L’Esorcista, 5 motivi per cui la serie tv funziona

Un prete si aggira nella notte. Un cane furioso abbaia contro qualcosa. Un urlo straziante rompe il silenzio. Chi ama il cinema horror percepisce un legame con L’Esorcista, la serie che traspone sul piccolo schermo il capolavoro di William Friedkin del 1973. Ispirata all’omonimo romanzo di William Peter Blatty, L’Esorcista racconta la terrificante lotta di Padre Tomas Ortega (Alfonso Herrera) contro il demone che perseguita la famiglia di Angela Rance (Geena Davis).

Dopo Omen – Il presagioRosemary’s Baby e Scream un altro classico del cinema horror arriva sul piccolo schermo. Lo show Fox, collegato al cult con Linda Blair, debutta in Italia il 31 ottobre 2016, una data macabramente perfetta per rivivere sulla pelle l’incubo di Friedkin. Un progetto in tredici episodi che, rispolverando il mito de L’Esorcista , vi farà girare la testa di trecentosessanta gradi:

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1. Il cast da urlo

Dopo La Mosca e Beetlejuice, Geena Davis torna all’entertainment del brivido con L’Esorcista, la serie Fox che riporta in vita l’omonimo cult di William Friedkin. Un progetto ambizioso che rilancia in tv l’attrice di Thelma & Louise dopo i ruoli in Commander in Chief e Grey’s Anatomy. Ma non è tutto! Oltre allo straordinario talento della Davis, L’Esorcista conta su un cast di tutto rispetto.

L’affascinante Alfonso Herrera è Padre Tomas Ortega, un prete che “non ha sentito la chiamata di Dio” in dubbio tra l’amore e la fede. Hanna Kasulka è Casey Rance, la ragazza posseduta che replica le inquietudini della Regan MacNeil di Linda Blair. Interpreti che rendono L’Esorcista la continuazione perfetta di una delle opere più terrorizzanti della settima arte.

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2. I collegamenti con l’originale

L’Esorcista è più di un semplice reboot del franchise. La serie targata Fox si ricollega al cult di Friedkin con un twist narrativo (svelato nel quinto episodio e da noi taciuto) di grande efficacia. Sin dal pilot l’iconico theme musicale Tubular Bells di Mike Oldfield ci cala nell’atmosfera da brivido del capolavoro con Linda Blair.

Inoltre dalla seconda puntata rivediamo l’iconico vomito verde (che vi avvertiamo, sarà molto più realistico), le visioni terrorizzanti e, dulcis in fundo, le mitiche rotazioni a trecentosessanta gradi. Elementi classici aggiornati secondo le atmosfere dell’horror contemporaneo.

3. L’indagine paranormale

L’Esorcista di William Friedkin è un horror dalla struttura narrativa classica. Non ci sono colpi di scena nella terrorizzante storia di Regan, un ragazza tormentata da una crudele entità sumera. La televisione, utilizzando dei meccanismi diversi dal cinema, catalizza l’attenzione per un numero di ore superiore alla durata di una pellicola.

La serie Fox mette in secondo piano il tema delle possessioni, già affrontato in Outcast, per raccontare la storia di Padre Tomas e Padre Marcus, due esorcisti uniti dalla lotta contro il male. Il punto di forza è la struttura narrativa che, di episodio in episodio, si sviluppa come un’indagine paranormale. Uno sguardo nell’occulto che lega la serie al film del 1973 in modi che non avremmo mai immaginato.

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4. Le sfumature horror

Negli ultimi quaranta anni l’entertainment del brivido ha celebrato il capolavoro di William Friedkin riutilizzandone gli elementi topici, dalla voce demoniaca al vomito verdastro. La serie targata Fox, andando oltre il mero riepilogo di momenti di culto, strizza l’occhio all’horror contemporaneo. E non parliamo dell’upgrade narrativo sul tema demoniaco ma di una serie di dettagli che aggiornano il classico con Linda Blair.

Dalle porte che tremano alle visioni che infestano la gola della posseduta, L’Esorcista spinge l’acceleratore sull’orrore restando fedele al capolavoro originale. Le contaminazioni horror non prendono il sopravvento sulla narrazione che, tra sfumature mockumentary e influssi da brivido, rende L’Esorcista immune dallo scorrere del tempo.

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5. L’Esorcista, tra sequel e remake

Dopo sequel, prequel, parodie e remake (più o meno ufficiali) è difficile immaginare un nuovo capitolo dell’immaginario creato da Friedkin nel 1973. La Fox con L’Esorcista, riunendo le varie categorie in un solo progetto, continua la storia originale prendendone le distanze. Chi ha amato il film avrà la scusa per seguire lo show e chi, da profano, non ha mai visto la pellicola con Linda Blair, ne rimarrà ugualmente affascinato.

Trascendendo i confini cinematografici e televisivi, L’Esorcista reinventa l’orrore come non lo avevamo mai visto. Un successo che ci dimostra che, al cinema come in televisione, i cult horror non muoiono mai.

Trailer L’Esorcista