Ischia Film Festival 2018, EYES Migliore Colonna Sonora in un cortometraggio

Il 7 Luglio 2018 le giurie dell’Ischia Film Festival 2018 hanno decretato i vincitori dei concorsi internazionali della XVI edizione.EYES ha vinto il premio SonyATV per la Migliore Colonna Sonora in un cortometraggio “per il sapiente uso di canzoni edite reinterpretate in chiave originale. Tra le musiche sono presenti tre cover arrangiate da Giacomo Vitullo e interpretate da Jacqueline Maria Ferry e David Ambrosini; inoltre è presente la canzone “Il mio giovane e libero amore” dei Management del dolore post-operatorio. EYES è statoproiettato il 3 Luglio 2018 a Ischia, all’interno del carcere Borbonico del Castello Aragonese.

EYES è il cortometraggio scritto e diretto da Maria Laura Moraci, dedicato alla memoria di Niccolò Ciatti, il 22enne picchiato a morte da tre coetanei nell’indifferenza generale il 14 agosto 2017 in una discoteca vicino Barcellona. Tutti guadarono immobili la scena (alcuni riprendendocon il cellulare), e nessuno intervenne, né chiamò gli addetti alla sicurezza ola polizia.

Maria Laura Moraci, alla sua prima regia di un corto di finzione, ha già vinto con EYES diversi premi tra cui: Miglior Corto Italiano al Milan International Film Festival (MIFF), Miglior Regista Donna nella sezione “Best Woman Filmmaker” al Los Angeles Independent Film Festival Awards; il premio Miglior Regista nella sezione “Best Director” al Gold Movie Awards Goddess Nikea Londra; Miglior Corto di Finzione nella sezione “Best Narrative Short Film” al Barcelona Planet Film Festival; Miglior Film di Giustizia Sociale nella sezione “Best Social Justice Film” all’Oniros Film Awards ad Aosta; una menzione speciale al PIFF – Pordenone International Film Feste il premio eccezionale “Outstanding Achievement” al Berlin Flash Film Festival.

EYES, la trama del cortometraggio

Personaggi di diversa età, etnia ed estrazione sociale,ingabbiati in una società frenetica incline alla violenzae al consumismo. In scena 30 attori, di cui 28 ad occhi chiusi per indicare l’indifferenza e la superficialità che ci trascinano sempre più a guardare senza vedere veramente. Ognuno, vivendo il proprio quotidiano nell’indifferenza, è indotto per inerzia ed abitudine, a continuare a vivere in quello stato di impassibilità, anche il più tragico degli eventi. E’ il caso dei nostri protagonisti, che inizialmentesi mostranofreddi e distaccatia delle grida disperate di aiuto, e poi, grazie proprio alla loro insistenza, ne saranno scossie (s)convolti. Infatti,una volta risvegliate le loro coscienze, sarà squarciatoil velo mistificatore della realtà, e uniti e senza più alcun indugio, riusciranno finalmente ad agire.