Griselda: Sofia Vergara ineditamente drammatica | Cosa non funziona

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Griselda – (Foto: Ufficio stampa) – Newscinema.it

“L’unico uomo di cui abbia mai avuto paura è stata una donna di nome Griselda Blanco”, diceva Pablo Escobar della protagonista della nuova miniserie Netflix con Sofia Vergara

Sofia Vergara, nota soprattutto per aver interpretato Gloria in Modern Family, veste i panni di Griselda Blanco nella (quasi) omonima miniserie televisiva biografica di genere crime-drama, calandosi in un’inedita interpretazione drammatica. I sei episodi di Griselda, diretti da Andrés Baiz e prodotti da Eric Newman, hanno debuttato su Netflix il 25 gennaio 2024 e raccontano l’ascesa al potere della “Madrina” della cocaina colombiana.

I nostalgici di Narcos potrebbero dunque trovare interessante tuffarsi nella vera storia della regina del narcotraffico, nota per aver sfidato apertamente Pablo Escobar mentre gestiva un impero con fascino e ferocia e cresceva da sola tre figli. Anche se nella serie non tutto scorre come dovrebbe.

Nella buona come nella malavita, la Griselda Blanco di Sofia Vergara porta sul piccolo schermo la complessa affermazione di una donna in un “business” tutto al maschile, quale quello del narcotraffico a Miami negli anni Settanta e Ottanta. In un mondo impulsivamente spietato, fatto di violenza e prevaricazione, l’impero di Griselda è “femmina”: rilette, prende tempo e mette in atto strategie.

Griselda: la storia vera della nuova miniserie Netflix

La miniserie targata Netflix è ispirata alla vera vita dell’ambiziosa e seducente imprenditrice colombiana Griselda Blanco (Sofia Vergara), una madre premurosa che con pazienza e furbizia ha messo in piedi uno dei cartelli di droga più redditizi della storia.

Il feroce impero di Griselda, che affonda le proprie radici nella Miami degli anni Settanta e Ottanta, le fece dunque guadagnare il soprannome di “Madrina” della droga.

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Griselda – (Foto: Ansa) – Newscinema.it

Nel cast della miniserie troviamo anche la cantante colombiana Carolina Giraldo, meglio nota come Karol G. Quest’ultima riveste il ruolo di Carla, intima amica e confidente di Griselda di Medellín, arrivata a Miami insieme ad altre prostitute per aiutarla nel contrabbando della cocaina con un business tutto al femminile.

Che cosa funziona

In questa vera trasposizione sullo schermo della regina della cocaina colombiana, a spiccare senza ombra di dubbio è l’interpretazione ineditamente drammatica di Sofia Vergara, che le si addice più di quanto non fosse pronosticabile.

Più a suo agio e credibile nelle battute in spagnolo rispetto a quelle in americano, trucco, protesi e parrucco le avvolgono il volto fino a farla sembrare irriconoscibile, o comunque molto distante dall’avvenenza fisica di Gloria in Modern Family.

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Griselda – (Foto: Ufficio stampa) – Newscinema.it

Dal momento che molti aspetti della controversa figura di Griselda Blanco restano tuttora avvolti nel mistero, la serie è un buon punto di partenza per esplorare in maniera efficace la vita della Madrina della droga.

Nonostante le buone premesse si perdano, strada facendo, in una paura tutta al femminile (proprio come il fulcro della serie stessa), la narrazione resta scorrevole, spedita e senza momenti vuoti, grazie anche all’ottima selezione musicale che scandisce ogni sequenza.

E che cosa no

Rispetto ad altri prodotti simili, Griselda racconta l’ascesa di un impero gestito da una donna, con tutto quello che ne consegue. È proprio qui, infatti, che incontriamo i primi intoppi: una narrazione che scorre in tutto e per tutto in maniera estremamente spedita, pecca proprio nella caratterizzazione della donna protagonista, che è l’unica a procedere a singhiozzi.

Madre di tre figli, Griselda darebbe la vita per loro, ma questo non le impedisce di uccidere a sua volta donne o civili. Eppure, è come se regia e scrittura avessero paura di raccontare un personaggio femminile tanto affascinante quanto controverso, alternando continuamente la spietatezza a momenti di fragilità. Così facendo, è come se la narrazione volesse convincere il pubblico che Griselda faccia quello che fa per i figli.

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Griselda – (Foto: Ufficio stampa) – Newscinema.it

Esattamente come questa scusa retorica non era credibile per Walter White di Breaking Bad (“Non lo hai mai fatto per noi, lo hai fatto per te”, gli dice la moglie Skyler alla fine), allo stesso modo l’attenuante non regge per Griselda.

Quest’ultima, scappata dalla Colombia a Miami, riceve infatti l’esplicita possibilità di lavorare in maniera onesta nell’agenzia di viaggi di un’amica, eppure declina. La verità, dunque, è che Griselda sceglie arbitrariamente il narcotraffico non solo perché bramosa di denaro, ma anche perché affamata di potere, controllo e seduzione.

La sceneggiatura, allora, potrebbe forse porsi meno remore nel plasmare l’attività criminosa di una donna oggettivamente malvagia, spietata e crudele. Basterebbe trattarla, semplicemente, in una maniera più realistica.

Tuttavia, forse perché si fatica ancora a raccontare le donne con la stessa onestà con cui si raccontano gli uomini, la serie cerca per tutto il tempo di innalzare in qualche modo la figura di Griselda, anche se non ce n’è bisogno.