La Terra dell’Abbastanza: la recensione di Angela Curri
Un film che ho visto ultimamente e mi ha particolarmente colpito é “La terra dell’abbastanza”, opera prima dei fratelli D’Innocenzo. La terra dell’abbastanza, a mio avviso, è un esordio davvero unico e folgorante, un piccolo gioiello nel panorama del cinema italiano di quest’anno. La pellicola si addentra con uno sguardo sincero e puro nelle vite difficili dei personaggi, nelle loro quotidianità offese dalla miseria, nella terra desolata e feroce del crimine. Da attrice sono rimasta estasiata dalla bravura dei due giovani protagonisti, Andrea Carpenzano e Matteo Olivetti, dai loro silenzi e dalla loro verità, dalla loro interpretazione essenziale ed efficace.
Mi ha colpito soprattutto Andrea Carpenzano, il suo sguardo bambino capace di raccontare così tanto anche senza parole. Altra interpretazione memorabile è quella di Milena Mancini, che interpreta la madre dei protagonisti con trasporto e in maniera impeccabile. La fotografia, poi, che scava nei volti dei personaggi accompagnandoli nella disperazione delle loro fragilità, dà ancora più profondità alle interpretazioni.
Angela Curri nel film DEI
Angela Curri l’abbiamo vista da poco tra i protagoniste della seconda stagione di La mafia uccide solo d’estate, ma dal 21 giugno sarà al cinema nel film Dei, opera prima di Cosimo Terlizzi prodotta dalla Buena Onda di Valeria Golino e Riccardo Scamarcio. Un ragazzo di campagna vuole trasferirsi in città, quel mondo che lui considera degli “Dei” e, sull’attico di un palazzo inizia a vivere un’avventura in compagnia di un gruppo di ragazzi stravaganti. Nata a Noci, in provincia di Bari, nel 1993, Angela Curri è stata interprete sul grande schermo in La Pioggia non Cade Mai del 2014 e Nel mio Amore del 2003.
Foto in evidenza @Alessandro Pizzi