Speciali
10 horror che anche i bambini possono guardare
Nonostante il genere horror sia principalmente prerogativa del mondo degli adulti, nel corso degli ultimi anni abbiamo potuto apprezzare delle interessanti pellicole che, pur sfruttando temi cari alla tradizione orrorifica, sono state pensate per raggiungere il più vasto pubblico possibile. Attraverso il cartone animato e la “teen comedy” diversi registi hanno tentato di affrontare il genere da una prospettiva più giocosa e adatta ai più piccoli, senza per questo indugiare su momenti di genuina tensione. Ad esempio la trasposizione cinematografica dei Piccoli Brividi di R.L. Stine, in dirittura di arrivo anche nel nostro Paese, è riuscita a ottenere un ottimo successo al botteghino, a dimostrazione di come questo filone sia ancora in grado di appassionare grandi e piccini. Ecco una lista di dieci film dell’orrore da poter vedere in compagnia di tutta la famiglia.
1) ParaNorman
Molto probabilmente concedere un po’ di tempo al proprio figlioletto per vedere insieme questa pellicola di Chris Butler e Sam Fell può rivelarsi uno dei migliori regali possibili. Divertente, intenso e soprattutto intelligente per i temi che tratta e per la maniera in cui li affronta. Pochi film riescono a catturare come ParaNorman il dramma di sentirsi “emarginati” e “diversi”, lasciando una importante lezione sul perdono e sulla tolleranza nei confronti del prossimo. Il tutto è inoltre confezionato elegantemente in una storia ricca di mostri, zombie e streghe, coinvolgente, mai banale e soprattuto ben narrata. Come se non bastasse il film è pregno di un irresistibile gusto anni ’70 in grado di stimolare anche i più accaniti cultori del cinema di genere, con richiami al lavoro di Mario Bava e alla strampalata tradizione orrorifica giapponese. Imperdibile.
2) Monster House
Diretto da Gil Kenan e prodotto da due mostri sacri come Robert Zemeckis e Steven Spielberg, Monster House si è fatto subito riconoscere per gli impressionanti meriti tecnici. E’ la seconda pellicola, infatti, dopo Polar Express, ad essere stata girata interamente con la tecnica del performance capture, e uno dei primi film ad essere proiettati grazie al meccanismo del RealD Cinema. Il film riprende inoltre alcuni tòpoi tipici del genere orrorifico, collocando temporalmente la vicenda durante la notte di Halloween e utilizzando come ambientazione la tipica casa infestata. Questa volta, però, il maniero non si configura come semplice locus horridus bensì come personaggio indipendente, dotato di coscienza e connotazioni umane (bellissima la scena in cui i protagonisti vengono letteralmente vomitati dalla casa). Un film divertente e ben costruito che, sotto la colorata superficie, nasconde non poche macabre trovate.
3) Hocus Pocus
Il film di Kenny Ortega fu piuttosto maltrattato dalla critica specializzata, rivelandosi persino un flop al botteghino nel momento del rilascio statunitense nel 1993. Nonostante ciò, la pellicola, come spesso accade, ha guadagnato con il passare degli anni lo status di piccolo “cult”, venendo rivalutata da molti proprio grazie alla sua intrinseca eccentricità e follia. Si tratta di una stravagante commedia ambientata, ancora una volta, durante la notte di Halloween, con protagoniste tre vecchie sorelle che, volendo ritornare giovani, decidono di rapire una piccola bambina per prenderne la linfa vitale. E’ un film che ancora oggi riesce a divertire, risultando perfetto per una piacevole serata in famiglia.
4) Coraline e la Porta Magica
Probabilmente uno dei film di animazione più belli degli ultimi dieci anni, il film di Henry Selick è tratto dal romanzo illustrato del geniale scrittore Neil Gaiman, già autore di altri capisaldi della letteratura moderna quali Sandman e American Gods. Il film, realizzato in uno stop-motion tanto caro a Tim Burton e già utilizzato dallo stesso regista per il precedente Nightmare before Christmas, narra la storia della curiosa e instancabile Coraline, la quale, durante una delle sue passeggiate per la grande casa in cui si è appena trasferita, scopre una piccola porta nascosta. Ben presto capirà che il minuscolo passaggio conduce inspiegabilmente in un mondo parallelo, in cui i genitori, diversamente da quelli reali, sempre impegnati con il lavoro e gli imprevisti della vita quotidiana, sono felici e spensierati, sempre pronti ad accontentare e viziare la propria bambina. Alcune inquietanti rivelazioni, però, spingeranno Coraline a scappare da questa dimensione fittizia per tornare dai suoi veri parenti. Data la profonda cultura letteraria che da sempre contraddistingue i lavori di Gaiman, la storia è ricca di riferimenti e citazioni a opere contemporanee e del passato. Per esempio le rappresentazioni teatrali di Mrs. Spink e Mrs. Forcible sono rispettivamente ispirate al Canto delle Sirene di omerica memoria e alla Nascita di Venere di Botticelli. Nella stessa sequenza, inoltre, le due signore recitano uno dei brani più famosi dell’Amleto shakespeariano, ovvero il monologo What a piece of work is a man. Infine, una delle sequenze più belle e famose della pellicola vede la giovane protagonista immersa nella suggestiva ambientazione della Notte Stellata di Vincent Van Gogh.
5) Ghostbusters
Film manifesto degli anni ’80, caratterizzato da personaggi divenuti ormai delle vere e proprie icone cinematografiche, dal dott. Peter Venkman interpretato da Bill Murray al Ray Stantz incarnato da Dan Aykroyd, Ghostbusters rimane ancora oggi una delle scelte migliori per un film da vedere con tutta la famiglia. E’ innegabile, infatti, che la pellicola abbia continuato ad appassionare ed influenzare anche le generazioni successive con la stessa efficacia con cui fece innamorare milioni di ragazzi nel 1984, tanto da essere inserito al ventottesimo posto nella lista delle migliori cento commedie statunitensi di sempre dell’American Film Institute. Nonostante il target famigliare, però, la pellicola non lesina di un linguaggio spesso colorito e di momenti realmente inquietanti e spaventosi.
6) The Witches
Realizzato per il pubblico dei più piccoli, questa pellicola di Nicolas Roeg, tratta da un racconto di Roald Dahl, nasconde più di un motivo per essere riscoperta e rivalutata. Divertente e immaginifica, The Witches riesce a catturare gli spettatori nelle pieghe di una storia interessante e ricca di spunti maturi, in grado di rendere giustizia al materiale letterario da cui è tratta. Un ottimo film sul sempre più spesso labile confine tra bene e male, perfetto per una visione spensierata e nostalgica.
7) Monster Squad
Nonostante Shane Black sia maggiormente conosciuto per i suoi polizieschi ricchi di spunti noir e azione adrenalinica, la pellicola del 1987 realizzata con Fred Dekker rappresenta una piacevole parentesi nella sua prolifica produzione. La storia narra del tentativo di Dracula di chiamare a raccolta un gruppo di mostri, ripescati dall’immaginario classico, con cui conquistare il controllo del mondo intero. Gli unici in grado di fermare il malefico team saranno dei giovani e imperterriti ragazzini. Grazie al talento di Black nel confezionare dialoghi sempre intelligenti e brillanti, Monster Squad rappresenta un piccolo assaggio anni ’80 che anche i più giovani cinefili potranno facilmente apprezzare.
8) Gremlins
Diretto da quello che molti considerano come il vero e unico padre del filone del “teen horror”, Joe Dante, il film è un capolavoro di regia e sceneggiatura. Sotto il patinato aspetto da film di Natale per famiglie si nasconde una profonda e dura critica sociale al capitalismo e alla società contemporanea. Le piccole creature, all’apparenza tenere e innocue, trasformeranno la notte del 25 dicembre in un vero e proprio incubo, mostrando la loro indole cattiva e distruttiva. Da segnalare anche lo splendido, e completamente folle, secondo capitolo, in cui Dante, ormai libero di potersi esprimere al meglio, decide di dar sfogo al suo spirito più anarchico e ribelle. Le tre regole per prendersi cura dei pestiferi Mogwai sono ormai divenute parte integrante della nostra cultura popolare.
9) La famiglia Addams
Molti dei giovani di oggi sono cresciuti accompagnati dagli iconici membri della famiglia più famosa del mondo dell’orrore, apparsa per la prima volta in alcune vignette umoristiche pubblicate sul settimanale The New Yorker nel corso degli anni trenta. Il film di Barry Sonnenfeld rappresenta una delle trasposizioni più conosciute e apprezzate dei folli personaggi partoriti dalla mente di Charles Addams, in grado ancora oggi di far divertire i più piccoli grazie al sempre efficace umorismo e alla eccentricità dei protagonisti. Inoltre è impressa nell’immaginario collettivo la performance di Christopher Lloyd nei panni del folle Zio Fester.
10) Nightmare before Christmas
Impossibile non citare infine il celeberrimo film di Henry Selick, divenuto un cult tra i ragazzi di almeno tre differenti generazioni, grazie alla straordinaria colonna sonora e al riuscitissimo cast di personaggi, dall’eroico e scheletrico Jack Skellington al tenero Zero, passando per il malefico antagonista Oogie Boogie. Inutile dilungarsi: da vedere almeno una volta nella propria vita.
Se ti è piaciuta questa lista, dai una occhiata a Le 8 discussioni che animano da sempre i fan dei film horror.
Speciali
I 5 attori che sono morti più volte al cinema

L’attore John Hurt con 39 morti – Fonte: Ansa Foto – Newscinema.it
Sapete quali sono gli attori che sono morti più volte sul grande schermo? Un nome ha addirittura un record incredibile.
A Hollywood stilare classifiche per scoprire quali sono gli attori e attrici più pagate è all’ordine del giorno. Mossi dalla curiosità degli spettatori, testate importanti tipo Forbes, si è attivata spesso per poter redigere una Top 5 o Top 10 di questo tipo.
Questa volta però, l’argomento che ha visto la presenza di diversi nomi del firmamento cinematografico internazionale è la morte. Quante volte ci è capitato di vedere dei film con lo stesso attore e questo – puntualmente – si è trovato suo malgrado a fare una brutta fine, per l’ennesima volta? Secondo una ricerca di qualche anno fa i risultati sono i seguenti, ma è sempre in aggiornamento la lista ovviamente.
John Hurt – 39 volte
In America una volta venne redatto un articolo dedicato all’attore Sean Bean, annoverato come uno degli attori più predisposti alla morte in scena. A quanto pare però, qualcosa sembra essere cambiato oppure il povero Bean non è stato frutto solo di un pezzo giornalistico provocatorio. La palma dell’attore con più morti in carriera è l’attore britannico John Hurt, con 50 anni di carriera e la bellezza di 39 scene di addio alla vita. A Gennaio 2017 purtroppo l’attore ha lasciato questa vita nel mondo reale, ma è sempre ricordato per la sua carriera incredibile.
Questi i film coinvolti: The Wild and the Willing, Sinful Davey, A Man for All Seasons, 10 Rillington Place, The Ghoul, East of Elephant Rock, Spectre, Alien, The Elephant Man, Heaven’s Gate, The Osterman Weekend, The Hit, After Darkness, The Black Cauldron, Jake Speed, Spaceballs, Aria, Deadline, Little Sweetheart”, “Scandal”, “L’Oeil qui ment”, “Monolith”, “Even Cowgirls Get the Blues, Contact, The Climb, All the Little Animals, You’re Dead, Lost Souls, Hellboy, Pride, Tabloid, The Proposition, V for Vendetta, Outlander, Boxes, An Englishman in New York, Ultramarines, Whistle and I’ll Come To You, Tinker Tailor Soldier Spy.

Il secondo classificato Sean Bean – Fonte: Ansa Foto – Newscinema.it
Sean Bean – 25 volte
Ed ecco l’amatissimo Sean Bean pronto a difendere il suo secondo posto, seguito da altri attori che vedremo a breve. Un distacco di 14 morti da John Hurt, non di poco conto, ma imputabile agli anni di carriera, inferiori nel suo caso. Tuttavia, la prospettiva di partecipare ad altri progetti cinematografici è altissima e chissà che prossimamente non ci possa essere un cambio della guardia.
Ecco i 19 titoli che ha visto Sean Bean dire addio al mondo: Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello, Caravaggio, War Requiem, The Field, Lorna Doone, Patriot Games, GoldenEye, Airborne, Essex Boys, Don’t Say a Word, Equilibrium, The Island”, “Far North, The Hitcher, Outlaw, Cash, Death Race 2, Black Death, Age of Heroes.

Michey Rourke – Fonte: Ansa Foto – Newscinema.it
Mickey Rourke – 19 volte
Questo numero 19 torna prepotente per la seconda volta, risultando comunque un numero davvero importante. Aver interpretato per lo più personaggi in netto contrasto con il protagonista, essere etichettati come i cattivi della storia, è sicuramente un motivo più che valido del perchè Michey Rourke si trovi in questa classifica.
Scopriamo insieme quali sono i film in cui muore per ben 19 volte: A Prayer for the Dying, Rumble Fish, Johnny Handsome, Picture Claire, Iron Man 2, C’era una volta in Messico, Sin City, Killshot, Passion Play, Immortals, Double Team, Francesco, White Sands, Bullet, Fall Time”, “Desperate Hours, The Last Outlaw, Spun e Man on Fire.

Gary Busey con 19 morti – Fonte: Ansa Foto – Newscinema.it
Gary Busey – 19 volte
Come nel caso di John Hurt, avere alle spalle così tanti anni di carriera, porta ad avere un’incidenza più alta nella classifica degli attori morti più volte sul grande schermo. Per Gary Busey, l’antagonista per antonomasia, a volte veniva chiamato dai casting, solo per offrirgli delle parti che sarebbe morte nel giro di pochi minuti.
Ecco i film che ai quali Gary Busey ha donato anima e soprattutto corpo al cinema: The Magnificent Seven Ride, Lolly-Madonna XXX, Hex, The Buddy Holly Story, Straight Time, Lethal Weapon, Hider in the House, Predator 2, Point Break, Wild Texas Wind, The Firm, Under Siege, Drop Zone, Surviving the Game, Man with a Gun, Lethal Tender, The Rage, Soldier e The Gingerdead Man.

Il grande Robert De Niro – Fonte: Ansa Foto – Newscinema.it
Robert De Niro – 17 volte
Ed infine a chiudere la TOP 5 degli attori che sono morti più volte al cinema, arriva Robert De Niro. Un nome che ha preso parte a dei capolavori del cinema internazionale, diretto da fior fiori di registi, i quali in accordo con la sceneggiatura, hanno fatto in modo che spiccasse tutto il suo talento, anche nel morire.
La lista è più breve ma con film al suo interno: Bloody Mama. Bang the Drum Slowly, Mean Streets, 1900, Brazil, The Mission, Cape Fear, This Boy’s Life, Mary Shelley’s Frankenstein, Heat,The Fan, Jackie Brown, Great Expectations, 15 Minutes, Hide & Seek, Machete e New Year’s Eve.
Speciali
La scena peggiore della trilogia di Batman di Christopher Nolan

Batman Newscinema.it
Vediamo insieme qual è stata per il web la scena peggiore della trilogia di Batman di Christopher Nolan. Vi diciamo solo che c’entra un cattivo e sicuramente il padre non ne sarebbe per niente fiero.
Ecco qual è stata la scena peggiore che appare nella trilogia di Batman ideata da Christopher Nolan che ha scioccato tutti i fans. Non c’era quello stile subdolo che ci si aspetta da un villain, per questo la sua performance ha deluso molto, anche perché suo padre aveva molta più grazia pur essendo stato un cattivo peggiore.
A prescindere da questo, il mondo che Nolan ha costruito attorno a Batman è stata considerata la visione migliore di tutti, sul super eroe alato, in quanto c’era tutto quello che ci si aspetta dall’uomo pipistrello secondo la storia dei fumetti. Poi vabbè non aver trovato più il grande Heath Ledger, nei panni di Joker, è stato un duro colpo per tutti.
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La trilogia più vista di sempre
Cristopher Nolan ha dato alla luce una trilogia di tutto rispetto, amata tutt’ora nonostante siano passati molti anni dall’uscita dell’ultimo capitolo della saga, incentrata su uno dei super eroi più amati di sempre, cioè Batman. Di film basati su questo personaggio dei fumetti DC Comics ne sono usciti molti, ma la storia che si assapora in questa serie, è qualcosa di eccezionale in quanto c’è la dose giusta di tutto, dolore, vendetta e speranza.
Questa trilogia è composta da Batman Begins, uscito nel 2005, Il cavaliere oscuro uscito nel 2008 e infine Il cavaliere oscuro – il ritorno uscito nel 2012. Tra i vari nomi del cast che sono comparsi nelle varie pellicole, sicuramente i protagonisti indiscussi restano Christian Bale, Michael Caine, Liam Neeson, Katie Holmes, Gary Oldman, Morgan Freeman, Heath Ledger e molti altri.
La storia che segue le vicende dell’uomo pipistrello impegnato a mantenere segreta la sua identità quando non indossa i panni di Batman, mentre cerca di tenere al sicuro Gothma City dai vari villain della storia, ha vinto diversi premi e riconoscimenti, regalando al regista notevoli soddisfazioni.

La morte di Talia al Ghul Newscinema.it
La scena peggiore per molti è una sola
La trilogia di Batman di Christopher Nolan come vi abbiamo raccontato è stata una delle storie più belle e seguite di sempre per quanto riguarda il super eroe mascherato. Ovviamente come in tutte le cose ci sono due lati della medaglia, questo franchise non è stato solo idolatrato, ma è stato anche ampliamente criticato per alcune sequenze che proprio non sono piaciute. Tra queste però ce né stata una in particolare, considerata una delle scene peggiori di questa storia.
Stiamo parlando della morte della villain, Miranda Tate alias Talia al Ghul di Marion Cotillard, figlia dell’altrettanto cattivo, Ra’s al Ghul. Per molti, la scena della sua morte proprio non è piaciuta, in quanto non c’è stata quella dose di eleganza che suo padre ha mostrato durante la sua di dipartita. È stata per molti una sequenza piatta, non all’altezza del film, semplicemente lei è morta e Batman può continuare la sua missione di salvataggio, disattivando quella bomba senza lei come “spina nel fianco”. Dopo aver riportato il pensiero della maggioranza, voi cosa ne pensate? Siete d’accordo anche voi?
Speciali
Spider-man: Across the Spider-verse | Cosa significa il cliffangher finale per il futuro del franchise

Spider-man: Across the Spider-verse | Newscinema.it
Spider-Man: Across the Spider-Verse si conclude con un grande cliffhanger. L’intenzione di dividere il film in due parti è sempre stata chiara, fin dall’annuncio del progetto nel 2019.
Tuttavia è stato comunque uno shock per la maggior parte degli spettatori vedere Spider-man: Across the Spider-verse finire in quel modo, con una rete piuttosto intricata di intrighi. Dopo che Miles Morales (Shameik Moore) apprende da Miguel O’Hara (Oscar Isaac) che il ragno che ha trasformato Miles in Spider-Man proviene da un altro universo e che suo padre Jefferson (Brian Tyree Henry) è destinato a morire, torna a casa sua per cercare di salvare la situazione.
Solo che non è nel suo universo, ma sulla Terra-42, la realtà da cui è venuto il ragno. Lo zio Aaron (Mahershala Ali) è sopravvissuto in questo universo e Jefferson è morto. Across the Spider-Verse rivela che non solo la Terra-42 ha un suo Miles Morales, ma che è diventato Prowler invece di Spider-Man.
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Deve pensarsi Gwen a salvare il mondo?
Con Miles lontano da casa e catturato dalla versione di se stesso nell’universo alternativo, tocca a Gwen (Hailee Steinfeld) salvare la situazione con vecchi e nuovi amici. Il finale in stile Empire Strikes Back si conclude con Gwen che raduna le truppe dall’altra parte: Pavitr Prabhakar aka Spider-Man India (Karan Soni), Hobie Brown aka Spider-Punk (Daniel Kaluuya) e Margo Kess aka Spider-Byte (Amandla Stenberg) — insieme ai volti di ritorno di Into, tra cui Peter B. Parker (Jake Johnson), Peni Parker (Kimiko Glenn), Peter Porker aka Spider-Ham (John Mulaney) e Spider-Man Noir (Nicolas Cage) per salvare Miles e fermare The Spot (Jason Schwartzman) dal distruggere il mondo.
L’evento dello Spider-verse
Ma il finale strabiliante non è nemmeno l’idea più intrigante che Across presenta. Durante una sequenza espositiva sfacciatamente identificata, Miguel introduce il concetto di evento “canonico”, un evento predeterminato che si verifica in ogni Spider-Verse. Fondamentalmente, questi eventi canonici corrispondono a pietre miliari significative nella storia dell’editoria di fumetti di Spider-Man.
Quello al centro di Across riguarda la Morte del Capitano Stacy, definita da Miguel come ASM90, che corrisponde al numero 90 di Amazing Spider-Man, in cui il Capitano Stacy muore allontanando un bambino dalla caduta di detriti. Mentre Miguel lo mostra, si svolgono dozzine di casi della morte del Capitano Stacy, inclusi i pannelli del fumetto stesso e persino il momento live-action di The Amazing Spider-Man di Andrew Garfield.
Tutti sono Spider-man
Miguel afferma che ogni rispettivo capitano nella vita di Spider-Man (Stacy o altro) morirà e, considerando che Jefferson è appena stato promosso, è in pericolo, a meno che Miles non riesca a fermarlo. Tuttavia, se Miles sfida la sorte, il suo mondo potrebbe destabilizzarsi, provocando una domanda sul fatto che valga la pena salvare una persona a rischio di dozzine. A Miles, naturalmente, non piace l’idea di dover scegliere. Quell’idea, unita all’idea di essere un “falso” Spider-Man, è un’evoluzione importante dell’ideologia “Chiunque può indossare la maschera” del primo film.
Mentre aspettiamo di vedere Beyond, Across the Spider-Verse introduce l’idea che questi particolari film di Spider-Man siano racconti di tutte le storie di Spider-Man. Se eseguita correttamente, quella meta-narrativa offre un’inebriante esplorazione di ciò che ha reso popolare l’amichevole eroe di quartiere per così tanto tempo e una storia che arriva con l’ambizione di un multiverso.
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