Cercasi amore per la fine del mondo, recensione

Complice la tanto chiacchierata profezia Maya e un trend cinematografico mai passato di moda, la fine del mondo, dopo aver attraversato tutti i generi possibili, si fa oggi protagonista della tagliente e sentimentale commedia diretta da Lorene ScafariaCercasi amore per la fine del mondo.

A 21 giorni dall’impatto con l’asteroide Matilda che provocherà la definitiva scomparsa del mondo, gli abitanti del pianeta terra cercano in ogni modo di esaudire i propri ultimi e perversi desideri. Rimasto solo dopo l’abbandono della moglie, Dodge, interpretato da Steve Carell, si trova a trascorrere, indifferente, gli ultimi suoi giorni in casa, con la sola compagnia del cagnolino Sorry trovato  abbandonato in un parco cittadino. Qualche piano sotto l’ abitazione di DodgePenny, estrosa e bizzarra ragazza affetta da una inusuale e esilarante forma di ipersonnia, trascorre i suoi ultimi giorni, cercando di uscire da una relazione ormai per lei priva di ogni significato ed entusiasmo e perseguitata dal senso di colpa per non essere riuscita a raggiungere la sua amatissima famiglia. Incontratisi per caso ,Dodge e Penny decidono d’intraprendere insieme un viaggio diretto verso la famiglia di lei e il grande amore indimenticato di Dodge. Tra mille peripezie e improbabili incontri, i due protagonisti trovano l’uno nel conforto dell’altro, tutto l’amore e il calore necessario per affrontare con il cuore decisamente pieno, la terribile e definitiva fine del mondo.

Sostenuto dalla straordinaria bravura di uno Steve Carell, ormai a suo agio nei panni del marito abbandonato e dell’uomo insoddisfatto, di una Keira Knightley che sa convincere anche fuori da quei ruoli complessi e strutturati ai quali ci ha abituato e da una serie di attori non protagonisti assolutamente brillanti che vanno dal cameo di William Louis Petersen, indimenticabile agente Grissom di CSI, ad Adam Brody, anche lui dall’origine”seriale”, passando per il simpatico cagnolino, protagonista ormai di punta della commedia cinematografica, il film di Lorene Scarafia pone sullo sfondo tutta la drammaticità e la paradossalità di un evento così definitivo, cercando di rendergli uno sguardo che possa essere il più umano possibile. Alla cinica smania di concludere il proprio tempo sulla terra esaurendo tutti i propri vizi ed esaudendo i più astrusi desideri, i due protagonisti sostituiscono la ricerca disillusa di quel briciolo di serenità e calore che possa dar senso a quelle ultime ore ed ad una vita intera. Lo stacco tra dramma e commedia non sempre convince, lasciando i tempi comici relegati a situazioni un pò troppo viste e paradossali e senza dare invece sufficiente spessore a quelle più complesse e drammatiche. Un film nel complesso leggero e simpatico, che sa rendere chiaro e comunicabile il suo messaggio, ma con una limitata e insoddisfacente risonanza tale da lasciare qualche spettatore con un briciolo d’amore in bocca.

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Il film sarà nelle sale a partire dal 24 Gennaio.