Venezia 80: Cecilia Rodriguez salta la fila perchè “big influencer” | La gente protesta

Cecilia Rodriguez Venezia 80
Cecilia Rodriguez a Venezia 80 (Foto: Instagram) – Newscinema.it

Tra le feste da non perdere al Lido di Venezia nei giorni della Mostra del Cinema c’è stato l’esclusivo party Campari. Tanti ospiti, belle idee interattive, ma una cosa ci ha deluso.

Campari è Main Sponsor di Biennale Cinema per il sesto anno consecutivo e ha animato il Lido di Venezia con una serata all’insegna del glamour in una location d’eccezione: l’iconico Hotel Des Bains sul lungomare, a pochi km dal Palazzo del Cinema.

Gli ospiti hanno potuto vivere appieno l’atmosfera Campari con un’experience sensazionale: il Foyer dell’Hotel ha accolto gli invitati con l’iconico Rosso, mentre alla Reception sono state consegnate le chiavi per iniziare un vero e proprio viaggio nella Passione e nella Creatività. Infine, una sosta al Bar storico, assaporando la suggestiva selezione di cocktail creati appositamente per l’occasione per poi attraversare il tunnel esperienziale dal sapore cinematografico che ripercorre la storia dell’Hotel attraverso le pellicole del Grande Schermo.

Tra gli invitati speciali all’evento sono stati presenti Malika Ayane, Cecilia Rodriguez, Gianluca Gazzoli, Paolo Ruffini, Paola di Benedetto, Pierpaolo Petrelli, Giulia Salemi. Noi abbiamo vissuto l’esperienza direttamente, partecipando alle varie attività previste ed esplorando la suggestiva location. Vi raccontiamo come è andata, ma anche alcuni dettagli che ci hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca.

Gli influencer saltano le file

Quando siamo arrivati alla festa Campari siamo stati subito colpiti dall’ingresso tinto di rosso con il logo Campari in alto che accoglieva gli ospiti. Abbiamo apprezzato la cura nell’organizzazione dell’evento con l’area photocall dove potersi scattare una foto con il pannello brandizzato, i bagagli vintage e la reception di un albergo intrigante con tanto di concierge che, dopo aver recitato la sua parte, ci ha dato in regalo un gadget da tenere per ricordo.

Poi gli spritz favolosi preparati con molta cura da barman esperti e gli interni arredati con gusto che si sono gradualmente affollati di invitati, oltre a ballerini con outfit scelto a tema che hanno intrattenuto i presenti con una performance di ballo coinvolgente e cool. Insomma tutto molto bello, ma tra le proposte “interattive” c’era la possibilità di realizzare un video in slow motion come fanno agli attori di Hollywood la Notte degli Oscar. Ci siamo messi in fila per provare e, dopo mezz’ora di attesa, proprio quando era arrivato il nostro turno…niente da fare.

Una ragazza, presumibilmente dell’organizzazione, ci ha bloccato facendo strada per far passare qualcuno prima di noi esclamando: “Scusate ma dobbiamo farlo fare a una ‘big influencer’ prima”. Noi un po’ perplessi abbiamo cercato di capire chi fosse e poi abbiamo visto Cecilia Rodriguez che, pestando accidentalmente i piedi, è andata alla postazione per girare il suo video. Ma lo ha provato varie volte e l’attesa si è prolungata ulteriormente, scatenando il disappunto delle persone in fila che giustamente non capivano come mai dovesse accadere questo.

La sorella di Belen si è scusata dicendo: “Sono loro che lo fanno fare, mi dispiace” e si è mostrata sinceramente costernata dalla situazione, ma quando finalmente lei è andata via, ci hanno nuovamente bloccato per far passare avanti altri influencer invitati.

Gli influencer sul red carpet di Venezia: la polemica

La percezione quindi è stata alquanto spiacevole poiché in un periodo storico in cui non si parla altro che di inclusione, uguaglianza, tolleranza, discriminazione e parità di classi sociali, questo favorire personaggi dei social per dei numeri suona un po’ classista e poco elegante.

Le soluzione per evitare questo disguido potevano essere molteplici, come organizzarsi un momento prima dell’inizio del party per fare contenuti con gli influencer e gli ospiti vip, per poi aprire le porte e far sentire tutti gli invitati allo stesso livello. Oppure fare due file diverse, per esempio. Insomma una caduta di stile che ci spinge a unirci in parte alla polemica di Gue Pequeno di questi giorni che ha fatto notare come sul red carpet di Venezia 80 abbiamo sfilato molti influencer che di cinema non se ne intendono molto.