I Backstreet Boys al cinema tra musica, ricordi e amicizia

Il 14 e 15 Luglio arriva in esclusiva sul grande schermo Backstreet Boys – Show ‘Em What You’re Made Of, il documentario sulla famosa boy band americana tra ricordi, confessioni e l’imperdibile concerto dal Dominion Theatre di Londra in chiusura.

Stephen Kijak lascia la parola a Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, A.J. McLean e Kevin Scott Richardson che, ormai quarantenni, ripercorrono la loro vita dall’adolescenza al successo per realizzare un sincero ritratto dei celebri Backstreet Boys su grande schermo. Girato in circa due anni, questo documentario si presenta come una storia con un inizio e una fine, analizzando le origini dei vari membri della boy band, le scelte che li hanno portati a formare il loro successo, e le inevitabili delusioni e ostacoli che poi li hanno portati verso una positiva rinascita nel 2012 con il loro nuovo album. Tutto ruota intorno ad una naturale domanda: “Cosa ci fai in una boy band quando sei ormai diventato un adulto?” Rispetto agli artisti single che durano nel corso degli anni con la loro musica e i loro capricci, le boy band hanno spesso un successo limitato ad un certo periodo, quasi come se fosse impossibile evolvere e offrire una musica diversa e più matura, dopo i primi anni di semplice pop e coreografie di intrattenimento. Ma i Backstreet Boys, rispetto a formazioni come N’ Sync o Take That, hanno sempre mantenuto una propria credibilità, lontani da scandali, pettegolezzi e scontate separazioni annunciate e smentite. Sempre discreti ed impegnati a fare musica, Nick, Howie, Brian, A.J, e Kevin sembravano i bravi ragazzi del palcoscenico, uniti come fratelli ed impegnati in un viaggio creativo come una vera e propria famiglia. Ma, come in tutte le famiglie, ci sono stati momenti difficili, in cui la tensione emotiva e professionale ha preso piede, minando i rapporti e il futuro della band.

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Un grande scossone è stato causato dal tradimento di Lou Pearlman, il loro manager attualmente detenuto in un penitenziario statale, che ha rubato gran parte dei loro guadagni fino a quando i ragazzi non si sono accorti delle sue azioni poco chiare. Tra passato, presente e futuro, i Backstreet Boys ormai adulti e padri di famiglia, costruiscono un racconto emozionante ed intrigante della loro vita, tra periferia e strade piene di ragazzine urlanti che li seguono ovunque. Le telecamere scavano in profondità, con interviste sincere e naturali, sopralluoghi nelle città natali di ognuno dei protagonisti, e filmati di repertorio che mostrano il backstage della band con le prove nei garage, nelle palestre e negli studi di registrazione fino alla conquista dei palchi più importanti del mondo. La fratellanza e l’amicizia risultano motori trainanti di questa storia tra successo e passione, sulle note dei celebri successi della band, che risvegliano nello spettatore una piacevole nostalgia che provoca un’inevitabile accenno di canto e ballo sulla poltrona del cinema. Impossibile resistere al fluire dei ricordi quando il finale del film si trasferisce nell’elegante teatro di Londra con un concerto dei Backstreet Boys di oggi, tra le canzoni con cui le trentenni di oggi sono cresciute e un nuovo sound che unisce il pop al reggae e il calore indie.

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