Ancora nessuno riesce a farlo fuori, come invece ha sempre temuto il regista Larry Charles, infatti dal prossimo 15 Giugno, dopo Borat (2007)e Bruno (2009), Sacha Baron Cohen interpreterà di nuovo un ruolo originale come solo lui riesce a fare, quello del terribile dittatore di Wadiya. Ne Il Dittatore, il Grande Ammiraglio Aladeen, ideato da Baron Cohen, è una via di mezzo tra Osama Bin Laden e Gheddafi nell’aspetto, e nel comportamento richiama tutti i dittatori recenti, ma anche capi di stato come Silvio Berlusconi. Con la sua verve, Baron Cohen riesce a mettere in scena un’arguta e divertente satira costruita attorno alla figura di un oppressore moderno.

La trama ruota attorno all’Ammiraglio Aladeen, la cui squadra di ricercatori sta mettendo a punto una nuova potentissima testata nucleare, e al suo discorso- farsa alle Nazioni Unite volto a convincere la comunità internazionale del fatto che le sue armi nucleari sono realizzati a fini pacifici. Dopo l’arrivo in pompa magna a New York, Aladeen viene sequestrato da un agente della sicurezza (John C. Reilly), assunto da Tamir (Sir Ben Kingsley), consigliere del dittatore e mente della cospirazione contro di lui. L’agente di sicurezza, dopo vari tentativi di tortura, che falliscono miseramente, taglia la barba ad Aladeen, che riesce a fuggire e, raggiunto il Palazzo di Vetro, si imbatte in una manifestazione contro di lui, ma nessuno lo riconosce. Tra i manifestanti Aladeen stringe amicizia con Zoey (Anna Faris), una femminista fino al midollo, proprietaria di una drogheria biologica. Aladeen, che nel frattempo ha ritrovato in circostanze stravaganti il suo scienziato nucleare di punta Nadal (Jason Mantzoukas), si fa assumere da Zoey per avere accesso all’hotel in cui verrà firmata la costituzione democratica che metterà fine alla dittatura di Wadiya. Tra mille accadimenti singolari, tra Aladeen e Zoey nasce del tenero, ma quando lui le rivela di essere il dittatore spietato contro cui lei manifestava, l’incantesimo si spezza. Aladeen sente di non essere mai stato amato nella sua vita e, sinceramente innamorato della ragazza americana, decide di dare una svolta alla sua vita.

Sacha Baron Cohen dà vita ad una satira arguta e irriverente, che con intelligenza tocca i punti deboli dei regimi dittatoriali palesi e nascosti. Anche la rappresentazione dell’ Ammiraglio Aladeen si ispira totalmente ai regimi che si sono affacciati o che resistono ancora nel XXI secolo. Misoginia, oppressione e omicidio dei dissidenti sono i metodi che usa Aladeen con i suoi sudditi.