La Dea Fortuna, la recensione del nuovo film di Ferzan Ozpetek

Arturo e Alessandro sono una coppia da molti anni. La passione non è più quella di una volta e la loro storia sta risentendo di una crisi che entrambi non hanno il coraggio di affrontare. Annamaria, una loro carissima amica, arriva all’improvviso e stravolge la loro vita, affidandogli i suoi due figli per alcuni giorni. Lei infatti deve ricoverarsi in ospedale per degli accertamenti e Arturo e Alessandro sono la sua unica possibilità.

Messi di fronte all’emergenza, in nome di un’amicizia molto forte, i due non possono tirarsi indietro e il rapporto con questi due bambini vivaci e affettuosi li aiuterà ad analizzare le fragilità del loro amore, ma anche a riscoprire la tenerezza e la complicità di una volta.

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Il cast de La Dea Fortuna

Un lungo piano sequenza introduce La Dea Fortuna, il nuovo film di Ferzan Ozpetek al cinema dal 19 Dicembre. Inizialmente l’atmosfera è quasi thriller con urla di bambini che vengono da una porta chiusa a chiave, in una lussuosa villa in un luogo non ben definito. Poi alcuni primi piani di fiori e cibo ci portano in un colorato quartiere romano che ricorda molto quello di Le Fate Ignoranti e il regista ci presenta i personaggi di questa nuova storia, un’avventura emozionante e intima all’interno delle relazioni umane, come solo lui sa raccontare.

La Dea Fortuna ritrova tutti quegli elementi del cinema di Ozpetek che hanno stregato il pubblico all’inizio della sua carriera. Un film corale che sottolinea il senso di comunione e condivisione che è presente nella maggior parte dei suoi film: i personaggi si ritrovano spesso intorno alla tavola, non solo per mangiare, ma per confrontarsi e condividere la loro quotidianità. Si scambiano consigli, cercano sostegno, o si divertono commentando semplici pettegolezzi, mentre tutto scorre tra alti e bassi.

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Edoardo Leo si misura con un personaggio diverso dal solito e conquista con l’interpretazione intensa e naturale di un uomo apparentemente superficiale che, gradualmente, si rende conto di ciò che conta e si dimostra responsabile nella gestione dei due bambini che hanno bisogno di una guida e di un compagno di giochi. Se nella prima parte del film lo conosciamo come il farfallone della coppia, poi le cose cambiano e il dito viene puntato su Arturo (Stefano Accorsi) che, dietro quella personalità da intellettuale riflessivo e austero, nasconde qualche scomodo segreto. Tuttavia entrambi hanno un grande cuore, ma non si ricordano più come farlo battere l’uno per l’altro. Come se le arterie fossero troppo piene di rimpianti, risentimento e incomprensione, e c’è bisogno solo di una bella pulizia.

La Dea Fortuna vive grazie a un cast variegato e carismatico: ogni personaggio è come un satellite che ruota intorno alla coppia protagonista. La musica è protagonista come piace a Ozpetek. La colonna sonora suggestiva ed emozionante è curata nella scelta di brani che passano da melodie orientali a una vibrante Mina.

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Con La Dea Fortuna il regista turco sceglie di raccontare la crisi di un amore che, come spesso accade, dopo tanti anni si trasforma e non tutti sono in grado di gestire l’evoluzione della passione in un affetto meno fisico e più spirituale. Lo spettatore viene coinvolto in un vortice di emozioni sincere e pulsanti, perchè la storia di Arturo e Alessandro è universale ed è facile immedesimarsi e vivere con loro tutto quello che accade. La fortuna a volte non basta da sola per raggiungere la felicità.

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4 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora