oggi 7 Agosto 2023 a Los Angeles. Aveva 87 anni.

La morte del regista William Friedkin è stata confermata dal preside della Chapman University Stephen Galloway, un amico della moglie di Friedkin, Sherry Lansing. Il suo ultimo film, The Caine Mutiny Court-Martial, con Kiefer Sutherland, sarà presentato in anteprima al Festival di Venezia 2023.

Insieme a Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola e Hal Ashby, Friedkin è salito alla lista A negli anni ’70, parte di una nuova generazione di registi vivaci e audaci. Combinando la sua esperienza in televisione, in particolare nei documentari, con uno stile di montaggio all’avanguardia, Friedkin ha apportato una grande quantità di energia ai generi horror e thriller poliziesco in cui si è specializzato.

Da The French Connection a L’Esorcista

The French Connection è stato un racconto frenetico e moralmente ambiguo, girato in stile documentario e contenente una delle sequenze di inseguimenti automobilistici più famosi del cinema. Il film ha vinto diversi Oscar tra cui miglior film, regista e attore (Gene Hackman) ed è diventato una pietra di paragone per il genere poliziesco nei film e in televisione negli anni a venire.

Dopo la gloria critica di The French Connection è arrivato L’Esorcista del 1973, che ha incassato l’incredibile cifra di 500 milioni di dollari in tutto il mondo e, insieme a Il Padrino, ha dato inizio all’era dei successi cinematografici. Adattato dal romanzo di William Peter Blatty sulla possessione demoniaca di una giovane ragazza, L’Esorcista è stato un thriller fortemente stilizzato, tanto influente sul genere horror quanto The French Connection lo era stato con i thriller polizieschi. Gli è valsa una seconda nomination all’Oscar come miglior regista.

Gli inizi della carriera di William Friedkin

Dopo il suo successo con importanti film degli anni ’70, Friedkin ha realizzato il thriller superiore “Vivere e morire a Los Angeles” quando ha sposato il capo dello studio Sherry Lansing nel 1991, ha ricominciato a dirigere film in modo regolare. Friedkin ha iniziato nell’ufficio postale della stazione televisiva di Chicago WGN, dove è rapidamente passato alla regia di programmi televisivi e documentari. Ha detto di aver diretto circa 2.000 programmi TV durante quei primi anni, incluso il documentario del 1962 “The People vs. Paul Crump”, sulla riabilitazione di un uomo nel braccio della morte. Gli è valso un Golden Gate Award al San Francisco Film Festival e lo ha portato a un lavoro alla guida della divisione documentari della WBKB e, successivamente, a un concerto come regista di documentari per il produttore David L. Wolper.

A metà degli anni ’60 ha lasciato i documentari, sperando di entrare nel cinema. Ha diretto un episodio di Alfred Hitchcock Presents prima di ottenere la sua occasione quando il produttore Steve Broidy lo ha assunto per dirigere la storia di musica pop Good Times, con Sonny e Cher, nel 1967. Il suo stile all’avanguardia, come quello dei film del contemporaneo Richard Lester, ha dato al film un po’ di flash. Sulla base di quel film, Friedkin è stato ingaggiato per “The Night They Raided Minsky’s“, un pezzo nostalgico incentrato sul mondo del burlesque che Friedkin ha intriso di un aspetto fresco e moderno attraverso la macchina da presa e il montaggio.

L'Esorcista

L’Esorcista – NewsCinema.it

Dopo L’Esorcista

Nessuno dei due era un portatore di ciò che sarebbe successo nel 1971 quando ha diretto The French Connection, e il film horror fortemente stilizzato del 1973 L’Esorcista è stato l’ennesimo punto di partenza per Friedkin. Ma L’esorcista si è rivelato il suo ultimo successo al botteghino. Non ha diretto un altro film fino a Sorcerer del 1977, un impegnativo remake di The Wages of Fear di Henri-Georges Clouzot. È andato ben oltre il budget e all’epoca ha deluso, anche se da allora è diventato apprezzato. Ha seguito quelli con il thriller “The Brink’s Job“, il controverso “Cruising” e la commedia del 1983 “Deal of the Century“.

Durante i primi anni ’80, Friedkin e Blatty hanno collaborato a un progetto “Exorcist III“, ma Friedkin è uscito per divergenze creative. Nel 1985, ha dimostrato la sua abilità come direttore stilistico interessante con “Vivere e morire a Los Angeles”, un thriller bello e ben accolto che è stato solo un discreto successo finanziario. Fatta eccezione per “Rampage” nel 1987, Friedkin trascorreva la maggior parte del suo tempo lavorando in televisione in serie come “Racconti dalla Cripta”, “The Twilight Zone”, “Space Quest” e “C.A.T. Squadra.” Nel 2000 ha diretto il dramma militare di discreto successo “Rules of Engagement”.

Killer Joe

Killer Joe – Newscinema.it (Foto: Ansa)

Nel frattempo ha diretto un remake di “Twelve Angry Men” per la tv a pagamento che è stato ben accolto, così come il documentario “Howard Hawks: American Artist”. Una riedizione de “L’esorcista” con filmati supplementari ha incassato 40 milioni di dollari negli Stati Uniti. Durante gli anni 2000, Friedkin è approdato sul grande schermo con il thriller del 2003 “The Hunted”, con Tommy Lee Jones e Benicio Del Toro, e il film horror del 2007 “Bug”, con Ashley Judd e Harry Connick Jr., con Tracy Letts che ha adattato il suo spettacolo teatrale, che Friedkin aveva visto nel 2004.

Nel 2011 ha terminato Killer Joe, che Letts ha adattato dalla sua opera teatrale, con Matthew McConaughey ed Emile Hirsch protagonisti. La controversa foto del crimine ha avuto un re limitato contratto di locazione negli Stati Uniti nel 2012. Il film, stimato in 11 milioni di dollari, ha incassato solo 4 milioni di dollari in tutto il mondo. Friedkin ha anche diretto due episodi di “CSI”.

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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Lutto per Simona Ventura: “infinita tristezza” | Come farà ora la conduttrice senza di lei

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Simona Ventura in lutto

Simona Ventura – “Fonte: Screenshot Video Mediaset” – Newscinema.it

Simona Ventura è in lutto, per lei è un dolore insopportabile quello che sta provando. È stato uno shock quando ha l’ha scoperto, non ha parole per descrivere questo doloro momento. Sarà difficile andare avanti.

Super Simo, come l’hanno soprannominata affettuosamente i suoi fan, sta vivendo un periodo veramente doloroso. Quel lutto che l’ha colpita non ci voleva, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e veramente non se l’aspettava. È stato veramente uno shock per lei, anche perché nulla sarà più come prima, in quanto ha lasciato un vuoto dentro di lei che nessuno potrà mai colmarlo.

Sappiamo benissimo quanto la Ventura sia sensibile, l’abbiamo vista piangere in diverse occasioni, come per esempio all’Isola dei famosi, dove ha mostrato un lato di sé ai fan, che l’hanno fatta amare ancora di più. Tra l’altro, a Simona viene spesso chiesto se tornerà mai a vestire i panni della naufraga, ma il suo, no, è stato abbastanza categorico:

“So che tutti mi rivorrebbero all’Isola dei Famosi, ma no. Non solo perché sarebbe un errore strategico, perché anche se andasse bene non sarebbe mai come allora e direbbero che ho fallito. Ma perché non sarebbe in linea con la mia filosofia di chiudere con le cose vecchie e rinascere in cose mai fatte compreso il wake surf e la nonna!”. Vista la sua determinazione e forza d’animo nel dire questa verità, speriamo possa essere abbastanza forte dal riprendersi da questa terribile tragedia che l’ha colpita.

Simona Ventura in lutto, grande dolore per la conduttrice

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I Grandi Festival da Venezia a Roma e nel Lazio: il programma completo

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Locandina de I Grandi Festival

La locandina dell’evento I Grandi Festival da Venezia a Roma nel Lazio – Fonte: Ufficio Stampa

Le sale cinematografiche del Lazio pronte a proiettare i titoli presentati in anteprima durante l’ultima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Ecco quali sono i cinema coinvolti e i film che verrà proiettati.

A pochi giorni dalla conclusione dell’ 80esima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, nei cinema di Roma e del Lazio verranno proiettati alcuni dei film più acclamati dal pubblico e della stampa. L’iniziativa patrocinata dalla Regione Lazio è stata intitolata I Grandi Festival da Venezia a Roma e nel Lazio e realizzata dall’Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici (ANEC) del Lazio e si terrà dal 21 al 29 settembre in tutta la regione.

Il pubblico avrà modo di poter vedere i film presentati a Venezia in lingua originale con i sottotitoli in italiano. L’obiettivo è quello di valorizzare l’importanza dell’esperienza cinematografica in sala in un territorio geografico esteso anche oltre la Capitale.

L’evento che coinvolgerà migliaia di cinefili è in collaborazione con la Mostra d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, Fondazione Cinema per Roma, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI, gruppo Regione Lazio), Settimana Internazionale della Critica, Giornate degli Autori. Media partner dell’iniziativa sono Dimensione Suono Soft, Metro, Mymovies.it e Rete Oro.

I protagonisti del film Il Male non esiste

Gli attori del film Il Male non esiste – Fonte: NewsCinema.it

I Grandi Festival | Quali e quanti sono i film in programma?

La rassegna presenterà 50 film per un totale di 87 proiezioni con opere provenienti dalle sezioni, con opere provenienti dalle sezioni: Concorso (14 film); Fuori Concorso (2); Orizzonti (6); Giornate degli Autori (16); Notti Veneziane (8); Settimana Internazionale della Critica (4).

Tra i film premiati si segnalano: Io Capitano di Matteo Garrone (Leone d’Argento – Migliore Regia; Premio Marcello Mastroianni – Giovane Attore Emergente); Aku Wa Sonzai Shinai – Il Male non esiste di Ryusuke Hamaguchi (Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria); Zielona Granica – Il Confine Verde di Agnieszka Holland (Premio Speciale della Giuria); Memory di Michel Franco (Coppa Volpi Migliore Interpretazione Maschile); Love is a gun di Lee Hong-Chi (Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”); Vampire humaniste cherche suicidaire consentant di Ariane Louis-Seize (Vincitore del GDA Director’s Award 2023).

E si continua con Quitter la nuit di Delphine Girard (Premio del pubblico GDA 2023); Magyaràzat Mindenre Agyrazàt Mindenre – Una spiegazione per tutto di Gábor Reisz (Premio Orizzonti per il Miglior Film); El Paraìso di Enrico Maria Artale (Premio Orizzonti per la Migliore Interpretazione Femminile; Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura); Felicità di Micaela Ramazzotti (Premio degli Spettatori – Armani Beauty); Los Océanos son los verdaderos continentes di Tommaso Santambrogio (Premio Bisato d’oro 2023 per la migliore regia); Photophobia di Ivan Ostrochovský, Pavol Pekarčík (Premio Label Europa Cinemas 2023).

Dove sarà possibile vedere i film in programma?

Le sale romane coinvolte nella manifestazione cinematografica riguardano il cinema Adriano, Barberini, Farnese, Giulio Cesare, Greenwich, Intrastevere, Lux, Mignon, Nuovo Sacher, Quattro Fontane e Savoy. Mentre sul territorio regionale del Lazio, le proiezioni saranno ospitate da Multisala Moderno di Bolsena, Dream Cinema di Frosinone, Multisala Cynthianum di Genzano di Roma, Multisala Oxer di Latina, Multisala Moderno di Rieti e Cinema Palma di Trevignano Romano.

Io Capitano di Matteo Garrone

Una scena del film Io Capitano diretto da Matteo Garrone – Fonte: NewsCinema.it

Come si svolgeranno le proiezioni dell’evento i Grandi Festival?

Ogni proiezione verrà introdotta da critici ed esperti della settima arte, mentre altri appuntamenti, godranno della partecipazione di attori e registi. Tra i nomi di rilievo Micaela Ramazzotti e Matteo Garrone, entrambi con cast al seguito, le francesi Chloé Barreau e Céline Sciamma, la macedone Teona Strugar Mitevskam, l’iraniano Ayat Najafi.

Nell’elenco degli italiani provenienti dalle Giornate degli Autori e dalla Settimana Internazionale della Critica che presenzieranno alle proprie opere ci sono invece Marco Amenta, Yuri Ancarani, Alessandra Cataleta, Irene Dorigotti, Simone Isola, Dunja Lavecchia, Gianluca Matarrese, Edoardo Morabito, Patrizia Pistagnesi, Alessandro Roia, Fabio Mollo, Vittorio Moroni, Morena Terranova Pedroni, Tommaso Santambrogio e Beatrice Surano.

Quanto costerà il biglietto?

Il costo del biglietto è di € 7,00 (intero), € 6,00 (ridotto), con la possibilità di richiedere una Fidelity Card che consentirà ogni 5 ingressi 1 omaggio. L’orario della prima proiezione sarà alle ore 16:30, l’ultima alle ore 21:30. I biglietti sono acquistabili ai botteghini dei singoli cinema e in prevendita online sui siti delle singole sale.

Si ringraziano: Academy Two, Barz and Hippo, Bim, I Wonder, Lucky Red, Minerva Pictures, Movies Inspired, Teodora, Tucker; le case di produzione che hanno concesso i film e gli esercenti che mettono a disposizione le sale. Un ringraziamento speciale a Fabio Fefé che ha curato la programmazione della Rassegna; Gaia Furrer Direttrice delle “Giornate degli Autori a Roma”; Cristiana Paternó Presidente SNCCI con la Squadra del Gruppo Regione Lazio per la disponibilità dei film della “Settimana Internazionale della Critica” e il coordinamento degli incontri introduttivi alla proiezione di alcuni dei film in programma.

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Anticipazioni Netflix a Roma: tutte le produzioni italiane in arrivo, da Ozpetek a Rocco Siffredi

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anticipazioni netflix

Family Picture – Credits: Virginia Bettoja / Netflix

Tante e gustose sono le anticipazioni che spettano agli affezionati di Netflix, pronti a godere di una nuova e ricchissima stagione. Presentato a Roma, nella suggestiva cornice dello Spazio Vittoria, il palinsesto annovera serie attesissime e film dal successo garantito. 

Daniela Collu ha brillantemente condotto la presentazione, affiancata – almeno virtualmente – dalla padrona di casa, Tinny Andreatta. vicepresidente per i contenuti italiani Netflix, in collegamento video perché bloccata in casa dal Covid.

Ricordiamo che un anno fa Netflix inaugurava la sua sede a Roma, in zona Piazza Fiume, ed è stato un anno ricchissimo. Alcuni pilastri hanno infatti permesso alla piattaforma di fare letteralmente il botto: Zerocalcare, Daniele Mencarelli con la serie tratta dal suo romanzo, Tutto chiede salvezza, il fenomeno La legge di Lidia Poet.

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La legge di Lidia Poet – Credits: Lucia Iuorio / Netflix

Si tratta di “prodotti all’insegna della qualità e dell’ambizione – ci tiene a sottolineare la Andreatta –  il cui comune denominatore è l’essere storie autentiche, coraggiose e uniche. Una particolare attenzione sarà riservata ai coming of age, mentre protagoniste saranno le donne e si tratteranno temi considerati tabù, grandi passioni ed emozioni”.

Tutto chiede salvezza 2 tra le prime anticipazioni Netflix

I primi a salire sul palco sono quindi Daniele Mencarelli e Federico Cesari, per presentare la seconda attesa stagione di Tutto chiede salvezza. L’autore del romanzo da cui tutto parte, racconta di queste “vite che non ho mai abbandonato. La seconda stagione introdurrà nuovi personaggi, ma per me continuare a declinare questo tema era doveroso”.

Il giovane protagonista, celebre anche per un altro prodotto di successo Netflix quale SKAM Italia, parla del progetto come uno dei grandi regali che ti fa questo lavoro, che ti dà possibilità di poter attraversare e vivere sulla tua pelle quelle emozioni. Il regalo è anche l’apprezzamento che viene dopo”.

L’ultimo intervento è riservato a Drusilla Foer, new entry della serie, a cui preme parlare della “qualità umana: è stato un periodo che mi ha fatto bene al cuore”.

I nuovi progetti tratti da romanzi di successo

Si passa quindi a presentare due progetti nuovi: il primo è una serie young adult, liberamente tratta dal romanzo omonimo di Alice Urciuolo, dal titolo Adorazione. Al centro la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti, durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite. Protagonisti Ilenia Pastorelli, Federico Russo, Barbara Chicchiarelli e tanti altri giovani volti; Stefano Mordini siede in cabina di regia.

Il secondo progetto è una pellicola, adattamento del best seller scritto da Erin Doom, Il fabbricante di lacrime. Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni (conosciuto come Biondo) ne sono i protagonisti, diretti da Alessandro Benvenuti.

il fabbricante di lacrime anticipazioni netflix

Il gabbricante di lacrime – Credits: Loris Zambelli / Netflix

La legge di Lidia Poet 2 tra successo e new entry

Quindi è stato il turno de La legge di Lidia Poet 2, presentata da Letizia Lamartire, che torna in cabina di regia insieme a Pippo Mezzapesa e a Matteo Rovere. “Il segreto del successo è la stratificazione di storie, di generi, di toni. Matilda ha creato questo personaggio moderno, ma tutti gli attori hanno un carisma incredibile”. 

E si unisce Gianmarco Saurino, che affiancherà la De Angelis ed Eduardo Scarpetta nella prossima attesa stagione: “Porto un personaggio maschile diverso, aperto all’ascolto, questo crea un legame intellettuale con la protagonista”.

Le anticipazioni Netflix già annunciate

Sara è invece la serie ( episodi diretti da Carmine Elia) che adatta l’omonimo romanzo di Maurizio De Giovanni, con Teresa Saponangelo, nei panni di colei che dà il titolo al progetto, e Claudia Gerini.

Inganno vede protagonista Monica Guerritore, diretta da Pappi Corsicato e affiancata da Giacomo Giannotti. “Raramente mi è capitato di interpretare un personaggio così complesso nella sua crisi – spiega l’attrice romana – Racconto un’età in tutto può accadere, la follia di una donna innamorata”.

Briganti vede al centro della storia Michela De Rossi, brigantessa del Sud Italia, nel periodo subito dopo l’Unità d’Italia. “Quelle erano donne arrabbiate, che non accettavano il ruolo femminile imposto dal governo postgaribaldino. Ed è sempre questione di vita o di morte in questa serie”.

Suburraeterna riporta sullo schermo il mitico Spadino

Un grandissimo e graditissimo ritorno attende i fan di Spadino, al secolo Giacomo Ferrara. A distanza di circa tre anni dallo struggente e indimenticabile finale di Suburra – La serie, ecco SuburrAeterna, dal 14 novembre su Netflix.

suburraeterna

SuburrAeterna – Credits: Emanuela Scarpa / Netflix

“Ho iniziato a interpretare Spadino nel 2014 nel film – racconta Ferrara – Ora è diventato più maturo, ha fatto scelte personali e ha capito chi vuole essere. Ma il richiamo della Suburra è troppo forte. I tre poteri continuano la loro convivenza in città: piazze in fiamme, chiesa in crisi e governo”.

Film d’animazione e storie di famiglia tra le anticipazioni Netflix

Edoardo Leo si cimenta con il doppiaggio nel film d’animazione LEO, disponibile dal 21 novembre. Ed è proprio l’attore romano a raccontare qualcosa del progetto: “Ho pensato perché hanno chiamato me? Questo è stato un anno interessante per me, ricco di cose drammatiche. Mi sono preso il lusso di fare una cosa leggera, ma è stato molto complicato da un punto di vista tecnico. Ho dovuto interpretare un iguana di 75 anni”.

Proseguiamo con altri due  progetti seriali: il primo è scritto e diretto da Ivan Cotroneo, con Vittoria Schisano, dal titolo La vita che volevi ed è ambientato in Salento; il secondo si intitola Storia della mia famiglia e vede protagonista una coppia tanto inedita quanto affascinante, composta da Eduardo Scarpetta e Massimiliano Caiazzo.

“La storia nasce 4 anni fa, ho messo insieme vari ingredienti, tra cui la mia più grande paura e cosa vorrei insegnare alle mie figlie. Ne è venuta fuori la storia di 2 famiglie” – spiega il regista Claudio Cupellini.

Tra Ferzan Ozpetek e Rocco Siffredi

Atteso alla Festa del Cinema di Roma 2023, Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek permette al regista turco di “tornare agli anni Settanta, che mi mancano molto”. Il trailer in anteprima sembra anticipare un prezioso ed emozionante ritorno a quelle storie intime, romantiche e particolarmente rappresentative del cinema di Ozpetek.

nuovo olimpo

Nuovo Olimpo – Credits: Stefania Casellato

Diverso è il caso di Supersex, altro progetto attesissimo con Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi e Matteo Rovere dietro la macchina da presa. “Volevamo raccontare il rapporto delicato, incandescente, anche salvifico tra amore e sesso”, spiega il produttore Lorenzo Mieli.

Cristina Comencini alle prese col dopoguerra e Il Gattopardo torna in auge

Mentre ci avviciniamo alla conclusione, si parla della trasposizione del romanzo omonimo di Viola ArdoneIl treno dei bambini, diretta da Cristina Comencini. “È una storia straordinaria, che nessuno conosce, quella di questi bambini che, da Napoli e dal Lazio povero, partivano e venivano accolti al Nord, in Emilia, durante il dopoguerra. Una ferita aperta che resta anche nelle generazioni che sopravvivono”. Nel cast troviamo Stefano Accorsi, Serena Rossi e Barbara Ronchi.

Infine ecco l’adattamento del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, con Kim Rossi Stuart nei panni del protagonista. “Non ho mai visto un film ispirato a Il Gattopardo e non ho mai letto il libro, così ho avuto un approccio vergine. Ho riconosciuto nel personaggio qualcosa che mi riguardava. Piano piano mi sono reso conto di star partecipando a un kolossal”.

il gattopardo anticipazioni netflix

Il Gattopardo – Credits: Lucia Iuorio / Netflix

Anticipazioni Netflix in tema musicale

Ultimissime battute ai progetti in tema musicale, con l’arrivo, nel 2024, del format Nuova scena Rhytm+Flow Italia e con la docuserie in 5 episodi su Vasco Rossi, dal titolo Il supervissuto. “Ho voluto dare la mia versione dei fatti, per la prima volta mi sono messo in gioco in prima persona, ed è stato un tuffo nel passato e nel presente”. Gli sbagli che fai è la canzone inedita che farà da colonna sonora al progetto.

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