Doctor Strange, lo scienziato new age che ci ha conquistato

Quando da bambini si pensava alla magia, l’immaginazione volava verso mondi colorati e multiformi, in cui tempo e spazio non rispettano le regole del mondo reale e si divertono a rincorrersi e scontrarsi senza freni. Doctor Strange, il nuovo film Marvel nelle sale italiane dal 26 Ottobre diretto da Scott Derrickson, ci accompagna in un viaggio spettacolare ed emozionante attraverso nuove e misteriose dimensioni, presentandoci il supereroe più new age che abbiamo mai visto sul grande schermo.

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Dalla medicina occidentale alla saggezza orientale

Stephen Strange, interpretato da Benedict Cumberbatch, è un neurochirurgo di fama mondiale, egocentrico e ambizioso, ma un grave incidente lo priva dell’uso delle mani cambiando drasticamente la sua vita e le sue priorità. Cercando disperatamente una cura per il suo problema egli raggiunge una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj, dove l’Antico (Tilda Swinton) gli insegna le arti mistiche e la magia per vedere il mondo con altri occhi e “ri-orientare lo spirito per guarire il corpo“. Facile immaginare la sfida di plasmare la mente razionale di uno scienziato per renderlo una sorta di profeta/Jedi alla ricerca di una dimensione astrale, dove il corpo vive anche separato dall’anima.

La formazione di Strange ricorda l’addestramento orientale di Uma Thurman in Kill Bill o il mitico maestro Miyagi di Karate Kid, donando al film un’atmosfera diversa dagli altri film Marvel. Non manca l’azione fin dalla prima scena, e gli effetti speciali spettacolari creano un’estetica visivamente mozzafiato che trasporta lo spettatore in un mondo caleidoscopico ipnotico. Per questo consigliamo la visione del film in 3D, poiché Derrickson sembra aver pensato ogni inquadratura proprio per l’effetto coinvolgente fuori dallo schermo.

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Un film Marvel originale e divertente

Dalla medicina occidentale alla saggezza orientale, il protagonista compie un viaggio alla scoperta di se stesso, immerso in un mondo in continua evoluzione, in cui i palazzi si piegano su se stessi e le strade sfidano la gravità, ricordando gli scenari di Inception, il film di Christopher Nolan con Leonardo DiCaprio. La sceneggiatura è brillante e lineare, con un umorismo delicato e divertente sulla scia dei film di Thor, da cui Doctor Strange sembra riprendere anche l’esilarante contrasto tra il mondo reale e la magia, costruendo scene irresistibili come le numerose visite all’ospedale dei protagonisti che, nonostante la magia, hanno bisogno di un bravo dottore per guarire le ferite.

Mads Mikkelsen nei panni di Kaecilius definisce un villain convincente e ben caratterizzato, sia nell’aspetto che nella personalità, anche se a lasciare il segno è l’enigmatica e carismatica figura di Tilda Swinton come l’Antico. Doctor Strange è un film d’azione e avventura in cui la mitologia incontra il pop all’ombra degli anni ’60, sottolineando la voglia della Marvel di rinnovarsi e lasciare spazio alla creatività. Questo film conferma ancora una volta che i film solisti dei supereroi funzionano meglio dei cinecomic corali in stile Avengers e i recenti sviluppi di Batman e Captain America. Da vedere.

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