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Sotto le foglie, la recensione: a lezione dal Maestro Ozon

In sala dal 10 aprile e presentato in anteprima al Rendenz-Vous Festival, Sotto le foglie è il nuovo splendido lavoro di François Ozon, già campione di incassi in Francia.

4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

François Ozon resta uno dei migliori autori in circolazione. La dimostrazione lo sono i numerosi successi ottenuti con ognuno dei suoi titoli (Frantz, 8 donne e un mistero), da ultimo Sotto le foglie. L’ultima fatica in cabina di regia ha già fatto registrare incassi da record al box office francese (con 700.000 spettatori), dove è uscito il 2 ottobre 2024.

A ciò si aggiungano una nomination ai César per la Miglior attrice (Hèléne Vincent), il Premio della giuria per la miglior sceneggiatura e quello al Miglior attore non protagonist (Pierre Lottin) al Festival International du Film de Sain Sebastian.

A distanza di qualche mese, quindi, eccoci anche in Italia ad avere la possibilità di ammirare la nuova opera di questo autore. L’anteprima alla 15esima edizione del Rendez-Vous Festival, alla presenza di Ludivine Sagnier, ne anticipa l’uscita di qualche giorno, programmata per il 10 aprile nelle sale italiane, grazie alla BIM Distribuzione.

Sotto le foglie | La trama del nuovo film di François Ozon

Michelle (la bravissima Vincent) è una donna con un passato ingombrante alle spalle, che ha reso il suo rapporto con la figlia Valérie (Sagnier) estremamente difficile. Per quanto tenti di trovare un canale di comunicazione con lei, si trova davanti quasi sempre un muro.

Per fortuna, le cose vanno meglio con il nipote, il piccolo Lucas (Garlan Erlos), che la adora e vorrebbe trascorrere molto più tempo con la nonna. Le vacanze estive sembrano una scusa perfetta per farlo, dal momento che tra la madre e il padre, con la recente separazione, non corre buon sangue.

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Garlan Erlos ed Hèléne Vincent in Sotto le foglie (Foto: ufficio stampa) – Newscinema.it

Se non che un incidente rovina i programmi di Lucas e Michelle. Quest’ultima, dopo aver raccolto funghi in campagna con la sua migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko, altra eccezionale interprete) e averli attentamente selezionati, li cucina per la figlia.

Valérie finisce in ospedale per un’intossicazione alimentare e sospetta che la madre lo abbia fatto apposta, ripartendo subito per Parigi assieme al figlio.

La lezione del noir per parlare di seconde occasioni

Sotto le foglie

prende in prestito le grandi lezioni dei migliori noir, giocando con le atmosfere e i dubbi che sorgono spontanei e che vengono via via instillati dai vari personaggi.

Michelle sembra una donna sincera, generosa e innocua, mentre la figlia tutto l’opposto. Eppure, nel passato della donna più anziana si cela qualcosa che ha incrinato, una volta e per tutte, il suo rapporto con Valérie.

Ma può un errore, o meglio una scelta difficile, incrinare per sempre una relazione e macchiare l’esistenza di una persona? La domanda ricorre spesso nel corso della narrazione, anche quando incontriamo il personaggio di Lottin, che interpreta il figlio carcerato di Marie-Claude, Vincent.

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Hèléne Vincent e Josiane Balsko in Sotto le foglie (Foto: ufficio stampa) – Newscinema.it

Sotto le foglie parla di seconde occasioni, di responsabilità e di scelte, ma anche di riconoscenza, amore e amicizia. Se le prime tematiche sono sicuramente il fulcro della pellicola, oltre che gli spunti di maggiore interesse, le altre servono a rendere il quadro più vero ed emozionante.

Le intense prove attoriali sostengono la solida scrittura, così come le location della Borgogna facilitano il lavoro della fotografia; la colonna sonora fa il resto.

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