Il primo coming out della famiglia reale: chi lo ha fatto e cosa è successo dopo?

Come saprete, il primo coming out della famiglia reale è avvenuto già qualche tempo fa, quello che vogliamo svelarvi è che cosa è successo dopo la sua dichiarazione. Avrà ricevuto appoggio dai suoi parenti o gli hanno chiuso la porta in faccia?

A distanza di anni, vogliamo svelarvi che cosa è successo, dopo che nella Royal Family c’è stato il primo coming out nella storia dei reali. Lo schema rigido del governo di Elisabetta II, è risaputo, quindi siamo curiosi di sapere se i reali inglesi sono stati aperti al cambiamento o meno.

Si sa, la famiglia reale inglese è sempre stata sotto i riflettori. Ogni loro piccolo movimento, viene paparazzato e documentato su ogni tipo di rivista locale e non. Diciamo che l’approccio di Elisabetta e di suo figlio Carlo, verso la stampa era pressoché identico, in quanto entrambi hanno sempre sostenuto il proverbio “non svegliar il can che dorme”. Ovviamente Harry gli ha rovinato i piani con il suo approccio più diretto, diciamo così.

Non chiamatemi “Il primo gay della royal family”

Era il 2016 quando, Lord Ivar Mountbatten, cugino di sua Maestà, Elisabetta II, metteva sotto i riflettori i suoi parenti, per via del suo coming out pubblico. Da quel momento, il nobile venne etichettato (contro la sua volontà) come “il primo gay della royal family“, in quanto un episodio del genere non era ancora mai avvenuto. Probabilmente per paura dei giudizi, la vita privata dei membri della famiglia reale è sempre stata un tabù.

Lord Ivar Mountbatten, quando riuscì finalmente a capire cosa voleva realmente per la sua vita, riuscì a divorziare da sua moglie, nonché madre delle sue figlie, Penny Thompson. La donna ha sempre saputo della bisessualità di suo marito, ma in seguito capì che entrambi meritavano un amore diverso da quello che avrebbero potuto avere loro due insieme. I due rimasero comunque in ottimi rapporti, infatti fu lei ad accompagnare il suo ex marito all’altare, con il suo attuale marito James Coyle, nel 2017.

Cosa ne pensarono i suoi parenti?

A differenza di tutto quello che è successo al Pride di quest’anno, per non parlare degli stereotipi che riemergono prepotentemente sui sostenitori della bandiera arcobaleno, la Royal Family, accettò senza problemi, il coming out del loro parente, Lord Ivar Mountbatten. La sua famiglia, come ha dichiarato il cugino di Elisabetta, l’ha sempre sostenuto e appoggiato, ma non può negare di avere avuto qualche effetto collaterale dopo la sua dichiarazione.

In una lunga intervista, Mountbatten, ha svelato che cosa ha passato suo marito dopo il loro coming out reale: “Il mondo ha fatto molta strada in termini di accettazione. A coloro che hanno subito e ancora subiscono pregiudizi, persecuzioni e vivono persino sotto la minaccia di una condanna a morte, sono umile e grato. Per loro, continuerò ad alzare con orgoglio la mia bandiera arcobaleno…(James Coyle, ndr) Ha avuto un momento infelice. Proveniente da una rigida famiglia cattolica, ha sperimentato ogni sorta di rifiuto, bullismo e abuso”.

Vien da dire, ma se non ci hanno trovato niente di male in questa scelta di vita, nemmeno i rigidi membri della Royal Family, perché la gente comune e la politica non può fare altrettanto? Perché ognuno non può vivere come meglio crede la propria vita?