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Giuseppe Tornatore presenta Medicinema – Il Film come Terapia

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MediCinema ha ufficializzato a Luglio 2014 la collaborazione con il Policlinico Gemelli di Roma per la realizzazione della prima vera sala cinematografica integrata. Ed è oggi che prende il via lo spot scritto e diretto dal regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore, con la musica di Claudio Baglioni. La campagna ha l’obiettivo di supportare l’importante progetto della Onlusla costruzione della prima sala cinematografica integrata in una struttura ospedaliera pubblica, uno spazio destinato alla cinematerapia e alla terapia del sollievo per i degenti del medesimo edificio. Il video sarà programmato già a partire da oggi nello spazio solidale offerto da THE SPACECINEMA su tutti i suoi schermi. La cordata di solidarietà continuerà con gli altri circuiti cinematografici che sostengono MediCinema e negli spazi dedicati al sociale delle principali reti televisive.

Alla conferenza hanno preso parte: il presidente MediCinema Italia Fulvia Salvi, l’amministratore delegato di Rai Cinema Paola Del Brocco, il regista Giuseppe Tornatore, il cantautore Claudio Baglioni, il Prof. Marco Elefanti, Direttore Amministrativo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Fabiola Bertinotti, Capo della Comunicazione The Walt Disney Company.

Perchè nasce proprio al Gemelli?

Marco Elefanti: Il Policlinico è impegnato da sempre in queste iniziative e la cittadinanza romana glielo riconosce. Tutto ciò incastrandosi bene con una situazione economica dalle forti tensioni. La realizzazione di questa sala cinematografica vuole rendere l’ospedale più accogliente e contribuire a dare ai degenti quel sollievo che è una componente essenziale della cura.

Quanti posti prevede la sala? 

Fulvia Salvi: I posti sono circa 120 e la sala sarà costruita tra l’ottavo e il nono piano del Policlinico, in uno spazio messo a disposizione dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ciò sarà la testimonianza della generosità di tantissime persone, che hanno creduto in un progetto semplice e difficilissimo allo stesso tempo, di dimensioni senza precedenti.

Una domanda al Premio Oscar: com’è stato partecipare a quest’attività? 

Giuseppe Tornatore: È stata un’esperienza semplice e naturale. è stato tutto istintivo. Mi hanno contattato tramite Pino Chiodo (Chiodo di nome e martello di fatto, ironizza) e mi hanno spiegato che si doveva fare tutto con l’aiuto di volontari. Ed è stato bellissimo vedere che ci siamo ritrovati tutti con lo stesso spirito. Abbiamo girato in un solo giorno. È stato intenso, ma ne è valsa la pena. Noi che facciamo cinema sappiamo della valenza terapeutica dei film. Vi rivelo anche una cosa: a Roma c’era un ospedale che aveva un cinema. L’ospedale militare del Celio e programmava dei filmacci, però riuscivo lo stesso a tirarmi su il morale.

Il problema dei posti da riempire in sala e degli attori come l’hai risolto per questo spot? 

Giuseppe Tornatore: È stato proprio questo l’unico dubbio che mi ha assalito. Ho proposto di pagare delle comparse, invece alla fine abbiamo usufruito dell’aiuto di volontari e pazienti. Tutti hanno collaborato e il tocco che ha reso magico il lavoro finale è stata la musica.. un grazie a Baglioni

E, per te, Claudio cosa ha significato essere a fianco di Tornatore in questo progetto? 

Claudio Baglioni: Io e Giuseppe, in realtà, abbiamo lavorato al telefono. Ci stiamo vedendo oggi praticamente. Innanzitutto, rivolgo un ringraziamento anche io a Chiodo che ci ha inchiodati in questo meraviglioso lavoro. Allora lo spunto della mia partecipazione nasce da una ripresa di una canzone Acqua della luna, perchè ho voluto regalare stupore, meraviglia, incanto e speranza. Noi cantanti, d’altra parte, siamo un po’ una borraccia che rinfranca dalle fatiche della vita.

A voi è capitato di vedere un film che ha avuto un effetto terapeutico? 

Giuseppe Tornatore: Molte volte. In realtà, più che di un male fisico avevo bisogno di risollevarmi da fardelli interiori e, in questo, il cinema è stato sempre il mio più fedele compagno. Da ragazzo mi ricordo di aver passato un periodo di forte sconforto quando ero a Catania io volevo andar via, ma mi vedevo incastrato in questa piccola realtà ed Effetto notte di Trouffa mi diede la giusta carica per credere in me. Ho capito che potevo andare via. Inoltre, il cinema mi ha aiutato ad impostare il mio carattere. La sequenza de Il tormento e l’estasi in cui Michelangelo ricomincia a dipindera tutto daccapo è un punto chiave per la mia vita. Tutte le volte che non funziona qualcosa, preferisco buttare tutto via e riniziare.

Tutto questo ha un precedente nel Gemelli, legato al nome di Giuseppe Sinoboli, in onore di Wagner. Quali sono stati i tempi di realizzazione? 

Fulvia Salvi: Abbiamo dovuto scrivere ex novo protocollo ed è passato un po’ di tempo dalla data che ci eravamo prefissati. Comunque, a fine estate ci sarà l’inaugurazione

In veste di direttore artistico generale, quali film proietteresti? 

Giuseppe Tornatore: Il diavolo probabilmente di Bresson A qualcuno piace caldo. Ecco questo è un film fermo nel tempo. Lo vedi e lo rivedi ed è sempre una gran meraviglia. Poi non dimentichiamoci che la risata è terapeutica. Poi anche E Johnny prese il fucile, ma dovrei rivedere il finale. La vita è meravigliosa. E dei miei? Be’, Nuovo cinema paradiso, sì.

C’è un comitato addetto alla selezione dei film?

Fulvia Salvia: MediCinema ha un suo protocollo interno che riguarda cosa si deve raccontare al paziente e si occupa della sua cura e dei benefici che ne può ricavare. è un team di psicologi e medici e a seconda della partecipazione è studiato un programma.

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Il regista premio Oscar incontra Papa Francesco e annuncia: “Farò un film su Gesù”

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Papa Francesca incontra il famoso regista – Newscinema.it

Il famoso regista premio Oscar è in tournée in Italia dopo essere stato al Festival di Cannes e, vista la sua nota devozione religiosa, ha incontrato Papa Francesco e fatto un importante annuncio.

Ho risposto all’appello del Papa agli artisti nell’unico modo che conosco: immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù” ha annunciato il famoso regista durante una conferenza a Roma in Vaticano lo scorso sabato. Secondo diverse fonti sta per iniziare le riprese di questo nuovo progetto che potrebbe essere il suo prossimo film.

Il suo ultimo lavoro è stato presentato in anteprima al festival di Cannes pochi giorni fa, ma prima di partecipare alla conferenza – intitolata “The Global Aesthetics of the Catholic Imagination” il regista e sua moglie hanno incontrato Papa Francesco durante una breve udienza privata in Vaticano.

Il regista incontra Papa Francesco

Il convegno è stato organizzato dalla rivista gesuita La Civiltà Cattolica e dalla Georgetown University. Antonio Spadaro, direttore del periodico religioso, ha dichiarato sul sito della testata che durante la loro conversazione Martin Scorsese ha alternato riferimenti ai suoi film e aneddoti personali e ha spiegato “Come l’appello del Santo Padre ‘a farci vedere Gesù’ lo ha commosso”. Egli ha detto.

Per quanto riguarda i riferimenti cinematografici, durante la conversazione Scorsese ha citato la sua ammirazione per Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Scorsese ha anche parlato del significato del suo poema epico del 1988 L’Ultima Tentazione di Cristo e del “successivo passo nella sua ricerca sulla figura di Gesù” rappresentato dal suo dramma su scala ridotta del 2016 Silence sulla persecuzione dei cristiani gesuiti nel Giappone del XVII secolo.

Quel film è stato proiettato nel 2016 in Vaticano. Francesco è il primo papa gesuita ed è noto per essersi unito all’ordine dei gesuiti sperando di diventare missionario in Giappone. Il manager di Scorsese, Rick Yorn, non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento riguardante il nuovo progetto religioso del regista. Killers of the Flower Moon ha riscosso un discreto successo a Cannes 2023.

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Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador | Giuria e novità

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premio mattador

Locandina del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador

La 14esima edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador entra nella sua fase finale. Annunciata la Giuria che decreterà i vincitori del Premio dedicato ai giovani talenti del cinema, nelle giornate del 23 e 24 giugno a Trieste e del prossimo 17 luglio al Teatro La Fenice di Venezia.

Sono ben 203 i progetti presentati quest’anno (in aumento dall’ultimo concorso), che la Giuria – presieduta da Minnie Ferrara – dovrà valutare. Tra questi, saranno presi i migliori lavori per ogni categoria, precedentemente selezionati da un gruppo di Lettori scelti.

Le sezioni del Concorso presentano una novità: al consueto Premio Mattador alla miglior sceneggiatura, Mattador al miglior soggetto e Premio Dolly alla miglior storia raccontata per immagini, si aggiunge il Premio Mattador Series al miglior progetto di serie TV.

La prima selezione dei lavori spetterà ai 56 Lettori, chiamati al difficile compito di vagliare i progetti giunti tramite la piattaforma web. Dopo aver scelto i migliori elaborati per ogni sezione, si metterà al lavoro la Giuria speciale, che decreterà i vincitori dei premi come ogni anno.

A presiederla quest’anno ci sarà Minnie Ferrara, Direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, insieme al fumettista Mario Alberti, la scrittrice e sceneggiatrice Paola Mammini, lo sceneggiatore Luca Mastrogiovanni (nonché vincitore Premio Mattador 2016 e 2018) e la regista Sophie Chiarello.

Tutto pronto per il Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador

Come detto, sarà un’edizione con nuovi premi. Rimangono le sezioni Premio MATTADOR alla migliore sceneggiatura per lungometraggio (5.000 euro, per cui concorrono 34 lavori), il Premio MATTADOR al miglior soggetto (borsa di formazione e 1.500 euro, in concorso 114 soggetti), il Premio DOLLY “Illustrare il cinema” alla migliore storia raccontata per immagini (borsa di formazione e 1.000 euro in base al risultato del percorso, per il migliore tra i 15 lavori).

Si aggiunge il Premio MATTADOR Series al miglior progetto di serie TV (borsa di formazione e 1.000 euro, in concorso per la prima volta 40 progetti). Da questa edizione, infatti, il Premio CORTO86 alla migliore sceneggiatura per cortometraggio (borsa di formazione e realizzazione del corto) è diventato biennale: il relativo bando uscirà nella 15a edizione.

Cosa aspetta i partecipanti e i vincitori

Il mondo Mattador si prepara così ad accogliere i nuovi giovani partecipanti, per continuare ad imparare, studiare e apprendere il migliore uso degli strumenti del cinema. Tutti i partecipanti, infatti, accederanno a lecture, masterclass e convegni dedicati al cinema e alla sceneggiatura.

In più, i vincitori avranno l’opportunità di partecipare a percorsi formativi dedicati e saranno affiancati da professionisti del settore. Alcune tra le sceneggiature premiate avranno la possibilità di essere pubblicate nei volumi della collana Scrivere le immagini. Quaderni di sceneggiatura (Edizioni EUT/Mattador).

Non ultimo, con spirito di promozione e diffusione di iniziative legate all’arte contemporanea anche tra i più giovani, ai vincitori verrà donato il rituale Premio d’Artista Mattador come riconoscimento del loro valore e ulteriore incoraggiamento per continuare a credere in quello che fanno, proprio come ci ha creduto ogni giorno Matteo Caenazzo, a cui il concorso è dedicato.

La Premiazione del 14esimo Concorso MATTADOR si svolgerà lunedì 17 luglio 2023 a Venezia nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

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Fast X premiere a Roma: vi portiamo con noi all’evento con Vin Diesel (VIDEO)

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Fast X premiere Roma

Fast X premiere Roma – Newscinema.it

Il 12 Maggio Roma ha accolto Dom Toretto e il suo team per l’anteprima mondiale di Fast X e noi abbiamo seguito gli eventi e vi raccontiamo e facciamo vedere come è andata.

Fast X ha travolto per una settimana la capitale con una serie di eventi a tema per annunciare l’uscita del decimo capitolo della saga a tutta velocità al cinema dal 18 Maggio. La stampa ha potuto vedere in anteprima il film il 10 Maggio con una proiezione introdotta da un favoloso buffet al Cinema Barberini ormai completamente ristrutturato.

E venerdì 12, sempre lì, si è svolta la conferenza stampa con Vin Diesel e tutto l’incredibile cast del film tranne Jason Momoa unico assente. Charlize Theron, Helen Mirren, Jason Statham, Michelle Rodriguez, John Cena, Brie Larson, Scott Eastwood, Rita Moreno, Terese Gibson e non solo hanno incontrato la stampa prima di partecipare alla premiere con il pubblico e tanto di red carpet la sera stessa.

Alla premiere di Fast X a Roma con noi

In questo vlog qui sotto abbiamo montato una serie di momenti della nostra esperienza Fast X a Roma, in particolare delle attività stampa che hanno avuto luogo nel corso della settimana. La prossima settimana poi uscirà sempre sul nostro canale YouTube MADROG CINEMA una video recensione del film.

Un Vin Diesel euforico non riusciva a stare seduto durante la conferenza stampa e ha ringraziato spesso tutti gli attori del cast: “Voglio che le persone si godano uno dei cast più incredibili e ampi della storia. Tutti hanno portato molto alla saga, a questa mitologia. Godetevi questo cast incredibile e impossible!” ha detto.

Charlize Theron vs Michelle Rodriguez

Tutti hanno parlato di famiglia e di come ci si sente parte di una comunità a far parte di questa saga che va avanti da così tanti anni. Curioso vedere Charlize Theron e Michelle Rodriguez una di fianco all’altra così diverse. Theron vestito blu, composta e fine, mentre Rodriguez verace e goliardica come i suoi personaggi con una risata sincera e contagiosa di pancia. Entrambe hanno alcune scene di combattimento in Fast X che hanno raccontato tra allenamenti in palestra e coordinamento.

“Sento che dovrebbe essere dato più affetto e riconoscimento al mondo degli stunt, anche agli Oscar, perchè rischiano la loro vita per intrattenere gli altri. Di questi combattimenti mi piacciono le coreografie, abbiamo controfigure che volano, saltano e per me è fantastico. Quando li riguardo sono contentissima” ha detto Rodriguez, scherzando con la collega a un certo punto: “Mentre giravamo il catfight pensavo: ‘oddio, sto combattendo con Charlize Theron”.

Jason Statham e Tyrese Gibson a Roma

Jason Statham e Tyrese Gibson a Roma – Newscinema.it

Jason Statham premio Oscar per i fan

Mia mamma mi ha sempre detto: non adagiarti mai, ti devi svegliare e fare quello che ami e, se riesci a farlo devi viverla come una benedizione. Essere qui a Roma su questo palco e vedere così tanto talento intorno a me, è bellissimo” ha detto Gibson, mentre Jason Statham ha speso alcune parole sul suo personaggio: ” Shaw è un cattivo dall’inizio ma, dal punto di vista della famiglia nel corso del viaggio che fa con Dom e gli altri, Shaw stesso non è più come era originariamente percepito. Un uomo di principi che sa distinguere bene dal male, gli interessano la famiglia e le persone vicine e credo che strada facendo diventi uno che si allinea al suo ragionamento. Si uniscono tutti per un bene comune, contro un nemico comune”.

L’attore è stato l’unico all’uscita dalla conferenza stampa a non sgattaiolare in macchina come i colleghi e spendere un po’ di tempo con i fan, firmando autografi, scattando foto e rispondendo ai complimenti che gli arrivavano da ogni parte. ”

Fast X cast – Newscinema.it

Brie Larson e le veterane Helen Mirren e Rita Moreno

Volevo stare con queste persone da sempre. Gli amici e la mia famiglia sono sono mai stati così coinvolti in quello che ho fatto come con questo film. Sono abituata a 9 mesi di lavorazione ma mi hanno detto ‘sono solo due settimane’, ho incontrato la famiglia di Vin Diesel a casa sua e mi squadravano chiedendomi cosa avrei portato alla saga. I suoi figli mi hanno dato tanti consigli, divertenti e intelligenti” ha detto Brie Larson.

Una delle cose più belle è che ho potuto fare improvvisazione, per esprimere le emozioni in un modo che non mi aspettavo. C’è una scena in cui ci abbracciamo io e Vin e pensavo tutto il tempo “mio dio milioni di donne vorrebbero essere al mio posto” ha scherzato Rita Moreno. “Siamo una famiglia disfunzionale ma affettuosa, ci tiene insieme l’amore per il mestiere ed è una cosa straordinaria che Vin ha creato. Non c’è una cosa simile nel cinema” ha sottolineato Helen Mirren.

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