Stasera in tv: Into the Storm | 5 motivi per vedere il film catastrofico

Questa sera alle 21.30 su Italia Uno, verrà trasmesso il catastrofico Into the Storm diretto da Steven Quale e interpretato da Richard Armitage, Sarah Wayne Callies, Jeremy Sumpter, Nathan Kress, Matt Walsh, Kyle Davis, London Elise Moore, Jon Reep, Arlen Escarpeta e Scott Lawrence. Uscito nel 2014, grazie alla tecnologia CGI, utilizzata per rendere veri i tornado che si abbattono su una cittadina americana, risulta essere tra i migliori film dedicati ai disastri causati dalla natura, insieme all’indimenticabile Twister. Per convincervi a vederlo, ecco 5 motivi che vi faranno stare con il fiato sospeso. Intanto, ricordate di vedere il trailer del film inserito a metà pagina, per avere un’anteprima di ciò che vi aspetterà questa sera.

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Come comportarsi durante un uragano

Alcuni storceranno un po’ il naso nel leggere il titolo di questo paragrafo. In realtà, una situazione assurda e al limite dell’umano, non è escluso che possa accadere anche nella realtà. Magari invece di un poker di tornado, potrebbe essercene solo uno. Fatto sta che la calma e il sangue freddo in questo tipo di situazioni saranno le uniche armi a vostro favore per non andare contro la morte. Unito a questo, anche la consapevolezza di alcune regole da mettere in pratica, come potrete vedere anche nel trailer in basso.

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La versione 2.0 di Twister

Chi è appassionato di disaster movie, che vedono eruzioni vulcaniche, tempeste di fulmini, nevicate apocalittiche e tsunami devastanti, non si sarà perso di certo il film cult Twister. Sotto alcuni punti di vista questa versione di Quale, ricorda vagamente il lungometraggio diretto da Jan de Bont nel 1996. È pur vero che non stiamo sullo stesso livello, qualitativamente parlando, ma è altresì vero, che Into the Storm è un film che si lascia godere e nel quale l’adrenalina è una costante compagna di viaggio. Per questo motivo, se avete amato Twister dovete dare almeno una possibilità a questo film.

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Tridimensionalità senza 3D

Uno dei punti a favore di questo film sta nel punto di vista che il regista ha voluto offrire allo spettatore, facendolo immergere completamente nella vicenda narrata. Quando vede le persone volare, i tetti delle case scoperchiati, fulmini caduti a pochi metri di distanza, se visto in una circostanza adeguata, rende lo spettatore parte attiva del film. Per questo, il paragrafo è stato chiamato ‘tridimensionalità’ senza aver usufruito della tecnologia del 3D, e per essere un B-Movie, non è una cosa di poco conto.

I cacciatori di tornado

Coloro che vengono apostrofati con aggettivi – come dire – poco carini, vengono chiamati ‘Cacciatori di Tornado’. Avete presente quando nella vita reale, al Tg o in internet vengono postati dei video eclatanti che ritraggono tornado di immense dimensioni? Bene. Questo è il loro lavoro. C’è chi lo fa per fanatismo, chi per spavalderia, chi per dimostrare che non ha paura di niente e di nessuno e chi per lavoro o per meglio dire, per ricerca. Nel film questa figura professionale viene messa in luce con un team di cacciatori che si uniscono al professore di liceo, in cerca di suo figlio. Il loro lavoro che spesso passa per hobby, in realtà è un lavoro molto utile per tutta l’umanità e per i meteorologici che cercano di tenere sotto controllo fenomeni devastanti come questo.

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Gli effetti speciali promossi con lode

Il film inizia con la classica cerimonia dei diplomi di un liceo americano, fatto di toghe blu, sedie di legno bianche sul prato e l’applauso dei presenti per i ragazzi. Tutto viene interrotto bruscamente da una banale pioggia che ben presto si trasformerà nell’incubo della cittadina di Silverton. Con estremo stupore e felicità posso dirvi che gli effetti speciali, fiore all’occhiello del film Into the Storm, non tardano ad arrivare e via via aumentano nel corso della storia. Tra i momenti più ‘belli’ solo da un punto di vista visivo, il tornado di fuoco.