Tech and Travel
Ciak, but Where – Chi ha detto che il Messico è pericoloso?
Chi ha detto che il Messico è pericoloso? Navighiamo tra stereotipi che tuttavia non dovrebbero trattenerci dallo scoprire uno dei luoghi più affascinanti del pianeta. Il regista canadese Denis Villeneuve la pensa allo stesso modo, e con la sua nuova pellicola Sicario regala uno squarcio ammirevole sul centro America contemporaneo, perseguendo l’ideale di denuncia degli Stati Uniti al solito detentori del controllo. CIA e cartelli impegnati nella classica lotta all’ultimo sangue, con tanto di proiettili ben assestati e scene ad alta tensione, ma ciò che salta subito all’occhio è la presenza delicata e al contempo carica di grinta della protagonista. Emily Blunt, vincitrice di un Golden Globe e più volte candidata al medesimo, si cimenta nei panni di un agente segreto statunitense dedita alla ricerca di persone scomparse. E la potenza visionaria del regista non può che ammaliare l’audience in una sequela di sospirata suspense e momenti rivelatori. Protagonisti tuttavia, non sono soltanto quei volti ben noti al grande pubblico – tra i quali figurano Josh Brolin nel ruolo di consulente del governo e Benicio Del Toro nelle vesti di un mercenario colombiano – ma anche gli aridi scenari di una terra terribile e meravigliosa. Questa settimana Ciak, but where? Vi porta alla scoperta dei luoghi cult del Centro America, in un Paese tutto da scoprire.
Città del Messico
Sicuramente la meta più ambita che racchiude in sé contrasti tanto terribili quanto affascinanti. Tra quartieri poveri e grattacieli, sospesa in un’atmosfera di fascino millenario, la Ciudad nasconde un’anima complessa che soltanto il viaggiatore più attento sarà in grado di cogliere. A partire dal centro storico, cuore pulsante della metropoli, si possono esplorare vie e viuzze che si intersecano a seconda dei diversi edifici, tutti con un infinito valore storico, artistico e culturale, circondanti la famosa Plaza de la Constitución. Tra questi sono degni di essere menzionati il Palazzo Nazionale che ospita l’ufficio presidenziale e il Tempio Mayor, una costruzione che risale al periodo azteco. A poca distanza dalla piazza ci si imbatte nel parco cittadino più rinomato, l’Alameda Central, uno dei polmoni verdi di Mexico City: al suo interno è possibile visitare il Palazzo delle Belle Arti e la Torre Latinoamericana. Da non perdere assolutamente Xochimilco, quartiere meridionale della città che ospita il Lago di Huetzalin, luogo ameno situato a poca distanza dalla principale università nazionale e per questo sempre molto affollato di giovani, e il Bosque de Chapultepec, una delizia per gli amanti del verde, senza dimenticare il Museo Nazionale di Antropologia con la sua stupenda e rinomata collezione sul Messico dell’età precolombiana e il Giardino Zoologico.
Cancún
Una tipica vacanza estiva all’insegna del relax e del divertimento? Niente di meglio di Cancún, spiaggiata nella penisola dello Yucatan, in cui il turismo di massa si mixa piacevolmente con la cultura locale. Immancabile una capatina nel centro cittadino, dal Parque de las Palapas in cui assaggiare qualche piatto tipico della cucina messicana, al Puerto Juarez, le cui strade, i marciapiedi dissestati, i banchi per lo street food venduto a pochi pesos ben rendono l’atmosfera nazionale. Non lasciatevi sfuggire la nuotata con i simpatici delfini promossa dal programma Dolphin Encounter, e se avete voglia di un salto nell’antico, non c’è che da visitare la Riviera Maya. Un resort che offre una pletora di eco-turismo ai propri clienti: dai campi da golf di primo livello alle arcaiche rovine, con la possibilità di praticare snorkeling lungo la barriera corallina più ampia dell’emisfero nord, o esplorare i siti archeologici di Tulum.
Puebla de Zaragoza
Per sfuggire alla megalopoli di Città del Messico, c’è sempre Puebla, una delle più antiche città coloniali, il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, che negli ultimi 5 anni ha affrontato un rapidissimo sviluppo riuscendo tuttavia a mantenere salda la propria identità e i ritmi tipici del Messico centrale. Tra shopping sfrenato nel quartiere che si estende dalla Plazulela de los Sapos fino al Mercado de Artesanias “El Parian”, un giro sull’Estrella de Puebla, la ruota panoramica più alta dell’America Latina, e qualche ora spesa in esplorazione di Zocalo e delle sue architetture – da non perdere la cattedrale della città costruita da Francisco Becerra nel 1575, e in generale gli edifici in cui spicca la talavera, tipica ceramica locale – Puebla è un sito che offre certamente una valida alternativa alle mete messicane più usuali e conosciute.
IN ALTERNATIVA
Non si trova propriamente in Messico, ma di certo una città come Monterey merita una capatina. Sita nello stato americano della California, adagiata nella ben nota baia di Santa Cruz, non deve essere confusa con la quasi omonima Monterrey messicana. Numerose le attrazioni di cui si può godere una volta in vacanza nella metropoli. Tra le più significative spiccano l’Acquario cittadino, in cui è possibile fare un giro nelle profondità più abissali e addirittura spiare le balene nel loro habitat naturale, Pebble Beach, litorale che appare come un vero e propri piccolo villaggio affacciato sul Pacifico, e l’Old Fisherman’s Wharf, il molo che ospita tipiche case di pescatori affiancate a sciccosi ristoranti a base di pesce.
CONSIGLI SOGGIORNO
Hampton Inn & Suites: posizione centralissima e servizio impeccabile, grazie ad un personale cortese e disponibile, camere confortevoli e un’architettura tutta particolare;
Oasis Smart: piscina esterna, vasche d’acqua calda, letti king-size, il tutto adagiato in un ambiente tropicale che soddisferà certamente le aspettative, anche grazie all’esclusiva vicinanza al centro cittadino e all’oceano;
Hotel Quinta Real: alloggiare in un convento non è mai stato tanto raffinato, grazie alla ricostruzione moderna dell’edificio cinquecentesco, in cui soggiornare in completa sicurezza, comfort e tranquillità.
Tech and Travel
Dormire nei luoghi di The Conjuring | Tutte le info per provare il campeggio infestato

La casa di The Conjuring – Newscinema.it
Se sei un fan della saga The Conjuring non puoi perdere l’occasione di fare campeggio nei luoghi originali dei film horror di James Wan.
In termini di horror moderno forse non c’è stato un franchise di maggior successo di The Conjuring. La serie, basata sui fascicoli della vita reale degli investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, ha generato finora otto film e nel complesso ha incassato oltre 2 miliardi di dollari al botteghino globale.
Tuttavia, se non puoi aspettare il prossimo capitolo al cinema per avere un’esperienza diretta con una presenza, puoi accamparti nella casa originale dei coniugi della saga per trascorrere un po’ di tempo macabro con la famiglia o amici. A partire da $ 300 a notte puoi accamparti nella famigerata casa situata fuori Burrillville, nel Rhode Island, che ha ispirato l’inizio di questo successo horror nel 2013.
Il camping infestato
Gli attuali proprietari hanno allestito otto campeggi nei terreni infestati e gli ospiti devono portare solo la loro attrezzatura per le indagini paranormali. Questa esperienza di campeggio ti dà accesso solo ai terreni, non alla casa vera e propria. Tuttavia, ci sono tour ed esperienze separati che puoi anche prenotare durante il tuo viaggio per adattarli. Detto questo, se rimani all’aria aperta, nessuno ti biasimerebbe perché i terreni sono infestati tanto quanto la raccapricciante casa del New England.

The Conjuring – Newscinema.it
Pur non assomigliando per niente alla sua controparte cinematografica, la location è altrettanto spaventosa se non più spaventosa con la casa che appare in popolari spettacoli paranormali come Ghost Adventures e Buzzfeed Unsolved. Ci sono state innumerevoli affermazioni sul paranormale sia sul terreno che sulla casa stessa.
L’eredità di The Conjuring
Mentre molte famiglie hanno provato a vivere lì nel corso degli anni, inclusa la famiglia Perron del primo film di The Conjuring, da allora è diventato un punto di riferimento per gli investigatori del paranormale per mettere alla prova le loro abilità e i loro nervi. Ci sono molte storie horror e presunti demoni collegati alla proprietà, quindi sei stato avvertito.
Mentre i film sono molto vagamente basati sui casi dei Warren, cosa più importante, la serie ha riportato con successo l’horror soprannaturale della casa stregata al mainstream. Che si tratti del caso Enfield di The Conjuring 2 o The Devil Made Me Do It del terzo film o delle disavventure di Annabelle, gli spettatori non ne hanno mai abbastanza dell’universo in continua espansione.
Festival
Dall’alluvione in Emilia Romagna a Cannes 2023: il nostro viaggio impossibile on the road (VIDEO)

Dall’alluvione in Emilia Romagna a Cannes – Newscinema.it
Siamo partiti da Ravenna in macchina per raggiungere il Festival di Cannes 2023 e in questo vlog vi portiamo con noi in questa avventura.
Il 19 Maggio 2023 l’Emilia Romagna era nel pieno dell’alluvione e noi dovevamo partire da Ravenna per raggiungere il Festival di Cannes 2023. Ci siamo chiesti per giorni cosa fare perchè molte strade erano chiuse e noi avevamo programmato il viaggio in macchina che, in condizioni normali, si fa in circa sei ore e mezza.
Abbiamo deciso di tentare la sorte e provare in nome della passione per il cinema e per non perdere alcuni giorni di festival tra film, incontri con star e tanto altro. Così siamo partiti in tarda mattinata da Ravenna, cercando di raggiungere l’autostrada. E non è stato facile, come potete vedere dal vlog qui sotto.
Da un cinema trasformato in centro di acc0glienza a Cannes 2023
Siamo partiti in macchina la mattina del 19 Maggio 2023 per arrivare intorno a mezzanotte sulla Croisette dove poi siamo rimasti alcuni giorni per seguire il celebre Festival dedicato al cinema da ormai 76 anni. Il nostro viaggio è iniziato dal Cinema City di Ravenna, trasformato per l’emergenza alluvione in un centro di accoglienza per le persone evacuate e sfollate dai vari piccoli centri intorno alla città.
Un luogo che di solito regala emozioni ed è un rifugio dalla triste e stressante realtà quotidiana, questa volta è diventato un rifugio pratico e confortevole per coloro che avevano bisogno di un posto asciutto e sicuro dove poter sopravvivere e rimettere insieme i pezzi. Da lì abbiamo proseguito finendo in strade completamente sommerse, facendo marcia indietro più volte e provando altre vie per poter andare avanti.
Un viaggio infinito
Un’avventura ricca di imprevisti, pause forzate, traffico, pioggia ininterrotta…alla fine ce l’abbiamo fatta e sul canale YouTube MADROG CINEMA, come sui nostri profili Instagram e TikTok trovate varie foto e video della nostra esperienza a Cannes 76 tra impressioni sui film, incontri con star di Hollywood e tanto altro.
Se ti piacciono i video che trovi sul canale non dimenticare di iscriverti e attivare la campanella così sarai avvisato ogni volta che aggiungeremo un nuovo contenuto. Questo viaggio alla fine è andato bene, ma al posto delle sei ore e mezza previste normalmente per questo tratto ci abbiamo impiegato circa 12 ore. Però per il cinema questo e altro!
Tech and Travel
Galactic Starcruiser Hotel chiude per sempre: cosa è successo?

Stanza del Galactic Starcruiser Hotel – Fonte: Travel + Leisure – NewsCinema.it
A pochi mesi dall’apertura dell’hotel Star Wars: Galactic Starcruiser, la Disney ha deciso di chiudere i battenti per sempre.
Un duro colpo è arrivato a tutti i fan della storica saga di Guerre Stellari. Chi non ha mai avuto il desiderio, almeno una volta nella vita, di vedere dal vivo le location mostrate nei film? Purtroppo, dopo soli 18 mesi dalla apertura del primo hotel a tema Star Wars a Orlando, in Florida, la Disney ha confermato di voler chiudere la struttura al pubblico. Continuate a leggere per scoprire quali sono le motivazioni che si celano dietro a questa decisione.
A confermare questa notizia, un portavoce della Disney il quale ha dichiarato. “Star Wars: Galactic Starcruiser è uno dei nostri progetti più creativi di sempre ed è stato elogiato dai nostri ospiti e riconosciuto per aver stabilito un nuovo standard per l’innovazione e l’intrattenimento coinvolgente”. Ha continuato dicendo: “Questa esperienza premium ci ha dato l’opportunità di provare cose nuove su una scala più piccola di 100 stanze, e prenderemo ciò che abbiamo imparato per creare esperienze future che possano raggiungere più dei nostri ospiti e fan”.
I costi da capogiro Galactic Starcruiser Hotel
Sicuramente il primo punto a sfavore di questo hotel risiede nei costi. A quanto pare, le persone che avrebbero voluto soggiornare nell’albergo stellare, avrebbero dovuto sborsare qualcosa come $ 5.000 per un soggiorno minimo di due notti per due persone. Il concept originario degli ideatori era quello di offrire agli ospiti un’ esperienza interattiva che incorpora elementi di intrattenimento fisico, digitale e dal vivo.
Per tutti i villeggianti, lo spirito dei creatori era quello di coinvolgerli in un’avventura nel mondo reale aiutati da diversi attori che avrebbero ricoperto dei ruoli ben precisi all’interno del soggiorno, per eseguire delle missioni prestabilite. Onestamente, per quanto l’idea potesse essere innovativa e condivisibile, tale esperienza non può di certo considerarsi adatta a tutte le tasche.

Una delle camere del Galactic Starcruiser Hotel – Fonte: Travel + Leisure – NewsCinema.it
Le lamentele degli ospiti
Nonostante le premesse iniziali e il grande dispendio economico da parte della Disney per realizzarlo, le recensioni scritte da parte degli ospiti sono state per lo più delle lamentele ricorrenti. Le stanze piccole e prive di finestre dell’hotel (pensate per imitare la sensazione di un’astronave), la dipendenza da telefoni e tecnologia (a ogni ospite è stato prestato un iPhone precaricato con diverse missioni per la durata del soggiorno) e la mancanza di servizi, come una palestra o una piscina, sono stati i servizi maggiormente criticati.
Nei forum e nei blog Disney non sono mancate le voci inerenti al basso tasso di occupazione dell’hotel – nonostante offrisse solo 100 camere – con tanto di blog che sponsorizzavano un taglio importante ai prezzi di listino, per poter aumentare il numero dei clienti. Un’ultima spiaggia che non ha visto un riscontro concreto e che per tanto, ha reso inevitabile la chiusura dell’hotel, lo scorso 30 settembre. Visto che la struttura non accetta più prenotazioni, le – poche – persone che avevano prenotato nei mesi successivi, saranno rimborsate o smistate in altri alberghi a tema Disney.
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