Festa del Cinema di Roma 2016: Snowden, il nuovo biopic di Oliver Stone

Non è stato semplice scrivere la sceneggiatura di questo film, rendendo comprensibili le numerose informazioni tecniche ed informatiche che Snowden ci aveva dato” ha dichiarato Oliver Stone, ospite alla Festa del Cinema di Roma 2016 per presentare in anteprima il suo nuovo film Snowden, distribuito da BIM il prossimo 1 Dicembre 2016. Molti avranno visto il documentario del 2014, Citizenfour di Laura Poitras, che ha mostrato l’intervista completa realizzata all’interno di una camera d’albergo di Hong Kong, in cui Snowden ha rivelato tutti i dettagli della sua scoperta sui programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti ai giornalisti di The Guardian.

Sacrificare tutto per la verità

Questo progetto, ovviamente più realistico per la sua natura di documentario, non è da paragonare al lavoro di Stone che completa in un certo senso il ritratto di questo giovane esperto informatico americano che ha scoperto il lato oscuro del suo Paese e ha deciso di sacrificare la sua vita per la verità, realizzando un vero e proprio biopic. Come ha sottolineato Stone parlando del pensiero di Snowden su questo adattamento cinematografico della sua storia “a lui è piaciuto molto e lo ha definito il più realistico possibile, rendendosi conto che abbiamo usato degli attori per raccontare una storia che ha richiesto molto tempo”. Ma cosa è successo prima che Edward Snowden ha lasciato il suo lavoro alla National Security Agency nel 2013 per volare ad Hong Kong e rivelare al mondo informazioni top secret sulle intercettazioni illegali e sulla violazione della privacy da parte del governo americano?

snowden film

Amore e odio per l’America

Snowden parte dalle prime sperimentazioni ed incarichi professionali dell’esperto informatico, descrivendo anche l’aspetto personale ed emotivo della sua vita. Mette il suo talento al servizio della CIA, ha un buon lavoro ed inizia una storia d’amore sincera e delicata, ma la sua etica lo mette di fronte ad una scelta che gli cambierà la vita. “Chiunque riveli segreti riguardanti il mondo militare o il governo è considerato subito un cattivo dagli americani che, infatti, non hanno capito in gran parte quello che è accaduto” ha spiegato il regista che per realizzare il film ha potuto contare solo su produzioni europee, tra Francia e Germania. Dal film emerge la figura di un giovane uomo in conflitto con le sue convinzioni politiche e morali, che insegue il mito della verità, sacrificando la sua libertà. Da convinto conservatore innamorato del suo Paese, vede sgretolarsi davanti a sé la validità delle teorie sulle quali ha costruito il suo lavoro e la sua vita.

snowden Oliver Stone

Secondo me è un film kafkiano, in cui il personaggio fa delle cose fuori legge senza rendersene conto, e l’epilessia ha senso per raccontare la sua morte interiore, e il motivo per cui egli ha fatto quello che ha fatto. Lui era favorevole al fatto di sorvegliare i terroristi, per una sorveglianza mirata ad un sospetto valido, ma dispositivi di sorveglianza di massa non hanno senso” ha spiegato Stone durante la conferenza stampa. La sceneggiatura ha affrontato la sfida di rendere chiaro e comprensibile una mole di informazioni tecniche altrimenti difficili da metabolizzare. E l’esperimento è riuscito, portando sul grande schermo un thriller drammatico con momenti degni della più classica spy story. Il film ha un buon ritmo e non si avverte la lunga durata, anche grazie ad un cast scelto e di alto livello che, accanto ad un ottimo Joseph Gordon-Levitt ritrova Melissa Leo, Zachary Quinto, Nicolas Cage, Shalene WoodleyRhys Ifans.

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