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5 motivi per cui una single dovrebbe vedere i film di Bridget Jones

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Single, rotondetta, determinata, volenterosa di crearsi una carriera nel mondo del giornalismo, amorevole con i suoi amici e familiari, ma allo stesso tempo accanita fumatrice, a volte esagera con il bere, utilizza le parolacce come rafforzativo nelle frasi, giusto per esprimere meglio i concetti… questi sono solo alcuni segni distintivi che appartengono alla nostra cara Bridget Jones, che senza dubbio merita la corona di icona della donna del Duemila che se ne frega di tutti quegli stereotipi imposti dal mondo, di quelle regole dettate da chi passa la vita a crearsi complessi, dove la concezione di bellezza è racchiusa solo in una taglia 40.

Il suo personaggio creato dalla scrittrice Helen Fielding è molto di più, di una semplice idea messa su alcuni fogli e rilegata in un libro. Finalmente è arrivata colei che è riuscita a sdoganare la figura della donna che deve rasentare in ogni momento della giornata, la perfezione. Guai ad avere la cellulite, ad avere qualche ruga sul viso…l’unica cosa che conta è essere sempre al posto giusto, al momento giusto e con il giusto abbigliamento, per accalappiare l’uomo che si aspetta da una vita. Beh, l’arrivo di Bridget ha dato un bel calcio nel sedere a tutte quelle donne ossute che hanno passato una vita tra rinunce e diete massacranti. In tutta la sua bellezza e con le sue “ciccette sballonzolanti”, è riuscita a far cadere ai suoi piedi ben 3 uomini, uno meglio di un altro. Cosa ha fatto per ottenere questo risultato, così sorprendente? Essere semplicemente se stessa, perché Bridget “ci piace così com’è”, citando una battuta del film.

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Il conto alla rovescia verso l’uscita dell’attesissimo terzo capitolo di Bridget Jones è ormai iniziato e per sommi capi sappiamo già cosa succederà all’inglese più buffa e goffa del cinema. Nel film Bridget Jones’s Baby, la cara biondina che ha il volto di Renée Zellweger avrà il suo bel da fare nel definire la paternità del figlio che “finalmente” sta aspettando. Hugh Grant nei panni dell’inaffidabile Daniel Cleaver, sembra aver lasciato il posto al bellissimo Patrick Dempsey, interpretandoo Jack Quant, che a quanto pare farà battere di nuovo il cuore di Bridget, nonostante ci sia la costante presenza dello storico ed amorevole avvocato Mark Darcy, interpretato da Colin Firth.

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Per quelle poche persone che ancora non si sono imbattute nella vita della nostra dolce Bridget, suggerisco 5 buoni ragioni per cui una single ( o anche legata sentimentalmente) dovrebbe recuperare il tempo perso, magari organizzando una serata tra amiche a vedere Il diario di Bridget Jones e Che pasticcio, Bridget Jones, per poi andare al cinema e godersi Bridget Jones’s Baby.

Offre una speranza a tutte le donne che si sentono inadeguate

La chiave vincente di questa trentenne, è stata quella di puntare sui difetti che la gente le ha sempre attribuito in maniere negativa. In alcune situazioni ovviamente, è stata calcata un po’ la mano, è pur sempre un film, ma per l’80% della storia le vicende di Bridget Jones sono le stesse che accadono ogni giorno a milioni di donne e ragazze di tutto il mondo, che seppur con un nome diverso, cercano ogni giorno di andare avanti nonostante la società malata che le circonda. Certo, magari alcune situazioni sono un po’ lontane da voi, tipo scivolare giù per il tubo dei pompieri cadendo con il sedere sulla telecamera, oppure, cadere con il paracadute nel letame di alcuni maiali, ma sono sicura, che almeno una volta le disavventure che sono capitate a Bridget sono capitate anche a voi, ammettetelo! E superarle nel modo giusto è fondamentale.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Cari maschietti, perdonatemi, ma questo punto è per tutte le donne che giustamente sono state affascinate da questi tre uomini. Hugh Grant è il classico bello e maledetto, colui che non qualche frase e molto savoir faire, è riuscito a far cadere Bridget in una relazione, inconsapevolmente aperta. Colin Firth è l’uomo perfetto (forse anche troppo per alcune). Avvocato dei diritti umani di successo, bravo a cucinare, a corteggiare, a scatenare una rissa per difendere la sua amata Bridget dalle grinfie del perfido Daniel Cleaver, si può desiderare altro dalla vita? Ed infine c’è la new entry, Patrick Dempsey, conosciuto da tutte come il Dottor Stranamore di Grey’s Anatomy, che a bordo della sua motocicletta ha già fatto breccia nel cuore di molte donzelle, che non sanno proprio dire di “no” a quegli occhi azzurri come il mare.

A volte basta volere una cosa per ottenerla!

Ricordate e ripetete con me: “Si, può, fare!” in stile Frankenstein Junior. Ok, Bridget non sarà perfetta, il più delle volte sembra essere un pesce fuor d’acqua e questo lo sappiamo, ma quante donne conoscete capaci di conciliare la vita professionale con una movimentata vita amorosa come quella di Bridget? Lei è il classico esempio della donna in carriera, che nonostante gli impegni lavorativi non ha rinunciato ad amare la persona più importante: se stessa.

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Gli amici sono la famiglia che ci scegliamo

Se c’è un elemento che funziona all’interno di questo franchise è il mix degli amici che circondano e colorano la vita di Bridget Jones. Imperfetti ed impiccioni come la protagonista, sono le persone che tutti vorrebbero nella propria vita, quelli pronti a tirarti fuori dai guai in qualsiasi luogo del mondo, come ad esempio una prigione thailandese a causa di un serpente di legno contenente della droga, chiamando l’ex fidanzato avvocato che a sua volta ha mosso mari e monti per tirarla fuori da quella situazione totalmente inaspettata, visto che l’oggetto in questione era della sua migliore amica Shazzer, ignara anche lei del contenuto. Oppure un amico come Tom, dichiaratamente gay, il migliore amico di Bridget che durante una rissa preferisce attirare maggiore attenzione dei passanti, piuttosto che separare i due contendenti.

Ridere è un diritto e un dovere!

Un ultimo motivo per vedere questo film? Perché è obbligatorio sorridere e ridere, magari dopo una giornata passata a lavorare sotto stress. Bridget Jones è capace di far riflettere senza perdere mai il sorriso. Per questo motivo, tutte le donne di qualsiasi età dovrebbero vedere questa magnifica trilogia, ma soprattutto, ricordate che se volete qualcosa nella vita, qualsiasi cosa sia, basta stringete i denti, rimboccarsi le mani e non mollare. Nessuno può dirvi cosa fare o cosa dire e Bridget Jones ne è una conferma!

In attesa di vedere il film al cinema il prossimo 22 settembre, ecco qui il trailer.

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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Thanksgiving: la spiegazione del finale del film di Eli Roth

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Thanksgiving - Fonte: Twitter - newscinema.it

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it

La spiegazione del film Thanksgiving, film thriller-horror di questo 2023 diretto dal regista Eli Roth con Patrick Dempsey attore protagonista.

Thanksgiving è un film thriller-horror di questo 2023 diretto da Eli Roth: ecco la spiegazione del finale del film con protagonista Patrick Dempsey.

Tra i tanti film horror arrivati nelle sale cinematografiche nel corso di questo 2023 vi è anche Thanksgiving, pellicola diretta dal regista Eli Roth distribuita nei cinema statunitensi a partire dal 17 novembre. Ecco la spiegazione del finale del film che vede impegnato nei panni del protagonista l’attore Patrick Dempsey.

Thanksgiving: il nuovo film di Eli Roth

I fan di Eli Roth non vedono l’ora di potersi godere in sala la visione di Thanksgiving. Se i film horror ambientati durante il periodo natalizio o di Halloween sono a dir poco infiniti, quelli sulla giornata del Ringraziamento sono tutt’altro che numerosi: già in questo l’ultimo film diretto da Roth rappresenta un’interessante novità.

Come nel classico stile del regista di Cabin Fever, Hostel e Green Inferno, Thanksgiving si presenta come un film cruento e senza compromessi che presenta tra l’altro un finale a sorpresa che promette di stupire enormemente gli spettatori.

La spiegazione del finale di Thanksgiving

Thanksgiving - Fonte: Twitter - newscinema.it

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it

La trama di Thanksgiving si svolge a Plymouth nel Massachusetts a un anno di distanza da un episodio che ha a dir poco sconvolto la comunità. Nel giorno del Ringraziamento di un anno prima, la folla in fila per il Black Friday perse improvvisamente la testa con tre persone che persero addirittura la vita. Nonostante le riprese effettuate, in seguito all’incidente non venne effettuato alcun arresto.

Ai giorni in cui è ambientato il film le cose iniziano a prendere improvvisamente una strana piega quando la protagonista Jessica (Nell Verlaque) e i suoi amici vengono taggati sui propri profili social da una figura che si presenta con il nome di John Carver. Questo personaggio nascosto dietro la maschera in stile Ghostface inizia a terrorizzare la comunità con diversi omicidi pubblicando immagini raccapriccianti sui social media, con lo sceriffo della città Newlon (Patrick Dempsey) che inizia ad indagare per cercare di catturare il serial killer.

In particolare, i post di John Carver fanno intuire come il suo principale obiettivo sia proprio Jessica con la sua famiglia, responsabile secondo l’assassino di una perdita pesante subita dallo stesso killer nel corso del Ringraziamento di un anno prima. Durante la nuova festa del Ringraziamento, Carver riesce dunque a catturare Jessica e la sua famiglia: la protagonista riesce in seguito a scappare trovando lo sceriffo Newlon. Quest’ultimo, dopo i sospetti da parte di Jessica, finisce con lo sparare a un personaggio di nome Bobby, ma subito dopo la ragazza si rende purtroppo conto di come l’assassino sia proprio lo sceriffo.

Le motivazioni che hanno spinto Newlon a commettere tutti questi omicidi sono i seguenti: lo sceriffo aveva una relazione con la moglie di Mitch, tra l’altro incinta di suo figlio, che era stata violentemente uccisa durante la rivolta del Black Friday dell’anno prima, individuando come principale responsabile di quanto accaduto proprio Jessica. Proprio quando sembrerebbe ormai sul punto di essere uccisa dal killer, la ragazza fa però capire di aver registrato l’intera conversazione con una diretta su Instagram, con il killer che viene in questo modo incastrato.

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I 5 film horror con il finale più controverso di sempre

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Shining - Fonte: Twitter - newscinema.it

Shining – Fonte: Twitter – newscinema.it

Ecco alcuni dei finali più controversi per quanto riguarda i film horror: in lista alcuni dei film che hanno segnato maggiormente questo genere.

Quello dell’horror è un genere da sempre controverso: ecco alcuni cult il cui finale ha fatto enormemente discutere gli appassionati. In ambito cinematografico il genere che più di ogni altro fa spesso e volentieri discutere per i finali dei film è senza ombra di dubbio quello dell’horror.

Ecco quali sono alcuni di quei film che hanno lasciato enormemente spiazzati i fan per il loro finale generando anche negli anni successivi al loro arrivo nei cinema un enorme dibattito.

Psycho

Pensando ai film horror con i finali più discussi e controversi la mente potrebbe andare prima di tutto a Psycho del maestro Alfred Hitchcock, tra i primi esempi in assoluto del genere slasher. Il film è tra i migliori di sempre del suo genere per stile, interpretazioni degli attori e colonna sonora, senza dimenticare l’iconica scena della doccia. Eppure, il finale di questo immortale capolavoro ha lasciato discutere. L’inquadratura finale della pellicola mostra Norman Bates (Anthony Perkins) guardare verso la telecamera con un sorriso diabolico, una scena che inquieta forse un po’ di meno alla luce della precedente spiegazione della sorta di fusione che è avvenuta tra Norman stesso e la madre morta tempo prima.

Shining

Altro cult del genere è Shining di Stanley Kubrick, probabilmente il miglior adattamento cinematografico di Stephen King mai realizzato reso ancora più straordinario dall’incredibile performance di Jack Nicholson. Il personaggio di Jack Torrance perde la testa all’interno dell’Overlook Hotel morendo alla fine congelato all’esterno dopo aver ucciso lo chef della struttura, con Danny e Wendy che riescono alla fine a mettersi in salvo. Il finale del film è piaciuto a tanti ma non a Stephen King, che ha criticato la caratterizzazione di Jack e di Wendy oltre alle differenze tra pellicola e film: nel libro l’Overlook esplode mentre Wendy, Danny e Hallorann fuggono in Florida, nel film Jack muore congelato mentre Wendy e Danny scappano nella tempesta.

The Descent

Passando agli anni duemila uno dei migliori film horror è The Descent, una pellicola incentrata su un gruppo di personaggi che vanno a fare speleologia nelle caverne della Carolina del Nord. Oltre che con l’atmosfera opprimente e con gli ambienti claustrofobici delle caverne, i protagonisti si ritrovano costretti a vedersela anche con terrificanti creature umanoidi che si nutrono di carne umana.

Il finale del film cambia a seconda delle sue diverse versioni: nella versione originale britannica la protagonista Sarah fugge dalle caverne, anche se in realtà la scena successiva rivela come Sarah non sia in realtà riuscita a lasciare la grotta rimanendo circondata dalle creature; il distributore americano del film Lionsgate ha ritenuto questo finale troppo deprimente, per cui la versione americana mostra Sarah che fugge dalle caverne senza la presenza della scena successiva.

Martyrs

Tra i capolavori del genere horror degli ultimi anni c’è Martyrs di Pascal Laugier, film che mostra due giovani donne che vengono catturate da una setta che cerca di dimostrare e di scoprire il segreto dell’aldilà. A tale scopo, questa setta utilizza lo strumento della tortura sulle povere vittime, definite per l’appunto martiri.

Il personaggio di Anna sopravvive per lunghissimo tempo fino ad essere addirittura scorticata viva, arrivando a svelare alla leader del culto il segreto dell’aldilà tramite un breve sussurro all’orecchio. A questo punto, la leader si uccide con un colpo di pistola alla testa. Gli spettatori non sono a conoscenza di cosa Anna le abbia rivelato, il che lascia libero spazio all’interpretazione: il capo della setta potrebbe essersi ucciso perché Anna potrebbe averle svelato il segreto dell’aldilà ma anche per il motivo contrario.

It – Capitolo due

A pochi anni fa risale It – Capitolo due, film diretto da Andy Muschietti sequel del primo capitolo del 2017. L’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephen King non è riuscito purtroppo a mantenere le aspettative soprattutto per il suo finale: nel libro Pennywise viene sconfitto nelle fogne con i protagonisti che hanno la meglio di lui maltrattandolo a morte; nel film invece il gruppo di amici prende in giro il clown finché quest’ultimo non si accartoccia su sé stesso morendo.

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The Killer: la spiegazione del finale del film con Michael Fassbender

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The Killer - Fonte: Twitter - newscinema.it

The Killer – Fonte: Twitter – newscinema.it

La spiegazione del finale di The Killer, film diretto da David Fincher che vede impegnato nei panni del protagonista Michael Fassbender.

The Killer è un film diretto dall’acclamato regista David Fincher con protagonista Michael Fassbender: ecco la spiegazione del finale della pellicola. Dallo scorso 10 novembre ha fatto il suo arrivo sulla piattaforma streaming di Netflix The Killer, film diretto da David Fincher con protagonista Michael Fassbender.

Ecco la spiegazione del finale della pellicola, presentata in concorso all’ottantesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e distribuito in alcune sale cinematografiche a partire dallo scorso 27 ottobre.

The Killer: l’ultimo film di David Fincher

The Killer di David Fincher si presenta come un thriller drammatico e allo stesso tempo d’azione con al centro la figura interpretata da Michael Fassbender, un killer su commissione che alloggia all’interno di un appartamento in ristrutturazione di Parigi. Il protagonista si presenta subito dopo i titoli di testa con una voce narrante fuori campo che parla di quanto sia estenuante non fare nulla. Un nulla che riempie le sue giornate di lavoro da killer su commissione. Il sicario viene mostrato in attesa in una zona di Parigi di un suo obiettivo.

Incredibilmente, il killer fallisce però la propria missione sparando per sbaglio ad un’altra persona, un errore che lo costringe a fuggire e che lo porta a preoccuparsi anche per la propria incolumità. Il protagonista, una volta tornato alla sua casa nella Repubblica Dominicana, scopre che la propria ragazza Magdala (Sophie Charlotte) è stata brutalmente aggredita, anche se quest’ultima gli rivela poi in ospedale di non aver per fortuna rivelato la sua identità.

La spiegazione del finale di The Killer

The Killer - Fonte: Twitter - newscinema.it

The Killer – Fonte: Twitter – newscinema.it

Dopo aver scoperto dell’aggressione ai danni della sua fidanzata, il killer di Michael Fassbender giura vendetta risultando però totalmente diverso ad esempio da un John Wick. Come spiegato da Fincher, il film voleva andare oltre i cliché di altri film sugli assassini mostrando al contrario un sicario che vede per l’appunto la vendetta come un’altra semplicissima giornata di lavoro in ufficio.

Inizialmente il killer si reca a New Orleans uccidendo il personaggio de L’Avvocato – Hodges organizzatore dell’aggressione e la sua segretaria Dolores. Da qui si sposta a St. Petersburg in Florida e poi ancora a New York, uccidendo in queste due occasioni l’uomo e la donna che avevano aggredito la sua ragazza. Infine il protagonista arriva a Chicago per andare a scovare il cliente dell’avvocato, ovvero il miliardario Claybourne.

Quest’ultimo dichiara di aver accettato il suggerimento di ritorsione da parte dell’avvocato in risposta al suo fallimento iniziale, con il killer che decide dunque di risparmiarlo a patto di non sospettare in futuro di un possibile attentato nei suoi confronti.

Infine, il protagonista interpretato da Michael Fassbender fa così ritorno nella Repubblica Dominicana allo scopo di assistere Magdala in convalescenza, iniziando a fare i primi pensieri in merito ad una prossima pensione.

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