Povere Creature! spiegazione del finale | Cosa insegna Bella Baxter alle donne di oggi

Yorgors Lanthimos e Emma Stone, Povere Creature!
Yorgors Lanthimos e Emma Stone, Povere Creature!, (Foto: Ansa) – Newscinema.it

Yorgors Lanthimos e Emma Stone, Povere Creature!
Yorgors Lanthimos e Emma Stone, Povere Creature!, (Foto: Ansa) – Newscinema.it

L’ultima fatica di Yorgos Lanthimos, Povere Creature! è in gara per il Premio Oscar al miglior film, è una dissacrante rivisitazione tutta al femminile di un’inedita emancipazione post mortem con un’attenzione al dettaglio ossessiva e maniacale.

Povere Creature! di Yorgos Lanthimos, tratto da un romanzo dello scrittore scozzese Alasdar Gray, ha già conquistato il Leone d’Oro a Venezia e il Golden Globe al miglior film. Ora punta dritto dritto anche alla statuetta dell’agognato Premio Oscar.

L’ultima fatica del regista greco erge a protagonista indiscussa Emma Stone (anch’essa candidata agli Academy Awards come miglior attrice), non nuova ai lavori di Lanthimos. Povere Creature!, dunque, non è che l’emblema della retorica grottesca e ossessiva del regista, dove la fantascienza di Frankenstein viene sublimata in un’ode tutta al femminile che riempie completamente la scena, accompagnata da una non secondaria ricchezza scenografica, fotografica e di costumi.

La storia, che si serve anche delle impeccabili interpretazioni di Willem Dafoe e Mark Ruffalo, mette al centro la formazione di una libera ed autoerotica esperienza sessuale, aprendo le porte a non pochi dibattiti e osservazioni. Di seguito, la spiegazione del dissacrante finale di Povere Creature!. Ma prima, la trama.

Di che cosa parla Povere Creature!

La scena di apertura di Povere Creature! presenta una donna incinta che si lascia cadere in un fiume morendo annegata. Il dottor Godwin Baxter (Willem Dafoe), uno scienziato brillante e decisamente ortodosso la “salva”, trapiantandole il cervello del bambino che portava in grembo.

La donna, con la nuova identità di Bella Baxter (Emma Stone), torna incredibilmente a vivere, avvertendo un nuovo e sempre più profondo desiderio erotico e autoerotico di imparare di più sugli altri e su sé stessa.

Emma Stone, Povere Creature!
Emma Stone, Povere Creature!, (Foto: Ansa) – Newscinema.it

Rediviva e bramosa di esplorare, migliorarsi e apprendere, Bella decide allora di fuggire insieme a Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un avvocato noto non solo per la sua abilità nella professione, ma anche per la sua dissolutezza.

I due vivono una travolgente avventura di continente in continente ma Bella, ormai totalmente libera da ogni giudizio, limite o imposizione della “buona società”, è sempre più decisa a difendere ogni forma di disuguaglianza ed emancipazione.

Povere Creature: spiegazione del finale (spoiler)

Bella è, a tutti gli effetti, una povera creatura. Madre e figlia di sé stessa, si aggira sempre pesantemente e goffamente sullo schermo in cerca di una nuova consapevolezza di sé, di un nuovo posto del mondo.

L’intenzione poetica del regista porta la protagonista ad acquisire una moderna forma di libero arbitrio, ma va da sé che il potere di autodeterminazione custodisce sempre e per natura un lato oscuro. Nata disumanizzata e rinata disumanizzata, per essere completamente libera Bella sarà infatti prima costretta ad affrontare le proprie origini.

Povere Creature!
Povere Creature!, (Foto: Ansa) – Newscinema.it

Pertanto la protagonista decide di colmare una volta per tutte la propria sete di conoscenze tornando nelle braccia di Alfie Blessington (Christopher Abbott), un uomo violento che, nella sua vita precedente, era stato suo marito. “Con me eri felice”, le dice Alfie. “Così felice da buttarmi da un ponte?”, gli risponde Bella.

È così che, dopo aver origliato una conversazione in cui Alfie ordina al medico di mutilarla a livello genitale per estirpare la sua emancipata sessualità, Bella si ribella all’uomo e gli spara. Grazie all’aiuto dell’assistente Max (Ramy Youssef), Alfie viene neutralizzato e, per impedire che vada alla polizia, il suo cervello viene scambiato con quello di una capra.

Yorgos Lanthimos
Yorgos Lanthimos, (Foto: Ansa) – Newscinema.it

Bella a questo punto fa ritorno alla tenuta dott. Godwin Baxter, a cui ha perdonato gli esperimenti compiuti e con cui condivide un forte e contraccambiato affetto padre-figlia.

Dopo il suo ultimo respiro, si stabilisce nella casa insieme a Max, la domestica, la “capra” sui generis e la stramba Felicity (Margaret Qualley), nonché ultima creazione-esperimento dello scienziato prima di morire. Finalmente libera, Bella decide di trovare un’applicazione alla sua ossessione per i corpi, diventando un medico.

By Benedetta Pellegrini

Esperta di nuovi e vecchi media, scrivo principalmente di grande e piccolo schermo, come anche di sostenibilità, innovazione e sviluppo umano. Anagraficamente Gen Z, sono Millennial nella vita di tutti i giorni: fingo di saper usare TikTok, ma non ho mai abbandonato le agende cartacee.

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