Nuovo Olimpo, la recensione | La dolcezza di un amore che emoziona e fa male

Recensione di Nuovo Olimpo
Recensione del film ‘Nuovo Olimpo’ (Foto: Netflix) – Newscinema.it

Dall’1 Novembre su Netflix il nuovo film di Ferzan Ozpetek, Nuovo Olimpo. Lo abbiamo visto in anteprima ed ecco la nostra recensione.

Nuovo Olimpo, la recensione | La dolcezza di un amore che emoziona e fa male
3.8 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma 2023 nella sezione Grand Public, il nuovo film di Ferzan Özpetek scritto a quattro mani con Gianni Romoli, arriverà su Netflix il 1° novembre 2023. Nei suoi 111’ di durata Nuovo Olimpo mescola dramma, commedia e romanticismo nel tipico stile del regista turco.

Ambientato alla fine degli anni ’70 racconta la storia di due giovani venticinquenni, Pietro ed Enea (Andrea Di Luigi e Damiano Gavino) che si conoscono per caso e all’istante si innamorano perdutamente l’uno dell’altro.
 A seguito di un evento imprevisto però, sono costretti a separarsi e per trent’anni non si rivedranno più. La speranza di ritrovarsi non si spegne mai tra i due e il destino cercherà di far ciò che può per aiutarli in questo.

Nuovo Olimpo: cinema, amore e speranza

Travolgente e delicato, contiene tutti i tratti tipici del cinema di Ozpetek e, per questo, è bene chiarire fin da subito che molto probabilmente chi lo ama lo amerà e chi lo odia lo odierà. Godard, De Sica, Pasolini, Magnani, come tante altre icone del cinema che fu, passano davanti agli occhi dello spettatore colorando un cinema di locandine o fissando scene sul grande schermo in un immaginario che trasuda amore per la settima arte.

Come confermato durante la conferenza stampa dallo stesso Özpetek, Nuovo Olimpo è ispirato quasi nella sua totalità ad eventi a lui realmente accaduti nel corso della vita e che da tanto desiderava raccontare. La giovinezza dunque già tremendamente cinefila di Enea, alter ego dello stesso regista, è solo l’inizio di questa avventura a lui molto cara che viaggia tra giochi di sguardi intensi, silenzi e desiderio.

Enea è anche il personaggio trainante della coppia che partendo da un passato più libertino viene investito dal fulmine dell’amore, ponendosi da lì in avanti come una persona cambiata, più matura, stabile, dedita all’elemento base di questo Nuovo Olimpo: la dolcezza. Sincera, tangibile e irrefrenabile, questa sensazione è facilmente percepibile ma è anche capace di colorarsi di sfumature malinconiche.

Recensione Nuovo Olimpo
Recensione di Nuovo Olimpo – Newscinema.it

Un film dolce e delicato, ma anche tremendamente disilluso

C’è chi vuole amare senza troppi ostacoli e chi invece impaurito cerca di preservarsi, chi insegue e chi è inseguito, chi è preda delle proprie insicurezze e chi le sopprime. A metà tra le note di chiusura di La La Land e quelle di un disilluso realismo, il finale implode potentissimo nel petto, facendosi adorare tanto quanto il dolore che provoca.

Questo perché l’empatia è il fulcro della ragnatela narrativa, il punto da cui sviluppare poi tutto il resto. Özpetek in questo è grandioso e come ci ha abituati ormai da tempo riesce a farci vivere ciò che lui ha vissuto, tanto a livello concettuale quanto di messa in scena. Un storia travagliata che si adagia sulle note di Mina, colei che in questo film occupa enorme spazio anche come citazione estetica, nel personaggio di Luisa Ranieri.

Parlando appunto di attori forse non tutte le interpretazioni sono di altissima qualità e lo stesso vale per qualche passaggio tecnico che dovrebbe scandire gli anni che passano o per il trucco invecchiante non così credibile. Ma, in fin dei conti sono minuzie che si fa presto ad accantonare, quando il peso specifico del racconto è così pressante.

Una perfetta cornice romana che racchiude poesia e sesso esplicito

Amore puro, sesso esplicito, un’omosessualità finalmente vissuta senza le forzature odierne, senza dare troppo peso alla sfera discriminante ma mostrandola nel suo nucleo ideale, esattamente come dovrebbe essere, la semplice normalità. Vespe che sfrecciano, sole caloroso, antiche location e terrazze panoramiche raccontano una Roma tipica e stratificata che arricchisce le suggestioni di una coppia esplorata nel profondo.

Un film davvero emotivo che coinvolge a tal punto da farti male e che proprio per questo innalza il suo potere narrativo, lasciandoti dentro quello struggente alone amaro. Come una luna fa da specchio tra mamma e figlio nel cult natalizio Mamma ho riperso l’aereo, qui è un film in tv a rivestire il ruolo di incosciente oggetto comune, unico punto di contatto nel tempo e nello spazio di un sentimento ancora vibrante. L’amore in fin dei conti non dimentica, la razionalità invece sì.