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F1, Brad Pitt corre sul grande schermo: la nostra recensione senza spoiler

Dopo mesi di attesa, riprese sui veri circuiti di Formula 1 e una produzione firmata da Apple insieme a Lewis Hamilton, F1 è finalmente arrivato al cinema. La nostra recensione.

Diretto da Joseph Kosinski (Top Gun: Maverick) e interpretato da Brad Pitt, il film F1 si propone come il primo vero racconto cinematografico ad alto budget che porta sul grande schermo l’emozione cruda delle gare, mescolando finzione e realtà.

Ambientato nel cuore del paddock e girato in gran parte durante i weekend ufficiali della stagione F1, il film racconta la storia di Sonny Hayes (Brad Pitt), un ex pilota che torna in pista per aiutare un giovane talento a sfondare nel mondo delle corse.

Tra tensioni, rivalità, momenti di crisi e spettacolari scene in pista, F1 mostra cosa significa vivere la Formula 1 da dentro — con il rombo dei motori, il rischio costante e la pressione di dover essere sempre un millisecondo più veloce.

La nostra recensione (con video) di F1

Il film riesce nell’impresa non semplice di rendere spettacolare e coinvolgente una materia tecnica e complessa come la Formula 1. La regia di Kosinski è adrenalinica, visivamente potente e realistica, merito anche dell’uso di camere installate direttamente sulle monoposto, che regalano un punto di vista inedito. Le sequenze di gara sono credibili e appassionanti, senza scivolare mai nel videogioco o nell’eccesso hollywoodiano.

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Brad Pitt in pista

Brad Pitt è il fulcro emotivo del film: la sua presenza scenica è solida, carismatica e assolutamente centrale per mantenere l’interesse anche nei momenti meno dinamici. Il suo personaggio, tra nostalgia e orgoglio, è scritto con equilibrio e interpretato con intensità. Senza di lui, probabilmente, F1 non avrebbe avuto la stessa forza.

Unico vero difetto? La durata: con oltre due ore e mezza, F1 a tratti rallenta, soprattutto nella parte centrale, dove le dinamiche tra i personaggi prendono il sopravvento sull’azione in pista. Tuttavia, il film recupera nel finale con un crescendo emozionante e ben costruito.

Letizia Rogolino
Letizia Rogolino
Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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