FEFF: la diva cinese Qin Lan e il regista Lu Chan a Udine per The Last Supper

Abbiamo seguito in occasione della quindicesima edizione del Far East Film Festival la conferenza stampa del nuovo epico film scritto e diretto da Lu Chuan: The Last Supper. Interpretato da Ye Liu, Daniel Wu, Chen Chang e Qin Lan The Last Supper racconta le storiche radici della Cina imperiale e gli orrori che in nome del potere vengono compiuti. Potete trovare qui sotto le domande della stampa internazionale al regista Lu Chuan e all’interprete Qin Lan.

Per quale motivo ha scelto di privilegiare le storie in costume a quelle contemporanee?

Lu Chuan: Ho origini molto lontane dalla città e non mi sento pronto ad affrontare i temi della urbanizzazione. E poi adoro trattare momenti diversi della storia cinese per permettere a tutti di conoscerla.

IMG_3447Che risposta ha avuto il suo film dal pubblico cinese?

Lu Chuan: In origine questo film doveva essere proiettato in luglio, poi è stato spostato a novembre. Ho ricevuto molte critiche per i miei ultimi due film ma è naturale: espongo dei punti di vista diversi sulla storia. Inoltre il mercato cinese è cambiato negli ultimi anni. Il pubblico ora può finalmente vedere i suoi attori preferiti in opere più leggere. In poche parole il nostro mercato si è commercializzato.

Il film è stato distribuito in contemporanea con un altro importante film storico: 1942. Che cosa pensa di queste scelte errate del settore della distribuzione?

Lu Chuan: Ho dovuto subire passivamente la scelta della produzione. Ma non avevamo altra possibilità perché la settimana successiva sarebbero usciti altri sei-sette film molto commerciali.

Perché ha scelto di rappresentare questo episodio della storia cinese? Che problemi ha avuto con la censura?

Lu Chuan: I film storici hanno significato solo se hanno un rapporto con la realtà attuale e il centro della narrazione di questa opera è basato sul potere. Inoltre questo film ha un significato molto importante per me e purtroppo a causa della censura la struttura del film ha subito dei cambiamenti.

Quali difficoltà ha incontrato nel ruolo della protagonista del film?

IMG_3442Qin Lan: Per noi giovani poter girare un film storico è una sfida molto importante. Non è facile rappresentare una storia avvenuta duemila anni fa. Lu Chuan inoltre è un regista molto particolare, è la seconda volta che giro con lui e ogni volta è una esperienza diversa. Chuan mi è stato sempre vicino sul set e questa opera mi è stata particolarmente utile per approfondire questa parte della nostra storia. E’ stato difficile e arduo interpretare il ruolo della imperatrice. Chuan è un regista ricco di pretese che si aspetta tanto dai suoi attori e bisogna sempre garantire di presentare al pubblico la migliore qualità possibile. Girare questo film è stata una esperienza unica che non dimenticherò mai.

I protagonisti del film sono tutti personaggi storici?

Lu Chuan: Sono tutti personaggi realmente esistiti. Le azioni compiute poi sono state leggermente adattate alla storia del film.

Quanta libertà c’è di girare un film? E quanto la Cina guarda all’America e quanto l’America guarda la Cina?

Lu Chuan: Il copione deve passare la censura. Ma le regole per sapere quello che può passare non si sanno. Bisogna tentare e sperare per il meglio. Il popolo cinese sta vivendo un momento di grandissimi cambiamenti. Si sta liberalizzando l’amministrazione, la censura e questo mi fa sperare in un futuro migliore. Un anno e mezzo fa seguivamo i gusti americani. Ma ora i film cinesi hanno battuto alla grande i film americani al box office e così veniamo inondati di richieste.

Andrebbe ad Hollywood a girare un film?

Lu Chuan: Quando studiavo cinematografia volevo andare a Hollywood e se mi capitasse oggi non rifiuterei. Ma non mi straccio le vesti per andarci. Come regista penso che girare film sulla propria cultura oltre che essere una azione importante è anche un modo di rendere l’opera immortale.