Poltergeist, la recensione del deludente remake del cult di Tobe Hooper

Il 2 luglio è uscito in tutte le sale italiane Poltergeist, l’atteso remake del classico del cinema horror di Tobe Hooper del 1982. Ma, come la maggior parte dei remake, reboot e rivisitazioni di grandi film, anche il Poltergeist prodotto da Sam Raimi, diretto da Gil Kenan ed interpretato da Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Jared Harris, Nicholas Braun, Saxon Sharbino, Jane Adams, Kyle Catlett e Kennedi Clements si è rivelato un autentico fiasco. Vediamo insieme il perché. La trama è la stessa dell’originale: i Bowen si trasferiscono in una dimora infestata da forze malvagie che, dopo aver preso il sopravvento sui vari oggetti della casa, catturano Madison (Kennedi Clements), la piccola della famiglia. Supportati dall’esperto del paranormale Carrigan Burke (Jared Harris) i Bowen iniziano una terrificante lotta per salvare Madison e scampare così alle terribili presenze che infestano la dimora.

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Quando sentiamo la parola Poltergeist la nostra immaginazione salta subito al capolavoro firmato da Tobe Hooper nel 1982. Un vero e proprio cult del cinema horror che, nonostante i trent’ anni passati dalla release originale, è rimasto a lungo immune dalla mania di Hollywood dei remake. Almeno fino ad ora. Il 2015 infatti è l’anno del rilancio della saga di Poltergeist, un rilancio che purtroppo si è rivelato a dir poco fallimentare. Il remake di Poltergeist infatti, nonostante presenti le stesse identiche situazioni del classico prodotto da Spielberg, ha un principale grande difetto: non fa paura. Tornano le sanguinose allucinazioni, gli alberi assassini, le televisioni ingloba-bambini e perfino i clown-killer ma niente è lontanamente inquietante. Ed è bizzarro perché i mezzi del cinema di oggi, 3D compreso, avrebbero dovuto rendere gli orrori mostrati nel film di Kenan ancora più vicini e tangibili. Eppure questo Poltergeist 2.0 annoia lo spettatore portandolo perfino a ridere quando proprio non dovrebbe. Ecco così l’ennesimo esempio di remake di cui nessuno sentiva il bisogno. Mentre il classico di Hooper riesce ancora oggi a spaventare le generazioni più giovani di appassionati di cinema horror, il remake firmato da Kenan è solo uno dei tanti prodotti estivi da vedere per chiudersi al fresco in una sala cinematografica. Ragion per cui vi invitiamo a rivedere il solo ed unico Poltergeist, il capolavoro firmato da Hooper che, insieme a cult come L’Esorcista e Nightmare, resta uno dei più importanti horror della storia del cinema:

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Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.